12 settembre 2007
Biomasse: «Creta, ora lascia la Rocca»
Sannio Quotidiano   11-09-2007

 

 

 

Biomasse, il segretario dell’Ance, Michele Clarizia approva l’operato del sindaco. Ma gli chiede di più

 

«L’uscita dalla Provincia sarebbe un ulteriore gesto forte e coerente con il voto espresso»

 

Evita di dissertare sui danni alla salute che producono gli inceneritori, visto che se ne è parlato e discusso abbondantemente.

 

Evita pure di discutere sulle mille ragioni del no, perchè anche di queste si è parlato tantissimo.

 

Michele Clarizia, segretario Provinciale A.N.C.E. Benevento (Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri) desidera spostare l’attenzione dei lettori su quella che definisce “la grave situazione politica creatasi all’indomani del Consiglio Provinciale del 6 settembre scorso.

 

Non del Presidente Nardone voglio parlare – chiarisce subito Clarizia - sappiamo che lui vuole queste centrali; le voleva prima, le vuole oggi, e sappiamo pure che, necessariamente, egli non può non essere al corrente che l’impianto di San Salvatore Telesino sarebbe autorizzato con riferimento al “Decreto Ronchi”, il quale disciplina la gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi.

 

La coerenza del presidente Nardone, a mio parere con effetti negativi, è indubbia. Una sola cosa desidero contestargli: il suo appellarsi a quel 74% di cittadini che lo hanno votato.

 

Confesso di essere uno di quelli che lo hanno votato e non me ne vergogno, tuttavia una certa condizione di imbarazzo e disagio non posso negarla. La consapevolezza che lo stesso presidente Nardone non potrà ricandidarsi mi fa tirare fortunatamente un sospiro di sollievo, anche se riterrei interessante l’esperimento di una sua ricandidatura, giusto per vedere se rimarrebbe quel 74% oppure, come credo, bisognerebbe interporre una virgola tra le due cifre”.

 

Ma veniamo alla gravità del fatto politico. “Il 20 agosto – ricorda il presidente dell’Ance - il Consiglio Provinciale mette nero su bianco la propria contrarietà alla costruzione delle centrali di San Salvatore Telesino e Reino, con un deliberato che impegna la Giunta e il Presidente Nardone a porre in essere tutti gli atti amministrativi necessari al blocco dei progetti.

 

Prendere o lasciare, il deliberato parla chiarissimo; tutti sanno che Nardone ha respinto il deliberato con il suo unico voto contrario e si è dimesso.

 

Il 6 settembre Nardone torna in Consiglio Provinciale e ritira le dimissioni. Il suo discorso, sostanzialmente, assume questo significato: il deliberato del 20 agosto è carta straccia e, per gentile concessione dello stesso Presidente Nardone, il Comitato Tecnico-Scientifico sarà integrato con la presenza di tecnici nominati dai Sindaci e dai Comitati Civici.

 

Nardone dichiara altresì che non bisognerà esagerare con queste integrazioni, “non facciamo un’Assemblea” - ha detto -. Di fatto si riaffaccia la possibilità della costruzione delle due centrali.

 

I Consiglieri Provinciali di maggioranza eletti nei collegi vicini a San Salvatore Telesino, Mario Borrelli, Francesco Gagliardi e Giovanni Bozzi hanno votato si alla fiducia a Nardone ed all’integrazione succitata.

 

Il Consigliere Giuseppe Creta ha votato no. Sull’incoerenza dei primi non vi è alcun dubbio. Essi, il 20 agosto hanno dimostrato di essere contrari alle centrali a parole e nei fatti, dal 6 settembre in poi sono contrari solo a parole o per proclami.

 

Nello stesso Consiglio Provinciale del 6 settembre ho osservato divertito il “si con riserva”, dove il si rappresenta il fatto (voto favorevole), la riserva rappresenta le parole che accompagnano il voto. Mi chiedo, nel caso che costoro trovino un Partito che li ricandidi alle prossime imminenti elezioni provinciali, su quali basi e con quale credibilità chiederanno il rinnovo della fiducia ai cittadini della Valle Telesina.

 

Il sindaco di San Salvatore Telesino Giuseppe Creta – continua Clarizia - con il suo voto contrario, di fatto esce dalla maggioranza. Un ulteriore gesto forte e coerente con il voto espresso, le dimissioni da Consigliere Provinciale, dimostrerebbe che il suo non è stato un no di facciata e gli darebbe quella credibilità che cancellerebbe del tutto gli errori passati.

 

Lo stesso Creta potrebbe essere un forte paladino della battaglia che si svilupperà contro l’inceneritore a San Salvatore Telesino. Sono certo conclude il medico - che tutti i cittadini della Valle Telesina dimostreranno ampia gratitudine nei suoi confronti”.

 

     

 Valle Telesina


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