Intervento riferito a: Inceneritore, Visalli non mi convince affatto

 

 

19 ottobre 2007
Biomasse, Visalli replica a Pagliarulo
Alessandro Visalli

 

 

Proteggere l'ambiente lavorando per lo sviluppo

"gentile sig. Pagliarulo,

provo un'ultima volta a ridurre gli spazi di malinteso tra di noi (quelli di dissenso ben informato e franco sono pienamente accettabili, ed anche sani). Mi spiace se parlo e scrivo in modo complesso, mi è stato rimproverato a lungo anche quando facevo vita universitaria (tanto tempo fa) ma mi viene naturale. Proverò a migliorare.

Mi fa piacere di aver capito male rispetto al tema (certamente complesso) della cosiddetta "economia di mercato". Giusto per inciso, io ho una cultura marxista, ho molte riserve e credo che il "mercato" sia una figura idealtipica non presente nel mondo. Comunque si tratta sempre di un prodotto umano, e politico, che deriva dall'equilibrio di forze non solo economiche. Tuttavia le alternative non sono più attraenti.

Bene, se il tema è "non avere niente a spartire con l'immondizia" sono pienamente d'accordo. Questo va garantito in modo completo. 

Dopo questo tema, centrale, resta quello dell'autonomia di approvvigionamento.

E' interessante la proposta del Presidente dell'ENEA. Bisogna vedere come si può rendere attuabile ma anche inserirlo in piani che abbiano il potere di determinare localizzazioni (regionali) in modo che le imprese sappiano prima dove non fare progetti di investimento. Comunque facciamo due conti: la Provincia di Benevento consuma 760 GWh (milioni di chilovattora) nel 2005 ci sono otto impianti eolici autorizzati per 149 MW istallati che produrranno ca. 370 GWh, restano quindi 390 GWh da coprire per fare questa energia ci vogliono 6 impianti a biomasse (funzionamento medio 7.000 ore/anno, taglia 10 MW), 156 MW istallati con nuovo eolico (funzionamento medio 2.500 ore/anno), 260 MW istallati di fotovoltaico (rendimento ca. 1.500 MW per potenza istallata).

Proviamo a fare un pacchetto:

1- 4 centrali a biomasse (San Salvatore?, Reino?, ...), produzione 280 GWh, consumo: 400.000 t/a di biomasse lignee

2- 40 MW istallati di nuovi impianti eolici (ca 30 pale),  

3- 2 impianti fotovoltaici da 5 MW (impegno suolo ca. 15 ettari l'uno), produzione 15 GWh

Credo sia complesso.

Comunque non intendevo "razione di veleni" ma solo disagi. Se un intervento "avvelena" non si può fare secondo le leggi italiane (per fortuna).

Tornando alle logiche industrali della ABM spa (che posso immaginare come lei ma non conosco nel dettaglio perchè non è il mio compito o competenza), credo che fare nel sud centrali a biomasse sia una decisione motivata dalla saturazione (anche sotto questo profilo) della Provincia di Bergamo e Brescia. Se un giorno faremo insieme una passeggiata dall'areoporto di Linate a Bergamo le faccio vedere quante centrali termiche di varia natura si incontrano lungo la strada. Quindi gli risulterebbe difficile "ottenerlo tranquillamente in casa propria".

Concludendo: credo che dialogando si finisca per individuare i punti di disaccordo e ridurre quelli di semplice incomprensione. In ciò sta l'utilità per tutti. Abbiamo focalizzato che il problema è "la monnezza", non le biomasse anche di scarto se sono quelle; non è in assoluto il tema delle emissioni (purché compatibili), ma è quello dell'autosufficienza, cioè della collettività che si può e deve fare carico di chiudere il cerchio dei suoi consumi. E' un bel tema, importante e delicato, su questo invito a riflettere tutti.

L'ordinamento considera per le ragioni tecniche sopra espresse e per altre, che il demos (o, se volete, il popolo) pertinente per chiudere questo cerchio sia la regione. Non sia il Comune (nel mio caso Napoli, nel vostro San Salvatore Telesino), non sia la Provincia (nel mio caso di Napoli nel vostro di Benevento), sia la regione. Il popolo che deve trovare un suo equilibrio è quello campano.

Vi chiedo in proposito: ma non siamo tutti campani? contemporaneamente, mentre siamo sanniti, san salvatoregni (si dice così?). Se ci incontriamo in Australia in vacanza, non ci sentiremmo solidali per essere non solo europei ed italiani ma addirittura campani? Perché ora alziamo la frontiera al confine? Questo è, in realtà, un altro tema.

 

cordiali saluti

Alessandro Visalli

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it