9 settembre 2007
Biomasse, Ceniccola: Nardone insulta i sanniti
Il Mattino -  8 settembre 2007

 

 

LETTERA APERTA DI CENICCOLA AL PRESIDENTE NARDONE

«Improponibile il Piano tecnico»

Le ultime vicende che hanno coinvolto l’amministrazione provinciale, soprattutto, per quanto attiene la questione della realizzazione degli impianti a biomassa di San Salvatore Telesino e Reino, sono state al centro di una ”lettera aperta” che Amedeo Ceniccola, portavoce del comitato ”GustaSannio” ha inviato al presidente della Provincia, l’on. Carmine Nardone.

«La proposta da Lei formulata ed approvata dal Consiglio provinciale - inizia così la missiva di Ceniccola -

finalizzata alla nomina da parte della giunta provinciale di un Comitato tecnico-scientifico composto da esperti dell’Enea, dell’Università, della Fondazione Idis

e allargato a tecnici di riconosciuta competenza specifica indicati dai Comuni e dai comitati civici

con il compito di fare i dovuti approfondimenti e di verificare la compatibilità complessiva delle due centrali a biomasse di Reino e San Salvatore con il piano energetico ambietale (P.E.A.) della Provincia (da Lei presentato come il ”migliore” esistente a livello regionale e nazionale)

ha il sapore di una beffa e rappresenta un vero e proprio insulto all’intelligenza del popolo sannita e, per tale motivo, è da ritenersi: ”irricevibile”».

Il portavoce del comitato ”GustaSannio”, sempre nella lettera che è stata inviata al presidente Carmine Nardone, scontinua sottolineando: «Come già ebbi modo di dire nel corso dell’audizione svoltasi presso il Consiglio regionale della Campania, lasci al popolo sannita la libertà di scegliersi l’albero a cui impiccarsi».

Infine, lo stesso Amedeo Ceniccola si dichiara disponibile a un pubblico confronto con il massimo rappresentante dell’amministrazione provinciale. Al fine di ribadire questa affermazione, Amedeo Ceniccola conclude la sua lettera aperta dichiarando che lo scopo del confronto è, soprattutto, finalizzato:

«Per far sì che tutti i cittadini della provincia sannita possano rendersi conto che la delibera approvata è configurabile alla stregua di un maldestro tentativo per tirare a campare fino al maggio prossimo».

Ricordiamo che l’esito del consiglio provinciale in cui Nardone ha ritirato le dimissioni è stato oggetto di critica, oltre che dal centrodestra che è all’opposizione, pure di Rifondazione comunista.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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