17 settembre 2007

Biomasse, La Fazia: «Sciopero del voto»

Sannio Quotidiano   16-09-2007 

 

 

Biomasse, La Fazia: «Niente parole, sciopero del voto»
 

nessunaL’assessore sul piede di guerra: «L’impianto si farà? Mi dimetto dalla mia carica il giorno stesso»

Rompe il silenzio l’assessore all’ambiente del comune di San Salvatore Telesino. E lo fa con un intervento dal tono durissimo. La realizzazione della centrale a biomasse in territorio sansalvatorese da un paio di mesi è alla ribalta della cronaca. E dopo due mesi si registra la voce di Leucio La Fazia che lancia un messaggio ben preciso: basta con le parole, bisogna passare ad azioni “forti”.

 


A distanza di qualche mese dall’inizio del caso come giudica la situazione?
“La giudico preoccupante, la sospensione delle procedure per l’installazione dell’impianto è purtroppo, solo un mezzo successo per le popolazioni, i comitati civici e gli amministratori locali che si sono opposti. Non bisogna abbassare la guardia: per usare una metafora di boxe, abbiamo vinto un round, non certo l’incontro…”.


Eppure, c’è stata l’apertura del tavolo delle trattative agli esperti, agli stessi rappresentanti della protesta, enti comunali e comitati civici. “

E’ proprio questo che mi preoccupa. La decisione definitiva, come si sa, spetta alla Regione. Non vorrei che tutto si risolvesse nel classico “contentino”. Li ascoltiamo, questi comitati civici, in qualche modo li lasciamo “sfogare”, e poi decidiamo lo stesso come piace a noi, come abbiamo già deciso di fare. Purtroppo, in Italia paesi dei furbi per eccellenza, questo è successo e può ancora succedere: si ascolta o meglio, si fa finta di ascoltare, e poi “democraticamente” si delibera di fare quello che si era stabilito di fare già prima del “confronto”. Le procedure sono legittime; la democrazia è salva… ovviamente in apparenza, non nella sostanza”.

 

Secondo Lei, in questa complicata querelle tra provincia di Benevento e quella di Bergamo, tra centrale biomasse e termovalorizzatori per rifiuti, di chi è la responsabilità?
“Per quanto mi riguarda, mi sono insediato come assessore all’Ambiente appena da tre mesi: non posso rispondere per situazioni e decisioni pregresse, e misteriose “carteggi segreti” di qualche anno fa. Ma, comunque, non penso sia questo il momento di creare eventuali colpevoli da “inchiodare” alla loro colpe. Adesso, bisogna essere compatti nel portare avanti la battaglia contro la costruzione dell’impianto, anche se i segnali non sono positivi…”.

 

In che senso?
“Veniamo da una campagna elettorale per le Comunali molto aspra. Un’altra si pronuncia, ancora più aspra, per le Provinciali del prossimo maggio… Ho l’impressione che qualcuno è già in campagna elettorale, fregandosene del vero problema (termovalorizzatore) e avallando la protesta ad esclusivo beneficio della propria parte politica. Invece, adesso, dobbiamo essere compatti. Dobbiamo fare come gli antichi Sanniti, i nostri antenati, che vivevano isolati ma, quando c’era da combattere, si “federavano” e riuscivano a suonarle di santa ragione anche alla super-potenza romana”.

 

Non le sembra un paragone un po’ esagerato?
“No. Siamo di fronte ad un poderoso intreccio di politici importanti e business man che dal Nord sono “calati” qui da noi, in cerca di affari d’oro, grazie ai finanziamenti a fondo perduto dello Stato e a qualche compiacenza locale, agitando la solita arma di ricatto, la mancanza di lavoro al Sud. “Tu mi fai costruire questa schifezza che inquina, quantomeno stravolge, l’ambiente. In cambio, io ti do venti-trenta miserabili posti di lavoro di basso livello da “spendere” in campagna elettorale”.

