2 luglio 2007
Telese, lettera da Aceto a Fuschini
Gianluca Aceto

 

 

Caro Vincenzo,

ti ringrazio anch’io per la disponibilità al confronto pubblico, cosa che ti differenzia notevolmente da tutti i tuoi colleghi di maggioranza. Vengo subito ai due punti sollevati nel tuo ultimo intervento, in risposta alla mia lettera aperta.

 

   Riguardo alla storia del passaggio dalla tassa alla tariffa, beh, mi sono limitato ad evidenziare un insuccesso dell’amministrazione comunale che tu stesso avevi ammesso, utilizzando parole chiare, inequivoche: «l’amministrazione non ha avuto il dovuto coraggio di attivare il processo virtuoso che io stesso avevo tracciato: ovvero di far pagare di meno a chi più differenziava. Inoltre, ad oggi, siamo ancora inefficienti ed inefficaci nel ricercare chi ha dichiarato meno metri quadrati di abitazione a svantaggio degli onesti cittadini che pagano la TARSU anche per gli altri. Sono questi temi che il sottoscritto ha posto all’attenzione dell’amministrazione e degli uffici preposti»

 

   A dirla tutta, non avevi lesinato considerazioni ficcanti nei confronti dei tuoi stessi alleati: «189 voti valgono meno di 154: in polita la matematica è un’opinione: contano di più le casacche che la persone che le vestono!».

 

   E ancora:

«Purtroppo, e di questo mi assumo la mia parte di responsabilità, si è perso molto tempo su questi temi dal momento che per mesi ci si è trastullati su chi doveva sostituirmi in giunta, sui perché di tale sostituzione (in barba alla volontà popolare) tanto è che, anche su esplicite mie richieste, siamo stati latitanti sulla questione dei controlli. Sarà che è diminuito il mio peso politico e decisionale non essendo presente in giunta?! Il tempo dissiperà le nebbie. Fatto sta che avendo perso il momento giusto (luglio – ottobre 2006) sono arrivati dei provvedimenti del governo a cambiare lo scenario»

 

   Non so se ti sei lasciato prendere dalla situazione, ma per me è stato gioco facile evidenziare le contraddizioni da te stesso certificate; per cui mi sembra tardivo il tuo tentativo di porre rimedio al pasticcio diplomatico invocando la Finanziaria 2007. Insomma: le responsabilità sono delle intervenute prescrizioni legislative o delle inefficienze amministrative?

 

   Seconda questione: i dati. Ricordo bene sia le discussioni in consiglio che le tabelle e i grafici diffusi sulla raccolta differenziata. Il punto è un altro. Rievocando il sopralluogo presso l’impianto di vagliatura privato, le tue parole lasciavano intendere che gli alunni delle scuole telesine, l’esponente di Vivitelese e il consigliere comunale avevano potuto vedere cosa succedeva dei rifiuti differenziati. L’ho detto e lo ripeto: le cose non stanno così, per il semplice motivo che ad oggi non siamo in grado di dirlo. In ogni caso, nella prossima settimana cercherò di recarmi presso gli uffici comunali a leggere i registri vidimati e tutta la documentazione certificata che servirà a rendermi edotto dell’intera filiera. Potrò per esempio sapere quanto ha guadagnato il privato dalla vendita dei rifiuti di Telese, oltre al notevole compenso mensile che abbiamo assicurato come comune. Vado a memoria: siamo passati, mensilmente, da € 42.500 a € 35.000, per poi aumentare nuovamente a quasi 40.000 euro. Mentre scrivo non ho a disposizione tutte le delibere di modifica, per cui potrei essere impreciso sulle cifre. Una cosa è certa: la diminuzione non era giustificata da ragioni tecniche (lessi il carteggio tra sindaco e impresa privata, per cui so ciò di cui parlo).

 

   L’abbiamo detto anche in passato: di punto in bianco fu possibile ottenere dal privato lo stesso servizio ad una cifra notevolmente inferiore. Traducendo: per quasi due anni il comune ha pagato eccessivamente i servizi relativi ai rifiuti. Perché? Vogliamo confrontarci pubblicamente anche su questo? Vogliamo studiare insieme tutta la documentazione e poi, insieme, dare conto alla cittadinanza? Sono a completa disposizione.  

 

   Ancora: il tono dell’espressione «punto e basta» era volutamente provocatorio e anche divertito. Mi pare che abbia sortito il suo effetto, e come potrai notare anche da queste ulteriori righe io sono tutt’altro che chiuso al confronto. Anzi.

 

   Finisco con una valutazione sul passaggio al consorzio BN 2, avvenuto senza che i cittadini fossero informati di nulla. D’improvviso, i condomìni si sono ritrovati senza i cassonetti per l’umido e gli esercizi commerciali senza i bidoni da destinare alle varie frazioni. Se si chiedevano informazioni sul codice a barre, non c’erano risposte. Sarà pure vero che non sei più in giunta, ma le deleghe sono ancora tue: spettava a te e al tuo sindaco dare perlomeno le informazioni corrette. Sarebbe questa la nuova città di cui ci state consegnando le chiavi?

 

   Mi permetto di darti un consiglio, che poi è anche un appello a te che vai spesso in bici e in motorino. Guarda le strade della nostra Telese e chiediti se sono le strade in cui vuoi far giocare e passeggiare i tuoi figli.

 

   Ancora un caro saluto,

Gianluca Aceto

 

1° luglio 2007

 

 

     

 Valle Telesina


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