Biomasse, il segretario dell’Ance, Michele
Clarizia approva l’operato del sindaco. Ma gli
chiede di più
«L’uscita dalla Provincia sarebbe un ulteriore
gesto forte e coerente con il voto espresso»
Evita di dissertare sui danni alla salute che
producono gli inceneritori, visto che se ne è
parlato e discusso abbondantemente.
Evita pure di discutere sulle mille ragioni del
no, perchè anche di queste si è parlato
tantissimo.
Michele Clarizia, segretario Provinciale
A.N.C.E. Benevento (Associazione Nazionale
Cardiologi Extraospedalieri) desidera spostare
l’attenzione dei lettori su quella che definisce
“la grave situazione politica creatasi
all’indomani del Consiglio Provinciale del 6
settembre scorso.
Non del Presidente Nardone voglio parlare –
chiarisce subito Clarizia - sappiamo che lui
vuole queste centrali; le voleva prima, le vuole
oggi, e sappiamo pure che, necessariamente, egli
non può non essere al corrente che l’impianto di
San Salvatore Telesino sarebbe autorizzato con
riferimento al “Decreto Ronchi”, il quale
disciplina la gestione dei rifiuti, dei rifiuti
pericolosi, degli imballaggi e dei rifiuti di
imballaggi.
La
coerenza del presidente Nardone, a mio parere
con effetti negativi, è indubbia. Una sola cosa
desidero contestargli: il suo appellarsi a quel
74% di cittadini che lo hanno votato.
Confesso di essere uno di quelli che lo hanno
votato e non me ne vergogno, tuttavia una certa
condizione di imbarazzo e disagio non posso
negarla. La consapevolezza che lo stesso
presidente Nardone non potrà ricandidarsi mi fa
tirare fortunatamente un sospiro di sollievo,
anche se riterrei interessante l’esperimento di
una sua ricandidatura, giusto per vedere se
rimarrebbe quel 74% oppure, come credo,
bisognerebbe interporre una virgola tra le due
cifre”.
Ma
veniamo alla gravità del fatto politico. “Il 20
agosto – ricorda il presidente dell’Ance - il
Consiglio Provinciale mette nero su bianco la
propria contrarietà alla costruzione delle
centrali di San Salvatore Telesino e Reino, con
un deliberato che impegna la Giunta e il
Presidente Nardone a porre in essere tutti gli
atti amministrativi necessari al blocco dei
progetti.
Prendere o lasciare, il deliberato parla
chiarissimo; tutti sanno che Nardone ha respinto
il deliberato con il suo unico voto contrario e
si è dimesso.
Il
6 settembre Nardone torna in Consiglio
Provinciale e ritira le dimissioni. Il suo
discorso, sostanzialmente, assume questo
significato: il deliberato del 20 agosto è carta
straccia e, per gentile concessione dello stesso
Presidente Nardone, il Comitato
Tecnico-Scientifico sarà integrato con la
presenza di tecnici nominati dai Sindaci e dai
Comitati Civici.
Nardone dichiara altresì che non bisognerà
esagerare con queste integrazioni, “non facciamo
un’Assemblea” - ha detto -. Di fatto si
riaffaccia la possibilità della costruzione
delle due centrali.
I
Consiglieri Provinciali di maggioranza eletti
nei collegi vicini a San Salvatore Telesino,
Mario Borrelli, Francesco Gagliardi e Giovanni
Bozzi hanno votato si alla fiducia a Nardone ed
all’integrazione succitata.
Il
Consigliere Giuseppe Creta ha votato no.
Sull’incoerenza dei primi non vi è alcun dubbio.
Essi, il 20 agosto hanno dimostrato di essere
contrari alle centrali a parole e nei fatti, dal
6 settembre in poi sono contrari solo a parole o
per proclami.
Nello stesso Consiglio Provinciale del 6
settembre ho osservato divertito il “si con
riserva”, dove il si rappresenta il fatto (voto
favorevole), la riserva rappresenta le parole
che accompagnano il voto. Mi chiedo, nel caso
che costoro trovino un Partito che li ricandidi
alle prossime imminenti elezioni provinciali, su
quali basi e con quale credibilità chiederanno
il rinnovo della fiducia ai cittadini della
Valle Telesina.
Il
sindaco di San Salvatore Telesino Giuseppe Creta
– continua Clarizia - con il suo voto contrario,
di fatto esce dalla maggioranza. Un ulteriore
gesto forte e coerente con il voto espresso, le
dimissioni da Consigliere Provinciale,
dimostrerebbe che il suo non è stato un no di
facciata e gli darebbe quella credibilità che
cancellerebbe del tutto gli errori passati.
Lo
stesso Creta potrebbe essere un forte paladino
della battaglia che si svilupperà contro
l’inceneritore a San Salvatore Telesino. Sono
certo conclude il medico - che tutti i cittadini
della Valle Telesina dimostreranno ampia
gratitudine nei suoi confronti”. |