7 novembre 2007
Inceneritore, i danni provocati dal silenzio politico
Maria Pia Cutillo

 

 

Comitato Civico contro la costruzione

di un inceneritore

a San Salvatore Telesino

 

Sam Salvatore Telesino 05.11.2007

Quello che è successo a Casalduni qualche giorno fa è gravissimo e dimostra in modo inequivocabile che tutti i nostri timori sono fondati.

Un sindaco,  massima autorità sanitaria e amministrativa di un Comune non ha, di fatto, nessun potere quando si parla di RIFIUTI perché un Commissario straordinario può, di fatto, ricordargli che “ non compete al sindaco emanare ordini nei confronti del commissario delegato”.

Il Sindaco Mazzarelli da anni subisce con i suoi concittadini una tragica situazione di emergenza ambientale e sanitaria. Egli con una ordinanza voleva soltanto rendere più tollerabile e meno impattante il traffico dei camion trasportatori di rifiuti ma non ha potuto esercitare alcun potere.

I RIFIUTI hanno assunto una priorità assoluta.

Gravissimo è anche il silenzio seguito a tale notizia, nessun articolo di solidarietà a quel sindaco, nessuno che abbia preso posizione politica in una provincia che si prepara ad accogliere i numerosi impianti di incenerimento rifiuti, le discariche, i siti di stoccaggio anche di ceneri tossiche, e naturalmente la sperimentazione della dissociazione.

Quello che è successo a Casalduni

si ripeterà anche a San Salvatore Telesino

allorquando la decisione di costruire l’Inceneritore diventerà irrevocabile.

Il Silenzio.

 

E poi, negli anni della gestione dell’impianto,

quando l’ABM-Vocem richiederà di allargare l’autorizzazione

ad altri codici CER, più pericolosi,

lo stesso scenario:

il Silenzio.

 

Maria Pia Cutillo

Referente Comitato Civico

comitatocivicotm@libero.it

 

    27/10/2007    -  Il Quaderno              

 

Rifiuti a Casalduni, Pansa sconfessa il sindaco: liberare la strada per il Cdr             

 

Benevento - E’ braccio di ferro tra il sindaco di Casalduni Raimondo Mazzarelli e il commissariato straordinario di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania. -         

 

Questa mattina il prefetto e commissario Alessandro Pansa ha annullato l’ordinanza del primo cittadino che vietava il transito dei camion sulla via d’accesso all’impianto Cdr. In particolare, il provvedimento consentiva il transito di soli cinque camion. Una volta depositati i rifiuti e abbandonato il posto, potevano accedere altri cinque veicoli. Per rispettare il meccanismo era stato previsto che i camion dovevano sostare in zone adiacenti la strada bloccata al traffico, con enormi disagi. Pansa ha chiarito che tutto ciò non è possibile, sconfessando le decisioni di Mazzarelli. Ora contro il provvedimento del commissariato, il Comune di Casalduni potrà presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni e al presidente della Repubblica entro 120.

 

Obiettivo dell’ordinanza comunale era quello di ridurre l’inquinamento ambientale provocato dalle lunghe file che si creano presso il Cdr, con camion che sostano per intere giornate. Ma il prefetto Pansa ha spiegato che “l’inibizione al transito e alla sosta degli automezzi compattatori comporterebbe effetti gravissimi sul sistema di raccolta dei rifiuti in Campania, con conseguente irreparabile nocumento alla salute e all’igiene pubblica e con - pericolo di turbativa per l’ordine pubblico”. Inoltre il commissario ha ricordato che “non compete al sindaco invadere la competenza organizzativa e gestionale dell’organo straordinario in ordine all’attività di informazione relativa alla tempistica, modalità e cronoprogramma di ricevimento dei rifiuti ed emanare ordini nei confronti del commissario delegato”.

 

 

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it