LETTERA APERTA DI CENICCOLA AL PRESIDENTE
NARDONE
«Improponibile il Piano tecnico»
Le
ultime vicende che hanno coinvolto
l’amministrazione provinciale, soprattutto, per
quanto attiene la questione della realizzazione
degli impianti a biomassa di San Salvatore
Telesino e Reino, sono state al centro di una
”lettera aperta” che Amedeo Ceniccola, portavoce
del comitato ”GustaSannio” ha inviato al
presidente della Provincia, l’on. Carmine
Nardone.
«La
proposta da Lei formulata ed approvata dal
Consiglio provinciale - inizia così la
missiva di Ceniccola -
finalizzata alla nomina da parte della giunta
provinciale di un Comitato tecnico-scientifico
composto da esperti dell’Enea, dell’Università,
della Fondazione Idis
e
allargato a tecnici di riconosciuta competenza
specifica indicati dai Comuni e dai comitati
civici
con il compito di fare i dovuti approfondimenti
e di verificare la compatibilità complessiva
delle due centrali a biomasse di Reino e San
Salvatore con il piano energetico ambietale (P.E.A.)
della Provincia (da Lei presentato come il
”migliore” esistente a livello regionale e
nazionale)
ha il sapore di una beffa e rappresenta un
vero e proprio insulto all’intelligenza del
popolo sannita e, per tale motivo, è da
ritenersi: ”irricevibile”».
Il
portavoce del comitato ”GustaSannio”, sempre
nella lettera che è stata inviata al presidente
Carmine Nardone, scontinua sottolineando: «Come
già ebbi modo di dire nel corso dell’audizione
svoltasi presso il Consiglio regionale della
Campania, lasci al popolo sannita la libertà
di scegliersi l’albero a cui impiccarsi».
Infine, lo stesso Amedeo Ceniccola si dichiara
disponibile a un pubblico confronto con il
massimo rappresentante dell’amministrazione
provinciale. Al fine di ribadire questa
affermazione, Amedeo Ceniccola conclude la sua
lettera aperta dichiarando che lo scopo del
confronto è, soprattutto, finalizzato:
«Per far sì che tutti i cittadini della
provincia sannita possano rendersi conto che la
delibera approvata è configurabile alla stregua
di un maldestro tentativo per tirare a
campare fino al maggio prossimo».
Ricordiamo che l’esito del consiglio provinciale
in cui Nardone ha ritirato le dimissioni è stato
oggetto di critica, oltre che dal centrodestra
che è all’opposizione, pure di Rifondazione
comunista.
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