 

Un po’ Davide contro Golia?
“E’ proprio cosi! L’ha detto molto bene il sindaco di Faicchio, Borrelli a Puglianello, mi pare: Dobbiamo essere compatti nel paese e tra i paesi coinvolti, maggioranza e minoranze. Questi signori hanno a supporto stuoli di consulenti, soldi, schiere di avvocati col coltello (anzi, il codice) tra i denti… Non ci regaleranno niente e certo non torneranno indietro senza darci prima molto filo da torcere… Business is business! E chi se ne frega dell’inquinamento e dei problemi delle generazioni future…”.

 

Qualcuno avanza che questo tipo di impianto non sia inquinante.
“Guardi, non sono esperto e non voglio scendere in dettagli tecnici; ci sono altri, professori universitari, addetti del settore, che lo hanno fatto e continueranno a farlo, evidenziando bene i rischi connessi a questi impianti. In questa sede, voglio fare una considerazione di carattere esclusivamente politico, che già da sola basta a motivare il mio no al progetto. Non c’è dubbio che la decisione di costruire proprio qui questo impianto è passata sulle teste dei cittadini e della popolazione locali. Una decisione che è stata presa altrove, in alto, senza consultare i diretti interessati, cioè gli abitanti della Valle Telesina. Alla faccia della democrazia!”.

 

In democrazia, si può anche non essere d’accordo…
“E se non sei d’accordo, passi pure per retrogrado, “oscurantista”. E’ questo il grande imbroglio: uno si oppone perché ha seri dubbi, perché si preoccupa della salute dei suoi figli, perché non è stato consultato prima e i Politici (con la P maiuscola) ti dicono che sei un uomo del medioevo! Che se la facciano a Bergamo o a Roma la centrale per biomasse… Io preferisco essere medievale e tenermi questi posti, questi paesaggi intatti, così come li ho conosciuti da bambino e come intendo lasciarli ai miei figli”.

 

Pensa che ci sia qualche forma di protesta efficace per scongiurare le costruzione dell’impianto?
“La mobilitazione dei sindaci e delle popolazioni, la creazione dei comitati civici è stato un segnale importante, che ha dato i suoi frutti… Bisogna andare oltre, con iniziative ancora più clamorose: Penso, per esempio, alle dimissioni contestuali di tutti i sindaci dei comuni interessati. Questo si che sarebbe un bel pugno nello stomaco della classe politica e dei mass-media. Ma penso che i sindaci non lo faranno questo passo: non ci conto molto. Un’altra iniziativa clamorosa sarebbe “lo sciopero del voto”: rifiutarsi di andare a votare alle prossime provinciali, pubblicizzando la protesta e agendo sempre in sintonia tra i vari paesi. In fondo, cosa siamo, noi cittadini per i nostri politici? “Carne da voto”, un tot di voti, di schede elettorali, comunque importante per la loro affermazione e la loro sopravvivenza. Benissimo: facciamogli mancare questa “carne”, e mettiamoli a dieta. Questo si che li spaventerà, più di cento convegni e “tavoli di lavoro”… Come si giustificheranno, cosa diranno ai loro referenti politici, alle segreterie dei loro partiti?”.

 

In conclusione, assessore La Fazia, è ottimista o pessimista per il futuro?


“Pessimista. Troppi poteri forti, troppi soldi in ballo e noi siamo isolati: possiamo contare solo sulla forza delle nostre convinzioni”.

 

Cosa farà nell’ipotesi che l’impianto sarà legittimato a livello politico-istituzionale e si costruirà comunque?
“Mi dimetterò dalla mia carica, come ho già detto, il giorno stesso. Non me lo ha prescritto il medico di fare l’assessore. Ma continuerò a lottare con quanti si oppongono ai termovalorizzatori imposti dall’alto e più in generale ai soprusi dei potenti di turno. Starò sempre dalla parte della mia gente, quei Sanniti che oggi si vogliono far passare, con un pò di condiscendenza e molta malafede, per anti-progressisti e retrogradi, solo perché rivendicano un loro sacrosanto diritto: vivere in pace sulla loro terra e farne l’uso che ritengono opportuno, senza prevaricazioni e senza “invasioni””.

 

 


 

Il commento di Stefano Avitabile

 

LEUCIO NON DIMETTERTI !!!

