Comitato Civico contro la costruzione
di
un inceneritore
a
San Salvatore Telesino
Sam Salvatore
Telesino 05.11.2007
Quello che è successo a Casalduni qualche giorno
fa è gravissimo e dimostra in modo
inequivocabile che tutti i nostri timori sono
fondati.
Un
sindaco, massima autorità sanitaria e
amministrativa di un Comune non ha, di fatto,
nessun potere quando si parla di RIFIUTI perché
un Commissario straordinario può, di fatto,
ricordargli che “ non compete al sindaco emanare
ordini nei confronti del commissario delegato”.
Il
Sindaco Mazzarelli da anni subisce con i suoi
concittadini una tragica situazione di emergenza
ambientale e sanitaria. Egli con una ordinanza
voleva soltanto rendere più tollerabile e meno
impattante il traffico dei camion trasportatori
di rifiuti ma non ha potuto esercitare alcun
potere.
I
RIFIUTI hanno assunto una priorità assoluta.
Gravissimo è anche il silenzio seguito a tale
notizia, nessun articolo di solidarietà a quel
sindaco, nessuno che abbia preso posizione
politica in una provincia che si prepara ad
accogliere i numerosi impianti di incenerimento
rifiuti, le discariche, i siti di stoccaggio
anche di ceneri tossiche, e naturalmente la
sperimentazione della dissociazione.
Quello che è successo a Casalduni
si
ripeterà anche a San Salvatore Telesino
allorquando la decisione di costruire
l’Inceneritore diventerà irrevocabile.
Il
Silenzio.
E
poi, negli anni della gestione dell’impianto,
quando l’ABM-Vocem richiederà di allargare
l’autorizzazione
ad
altri codici CER, più pericolosi,
lo
stesso scenario:
il
Silenzio.
Maria Pia Cutillo
Referente Comitato Civico
comitatocivicotm@libero.it
27/10/2007 - Il
Quaderno
Rifiuti a Casalduni, Pansa sconfessa il
sindaco: liberare la strada per il Cdr
Benevento - E’ braccio di ferro tra il
sindaco di Casalduni Raimondo Mazzarelli
e il commissariato straordinario di
Governo per l’emergenza rifiuti in
Campania. -
Questa mattina il prefetto e commissario
Alessandro Pansa ha annullato
l’ordinanza del primo cittadino che
vietava il transito dei camion sulla via
d’accesso all’impianto Cdr. In
particolare, il provvedimento consentiva
il transito di soli cinque camion. Una
volta depositati i rifiuti e abbandonato
il posto, potevano accedere altri cinque
veicoli. Per rispettare il meccanismo
era stato previsto che i camion dovevano
sostare in zone adiacenti la strada
bloccata al traffico, con enormi disagi.
Pansa ha chiarito che tutto ciò non è
possibile, sconfessando le decisioni di
Mazzarelli. Ora contro il provvedimento
del commissariato, il Comune di
Casalduni potrà presentare ricorso al
Tribunale Amministrativo Regionale entro
60 giorni e al presidente della
Repubblica entro 120.
Obiettivo dell’ordinanza comunale era
quello di ridurre l’inquinamento
ambientale provocato dalle lunghe file
che si creano presso il Cdr, con camion
che sostano per intere giornate. Ma il
prefetto Pansa ha spiegato che
“l’inibizione al transito e alla sosta
degli automezzi compattatori
comporterebbe effetti gravissimi sul
sistema di raccolta dei rifiuti in
Campania, con conseguente irreparabile
nocumento alla salute e all’igiene
pubblica e con - pericolo di turbativa
per l’ordine pubblico”. Inoltre il
commissario ha ricordato che “non
compete al sindaco invadere la
competenza organizzativa e gestionale
dell’organo straordinario in ordine
all’attività di informazione relativa
alla tempistica, modalità e
cronoprogramma di ricevimento dei
rifiuti ed emanare ordini nei confronti
del commissario delegato”. |
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