8 febbraio 2008
Alcune riflessioni sulla raccolta differenziata
Alessandro Visalli

 

 

In Regione Campania, come del resto in tutto il Sud Italia, la raccolta differenziata assume carattere marginale, mancando l’obiettivo di garantire il recupero di materia e la riduzione dei quantitativi di rifiuti da smaltire.

Tale fenomeno ha tendenzialmente andamento crescente in rapporto alla densità abitativa. Ovvero diventa più grave proprio dove sarebbe più importante sottrarre materia al circuito di smaltimento.

 

In Campania, a causa della emergenza periodica, particolarmente grave in questo momento, tale fenomeno diventa assolutamente insopportabile.

 

È indispensabile fare qualcosa di radicale e immediato per cambiare la direzione. A tal fine si potrebbe partire dai seguenti concetti:

1.      Bisogna intercettare prioritariamente i rifiuti più facilmente recuperabili;

2.      Bisogna fare i massimi sforzi per il recupero effettivo dell’umido ed in modo sostenibile nel lungo periodo;

3.      I cittadini e i commercianti devono vedere tangibilmente che il loro contributo alla raccolta è registrato, riconosciuto e premiato;

4.      I materiali raccolti devono essere effettivamente recuperati;

5.      Il sistema deve costare il meno possibile, per essere sostenibile nel lungo periodo.

 

Per ottenere tali obiettivi bisogna mobilitare le energie di tutti. Il decisore deve passare da un atteggiamento difensivo (pur comprensibile nella situazione attuale) ad un atteggiamento cooperativo e rivolto a mobilitare le energie della società civile. La società civile deve responsabilmente passare da un atteggiamento ostile e di interdizione ad un orientamento a favorire soluzioni.

 

Una possibile scaletta di scelte è la seguente:

A.    Prevedere l’immediata implementazione di sistemi di registrazione del rifiuto conferito in modo differenziato, a livello di singolo utente o di raggruppamenti non superiori ai condomini;

B.     Garantire l’esenzione, totale o parziale, dalla tassa rifiuti (ed immediatamente) per il cittadino o l’impresa che raggiunge il target nazionale, calcolando tale percentuale rispetto alle medie di zona o di settore;

C.     Prevedere forti multe ai commercianti o i ristoratori che conferiscono rifiuti facilmente recuperabili (imballaggi) nei cassonetti della raccolta indifferenziata –quando presenti- o su suolo pubblico;

D.    Consentire anche a raggruppamenti di pochi comuni (ad es. sopra la soglia di 10.000 ab. complessivi) di staccarsi dal sistema dei Consorzi ed organizzare una propria impiantistica di servizio alla raccolta differenziata, o di convenzionarsi con chi ne dispone;

E.     Per un anno (tramite decreto legge) consentire a cooperative sociali, imprese di settore, associazioni di offrire su libero mercato a chi lo richiede il servizio di raccolta degli imballaggi e dell’umido, purché:

a.       Iscritti agli albi e in possesso dei relativi requisiti,

b.      In grado di tracciare i flussi e darne conto,

c.       In grado di registrare, con precisione, il conferimento e certificarlo,

d.      In grado di accedere ad una destinazione finale di effettivo recupero.

Per un anno garantire ai cittadini (es, in seguito a contratti di condominio) ed ai commercianti e ristoratori che usufruiscono del servizio sostitutivo in maniera adeguata (con un conferimento minimo entro le percentuali stabilite) di non pagare la tassa rifiuti;

F.      Realizzare un sistema informativo pubblico in grado di rendere trasparente il sistema:

a.       tracciare tutti i flussi di rifiuti tramite il controllo satellitare di mezzi e siti (da rendere obbligatorio con decreto legge entro un termine molto ravvicinato);

b.      inoltre tramite la registrazione puntuale dei conferimenti da raccolta differenziata;

c.       e tramite la registrazione puntuale dei flussi (con relativo bilancio) negli impianti di recupero e nelle destinazioni finali;

d.      infine disporre a tutti i punti di accesso nella Regione Campania (autostrade, strade nazionali, strade locali) sistemi di monitoraggio (telecamere e sensori) in grado di consentire, anche in seguito, l’identificazione dei mezzi di trasporto rifiuti nelle due direzioni. Mettere tale immagine e dato in un sito internet in modo continuo e registrarlo per uso di polizia;

G.    Attuare misure rivolte alla riduzione dei rifiuti ed all’autosmaltimento:

a.       Favorire il compostaggio domestico nelle aree agricole,

b.      Rovesciare l’impostazione per la quale il recupero degli imballaggi è pagato (in parte) nel costo del prodotto ex ante, per cui la distribuzione non ha nessun interesse a ridurlo. Impostare un sistema simile a quello all’opera per il risparmio energetico (sistema dei progetti standardizzati):

                                                              i.      Attribuire a tutta la filiera (grande distribuzione, distribuzione al dettaglio) una tassazione ambientale percentuale per l’immissione al consumo di potenziali rifiuti;

                                                            ii.      Consentire a chi attua “buone pratiche” standardizzate (es. riutilizzare gli imballaggi secondari e terziari, attivare meccanismi distributivi “alla spina”, attivare e gestire una logistica inversa proprietaria ritirando gli imballaggi usati dai clienti)  di essere esentato dalla tassa.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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