Caro Vincenzo,
ti ringrazio anch’io per
la disponibilità al confronto pubblico, cosa che
ti differenzia notevolmente da tutti i tuoi
colleghi di maggioranza. Vengo subito ai due
punti sollevati nel tuo ultimo intervento, in
risposta alla mia lettera aperta.
Riguardo alla storia
del passaggio dalla tassa alla tariffa, beh, mi
sono limitato ad evidenziare un insuccesso
dell’amministrazione comunale che tu stesso
avevi ammesso, utilizzando parole chiare,
inequivoche: «l’amministrazione non ha
avuto il dovuto coraggio di attivare il processo
virtuoso che io stesso avevo tracciato:
ovvero di far pagare di meno a chi più
differenziava. Inoltre, ad oggi, siamo ancora
inefficienti ed inefficaci nel ricercare chi ha
dichiarato meno metri quadrati di abitazione
a svantaggio degli onesti cittadini che pagano
la TARSU anche per gli altri. Sono questi temi
che il sottoscritto ha posto all’attenzione
dell’amministrazione e degli uffici preposti»
A dirla tutta, non
avevi lesinato considerazioni ficcanti nei
confronti dei tuoi stessi alleati: «189 voti
valgono meno di 154: in polita la matematica è
un’opinione: contano di più le casacche che la
persone che le vestono!».
E ancora:
«Purtroppo, e di
questo mi assumo la mia parte di responsabilità,
si è perso molto tempo su questi temi dal
momento che per mesi ci si è trastullati su chi
doveva sostituirmi in giunta, sui perché di tale
sostituzione (in barba alla volontà popolare)
tanto è che, anche su esplicite mie richieste,
siamo stati latitanti sulla questione dei
controlli. Sarà che è diminuito il mio peso
politico e decisionale non essendo presente in
giunta?! Il tempo dissiperà le nebbie. Fatto sta
che avendo perso il momento giusto (luglio –
ottobre 2006) sono arrivati dei provvedimenti
del governo a cambiare lo scenario»
Non so se ti sei
lasciato prendere dalla situazione, ma per me è
stato gioco facile evidenziare le contraddizioni
da te stesso certificate; per cui mi sembra
tardivo il tuo tentativo di porre rimedio al
pasticcio diplomatico invocando la Finanziaria
2007. Insomma: le responsabilità sono delle
intervenute prescrizioni legislative o delle
inefficienze amministrative?
Seconda questione: i
dati. Ricordo bene sia le discussioni in
consiglio che le tabelle e i grafici diffusi
sulla raccolta differenziata. Il punto è un
altro. Rievocando il sopralluogo presso
l’impianto di vagliatura privato, le tue parole
lasciavano intendere che gli alunni delle scuole
telesine, l’esponente di Vivitelese e il
consigliere comunale avevano potuto vedere cosa
succedeva dei rifiuti differenziati. L’ho detto
e lo ripeto: le cose non stanno così, per il
semplice motivo che ad oggi non siamo in grado
di dirlo. In ogni caso, nella prossima settimana
cercherò di recarmi presso gli uffici comunali a
leggere i registri vidimati e tutta la
documentazione certificata che servirà a
rendermi edotto dell’intera filiera. Potrò per
esempio sapere quanto ha guadagnato il privato
dalla vendita dei rifiuti di Telese, oltre al
notevole compenso mensile che abbiamo assicurato
come comune. Vado a memoria: siamo passati,
mensilmente, da € 42.500 a € 35.000, per poi
aumentare nuovamente a quasi 40.000 euro. Mentre
scrivo non ho a disposizione tutte le delibere
di modifica, per cui potrei essere impreciso
sulle cifre. Una cosa è certa: la diminuzione
non era giustificata da ragioni tecniche
(lessi il carteggio tra sindaco e impresa
privata, per cui so ciò di cui parlo).
L’abbiamo detto anche
in passato: di punto in bianco fu possibile
ottenere dal privato lo stesso servizio ad una
cifra notevolmente inferiore. Traducendo:
per quasi due anni il comune ha pagato
eccessivamente i servizi relativi ai rifiuti.
Perché? Vogliamo confrontarci pubblicamente
anche su questo? Vogliamo studiare insieme tutta
la documentazione e poi, insieme, dare conto
alla cittadinanza? Sono a completa disposizione.
Ancora: il tono
dell’espressione «punto e basta» era volutamente
provocatorio e anche divertito. Mi pare che
abbia sortito il suo effetto, e come potrai
notare anche da queste ulteriori righe io sono
tutt’altro che chiuso al confronto. Anzi.
Finisco con una
valutazione sul passaggio al consorzio BN 2,
avvenuto senza che i cittadini fossero informati
di nulla. D’improvviso, i condomìni si sono
ritrovati senza i cassonetti per l’umido e gli
esercizi commerciali senza i bidoni da destinare
alle varie frazioni. Se si chiedevano
informazioni sul codice a barre, non c’erano
risposte. Sarà pure vero che non sei più in
giunta, ma le deleghe sono ancora tue: spettava
a te e al tuo sindaco dare perlomeno le
informazioni corrette. Sarebbe questa la nuova
città di cui ci state consegnando le chiavi?
Mi permetto di darti
un consiglio, che poi è anche un appello a te
che vai spesso in bici e in motorino. Guarda le
strade della nostra Telese e chiediti se sono le
strade in cui vuoi far giocare e passeggiare i
tuoi figli.
Ancora un caro
saluto,
Gianluca Aceto
1° luglio 2007
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