23 settembre 2007

Inceneritore, vile manovra per interessi illeciti

Sannio Quotidiano   22-09-2007 

 

 

 

«Energia prodotta nell’interesse dei bergamaschi»

 

Il presidente della Provincia di Bergamo: al Sud per generare elettricità, beneficiando di fondi agevolativi

 

Pubblichiamo integralmente l’intervento del coordinamento provinciale di Forza Nuova, ritenendolo funzionale al dibattito aperto sull’installazione dell’inceneritore a San Salvatore Telesino.

 

da il Sannio Quotidiano del  22-09-2007


 

 

“Un appello alle intelligenze affinché si battano per la salvaguardia della “nostra terra” che non sia sottomessa da beceri quanto illeciti interessi.

 

Le reali motivazioni a sostegno della realizzazione della centrale bioenergetica (o più semplicemente, inceneritore) nulla hanno a che vedere con il paventato sviluppo territoriale congiunto alla valorizzazione delle risorse umane locali.

 

La costruzione di questa “fabbrica di morte”, in realtà, trova la sua legittimazione nel protocollo d’intesa siglato fra le Province di Bergamo e Benevento, in persona dei rispettivi presidenti e legali rappresentanti, Valerio Bettoni e Carmine Nardone (Deliberazione Giunta Provinciale di Bergamo N. 73 del 17.02.2005).

 

In tal senso Bettoni, in una delle adunanze del Consiglio Provinciale si concedeva a siffatte affermazioni:

 

“…la Provincia, per ridare competitività all’economia bergamasca, ha voluto intervenire anche sul fattore energia, cercando di ridurre i costi di produzione a favore delle imprese e delle famiglie.

 

Per ottenere questo si è deciso di andare a produrre energia elettrica laddove è possibile, laddove si può beneficiare di finanziamenti agevolativi: tutto questo nel Sud, ma nell’interesse dei bergamaschi”.

Valerio Bettoni

 

 

All’interpellanze mosse al presidente Bettoni circa la legittimità e la fondatezza del progetto, questi risponde:

 

 

“…vorrei che si capisse il senso degli accordi che stiamo perfezionando con alcune Province del Sud d’Italia per cooperare nel settore dello sviluppo energetico; non per sostituirci in una piccola cassa del Mezzogiorno, ma per trovare “là” le soluzioni a problemi che sono di “qua”...

 

(risposta del presidente della Provincia di Bergamo Bettoni all’interpellanza della Lega su Abm2).

 

 

È chiarissimo come le dichiarazioni di Bettoni rispondano a logiche finalizzate ad un iniquo ed illegittimo sfruttamento del nostro territorio per la esaltazione del progresso economico bergamasco.

 

È una vile manovra protesa a sublimare la brama di ricchezza di pochi in spregio del valore ambientalistico, territoriale e socio-culturale della nostra terra.

 

Basti per tutte la conseguenza che ne deriverebbe per il Solopaca Doc, che verrebbe praticamente cancellato ope legis perché incompatibile con la presenza sul territorio dell’inceneritore.

 

Le “origini del male” trovano le loro radici nella collaborazione e cooperazione fra la società bergamasche ABM S.p.A. e VOCEM, supportata da una collaborazione tra la Provincia di Bergamo ed il (M.A.R.S. e. c. – Sistema Integrato Satellitare di Monitoraggio Ambientale), società, quest’ultima, concepita nel lontano 2001 dal Presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone.

 

 

L’Abm sta trattando la forma più opportuna di parternariato con il Parsec (cfr. articolo di Bonacina).

“La sinergia – fa sapere la società presieduta dal 2001 dal patron della Foppapedretti, Luciano Bonetti – garantirà alla bergamasca una serie di vantaggi che spaziano dalla prevenzione delle calamità naturali alla “mappatura georeferenziata”.

 

 

Si tratta di un progetto ignobile coinvolgente interessi particolari di una ristretta cerchia di potenti che, all’insegna di uno spurio progresso, vessa ed annichilisce, con finalità meramente simulatorie, la coscienza di un intero Paese.

 

Questi signori hanno sacrificato il nostro diritto alla vita per interessi puramente economici ed individuali: la loro illegittima azione si è tradotta, pertanto, in un autentico ed inesorabile processo esautorativo delle nostre volontà sociali, che invece abbiamo il dovere di rivendicare e difendere per la conservazione del nostro futuro ma soprattutto della nostra identità culturale.

 

 

Forza Nuova chiede il vostro aiuto nella battaglia per la preservazione della Nostra Terra e per impedire che i soliti satrapi, cinici ed interessati, la rendano definitivamente luogo di conquista e di bivacco dell’attuale classe politico-dirigenziale.

 

Difendiamo la nostra terra da questo “strumento di morte e di distruzione” che vogliono affibbiarci. Anziché perdersi negli inutili teatrini della politica fintamente dimissionaria, che i nostri baldanzosi politici facciano il “mea culpa”, assumendosi le responsabilità delle tiranniche ed impopolari decisioni assunte….. già anni or sono alla chetichella ed all’insaputa di tutti”.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it