Santamaria (UDC): la vicenda biomasse torni in
Consiglio Provinciale
Il
segretario provinciale dell’Udc, Gennaro
Santamaria, torna ad interessarsi della
questione relativa all’insediamento delle due
centrali a biomassa nei Comuni di Reino e San
Salvatore Telesino. In particolare, l’esponente
centrista si sofferma sull’equivoco ingenerato
dalle due deliberazione dei Consigli Provinciali
del 20 agosto e del 6 settembre.
Infatti, in quella sede, alcuni consiglieri
provinciali hanno sostenuto la tesi che la
delibera del 20 agosto, quella che negava in
modo categorico l’insediamento delle due
centrali, sarebbe rimasta in vita nonostante il
nuovo deliberato del consiglio provinciale del 6
settembre.
“Affermare, come fa qualcuno, che la seduta del
Consiglio Provinciale del 6 settembre non ha
annullato il deliberato del Consiglio
provinciale del 20 agosto è assolutamente falso
– ha scritto in una nota Santamaria -. Infatti,
se si rilegge la relazione resa in quella seduta
dal presidente Nardone, si comprende che egli ha
ritirato le sue dimissione condizionandole ad un
preciso percorso.
Egli, infatti, ha chiesto al Consiglio
Provinciale di condividere l’impostazione già
adottata dalla Giunta Provinciale con la
delibera del 31 luglio. In tale atto si
condizionava l’emanazione del parere dell’Ente
Provincia sull’iter autorizzativo delle due
centrali alla verifica, da parte dei redattori
del Piano Energetico Ambientale, della
compatibilità delle richieste allo stesso
documento. L’unica concessione fatta da Nardone
era quella di integrare il comitato tecnico con
esperti indicati dai comuni interessati e dai
comitati civici”.
Pertanto secondo Santamaria “la delibera del
consiglio provinciale del 20 agosto è bella che
superata. Dall’altra parte, se non fosse così, a
cose servirebbe una commissione tecnica per una
cosa che il Consiglio Provinciale ha deciso di
non far realizzare? Ovviamente, se io ho
compreso male la cosa, ma credo proprio di no
avendo letto con attenzione gli atti
deliberativi, chiedo a Nardone, o ai capigruppo
della maggioranza consiliare, di smentirmi.
Comunque, credo che sia opportuno che
sull’argomento il Consiglio Provinciale ritorni
a interessarsi. Questo sarebbe il modo per dare
il giusto ascolto alle rivendicazione che
vengono dal territorio e per evitare che le
istituzioni si allontanino dai cittadini.”
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