 

Con l’articolo pubblicato da Il Sannio Quotidiano nella cronaca della Valle Telesina del 16 settembre e le interviste rilasciate in precedenza ad alcune TV locali sulla questione Termovalorizzatore di San Salvatore Telesino e dell’ipotesi di legittimazione a livello politico istituzionale dell’ inceneritore di C.da San Mennitto; l’Assessore all’ Ambiente del Comune di San Salvatore Telesino (Bn), Leucio La Fazia, lancia un messaggio marmoreo:

 

Mi dimetterò dalla mia carica, come ho già detto, il giorno stesso. Non me lo ha prescritto il medico di fare l’ Assessore. Ma continuerò a lottare con quanti si oppongono ai termovalorizzatori imposti dall’alto e più in generale ai soprusi dei potenti di turno. Starà sempre dalla parte della mia gente…”

 

Si parte dal fatto che ormai nessuno può più negare che nel cuore della Valle Telesina è in atto la procedura per costruire un INCENERITORE DI RIFIUTI,  neanche chi ostinatamente continua ad eludere la realtà, ripetendo la storiella degli scarti agricoli, della paglia e dei campi incolti…

 

Ma chi lo dice che a San Salvatore Telesino verrebbero bruciati i rifiuti (CDR) insieme alla biomassa ???

 

Lo dice la stessa VOCEM al Presidente della Provincia Nardone il 16/05/2005 con una lettera protocollata al Nr° 1765/05 a firma della Dott.sa Bruna Valli. La stessa VOCEM ha chiesto l’autorizzazione per attivare l’impianto telesino alla Regione Campania, ai sensi del Decreto Legislativo 22/97 (Decreto Ronchi) che disciplina i RIFIUTI in base alle direttive europee.

 

LEUCIO non dimetterti !!!

Lo chiedono a gran voce tanti cittadini perché sei l’unico AMMINISTRATORE di SAN SALVATORE TELESINO che in merito a questa vicenda ha avuto il coraggio di parlare e prendere posizione.

 

Sempre l’ Assessore La Fazia nelle sue interviste :

Bisogna andare oltre, con iniziative ancora più clamorose : penso, per esempio, alle dimissioni contestuali di tutti i Sindaci dei comuni interessati…” 

 

Come mai il SINDACO CRETA non si dimette ???

 

Apparentemente fa finta che non sapeva niente… non fornisce spiegazioni ufficiali sulle contraddizioni dei progetti presentanti alla  Casa Comunale,  ma soprattutto delle Sue scelte e della Sua Amministrazione, inoltre non partecipa a nessun dibattito ed elude continuamente le pubbliche domande.

Un cittadino normale di San Salvatore Telesino si sarebbe aspettato quantomeno l’ammissione di aver avuto problemi a comunicare sulla realtà delle cose e sulle errate procedure.

 

Il Sindaco Creta avrebbe dovuto conoscere e fatto conoscere ai cittadini di San Salvatore Telesino il progetto dell’ INCENERITORE ma ostenta un SILENZIO ASSOLUTO.

 

LEUCIO non dimetterti !!!

 

Con immenso piacere sosteniamo la voce “fuori dal coro” dell’ Assessore La Fazia e pensiamo che amministratori taciturni  dovrebbero avere il buon senso di TORNARSENE A CASA, farebbero meno danni !!!

 

San Salvatore Telesino ha dato credito a questa Amministrazione Comunale, ha rieletto gli  uomini di questa Istituzione locale, ma loro ora dimostrano di non meritare la fiducia dei cittadini perché continuano a rispondere ad interessi al di sopra di loro, alle segreterie dei partiti e nascondono le “cose” o gli “spezzoni di una cosa”.

 

Tutti i cittadini di San Salvatore Telesino liberi da privilegi e prebende chiedono a Peppino Creta di prendere coscienza, di non tergiversare ancora sul ricorso al TAR e sul procedimento istruttorio errato della VOCEM ma sopratutto di pensare al Suo paese, ai suoi figli e ai suoi elettori.

 

LEUCIO non dimetterti !!!

 

Sei l’unica speranza “istituzionale” per rivendicare i nostri sacrosanti diritti, per il bene  della nostra terra, senza “prevaricazioni” e senza “invasioni”.

 

 

Stefano Avitabile

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it