15 settembre 2007
Biomasse, comitato tecnico: doppio gioco
Sannio Quotidiano   14-09-2007  - segnalazione di Francesco Maria Rubano

 

 

Comitato tecnico: doppio gioco e contraddizioni

 

Il Consiglio comunale aperto a Puglianello si è svolto alla presenza dei vertici politici sanniti.

Assenti Margherita e Ds, Borrelli fischiato.

 

Deliberato il ‘no’ espresso dall’assemblea dei sindaci

 

Il Consiglio comunale aperto di Puglianello fa proprio quanto deliberato qualche giorno addietro dell’assemblea dei sindaci. La vicenda termovalirizzatore si arricchisce di nuovo materiale di dibattito, quello emerso dalla lunga discussione che l’altra sera si è registrata a Puglianello.

 

A questo particolare consesso erano stati invitati, ricordiamo, i sindaci dei comuni limitrofi, i rappresentanti dei vari comitati sorti contro la realizzazione della struttura nonché i rappresentanti provinciali dei vari partiti.

 

Presenti: Popolari Udeur, Partito dei Comunisti Italiani, Sdi, Rifondazione Comunista, Alleanza Nazionale, Forza Italia e Udc. Assenti la Margherita ed i Democratici di Sinistra. Con loro anche l’Italia dei Valori. All’incontro, poi, ha partecipato anche il presidente della Coldiretti sannita.

 

A fare gli onori di casa il sindaco Antonello Pacelli ed il presidente del Consorzio rifiuti Bn2 Tonino Bartone. Tra i punti inseriti nell’atto deliberato dall’assemblea dei sindaci l’invito ai consiglieri provinciali a “mantenere ferma la decisione assunta con il voto espresso nella seduta del consiglio provinciale del 20 agosto, che ribadiva la contrarietà alla costruzione di termovalorizzatore sul territorio provinciale”.

 

Una questione al centro del dibattito apertosi dopo il consiglio provinciale della settimana scorsa, quando quasi l’intera maggioranza ha voltato le spalle a quanto deliberato precedentemente istituendo un tavolo tecnico sulle centrali a biomasse.

 

Da qui anche il ritiro delle dimissioni che Nardone aveva presentato in seguito al consiglio del 20 agosto, quando si trovò di fronte la contrarietà unanime del consesso provinciale.

 

Il 6 settembre scorso il sindaco di San Salvatore Telesino Giuseppe Creta ha riformulato voto contrario. Atteggiamento diverso da quello assunto dal sindaco di Faicchio Mario Borrelli, che proprio per quanto verificatosi è stato accolto l’altra sera tra i fischi e le contestazioni. Proprio Borrelli ha parlato per primo. “So di essere l’imputato”, ha esordito riferendosi al suo atteggiamento in consiglio provinciale ed ha motivato il voto a favore del comitato tecnico scientifico affermando “che il procedimento va attaccato da un punto di vista tecnico e come procedimento amministrativo”. In merito alla sua scelta ha sottolineato di aver ritenuto opportuno garantire la continuità dell’amministrazione alla Provincia, in quanto il suo commissariamento sarebbe stato un grave danno in virtù del fatto che il commissario può fare solo scelte relative alla gestione ordinaria.

 

E’ stata comunque una posizione isolata la sua, rispetto agli altri sindaci che ritengono, come sottolineato in tutti gli interventi successivi, che la soluzione passi attraverso la politica. “Anche se il comitato tecnico scientifico dovesse esprimersi per il si, noi diremmo – ha precisato Borrelli e qualcun altro – subito no”.

 

Da qui il giudizio pressoché unanime avanzato da più voci a margine dell’incontro: “A che serve il comitato scientifico?”.

 

In merito, il sindaco telesino Capasso ha rimarcato l’assurdità di una nomina di un comitato tecnico scientifico con il compito di valutare un termovalorizzatore che non rientra nella pianificazione territoriale, sia provinciale che regionale. Aspetto, questo, evidenziato dallo stesso consiglio provinciale nel deliberato del 20 agosto.

 

In sostanza Capasso non lo ha detto ma lo ha lasciato intuire: in questa storia ci sono alcuni che fanno il doppio gioco.

 

 

     

 Valle Telesina


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