Da
Realtà Sannita 01-15 marzo 2007 N° 4
A
TELESE TERME
Contravvenzioni a tutto campo
A
Telese continua la rivoluzione del traffico, e
ciò in conseguenza della esecuzione dei lavori
di rifacimento del tratto di strada di Viale
Minieri che dalla Scuola Elementare va verso le
terme. Per ultimare i lavori previsti in
progetto e per rappezzare quelli già fatti,
ancora una volta su questo tratto di strada è
stato invertito il senso di marcia.
Naturalmente, come conseguenza logica saranno
interessate anche le strade laterali che
convergono su questo tratto di Viale Minieri
perché c'è bisogno comunque di accedervi.
Oggi la cittadina termale è un cantiere aperto
ed i cittadini ci si sono quasi abituati,
sopportano i disagi, non protestano più di
tanto,come se volessero dire di attendersi però
che i lavori vengano eseguiti a regola d'arte in
cambio del loro sacrificio.
La
lamentela viene, piuttosto, per il servizio
delle "strisce blu" . Non perché non se ne
condivida il criterio, anzi, a Telese Terme sono
forse indispensabili se si vuole creare un poco
di spazio per parcheggiare, specialmente per chi
viene da fuori e non conosce le altre
possibilità che il paese offre. Sarebbe il caso
addirittura che si interessassero anche altre
strade (oggi libere dalle strisce) di modo che
il servizio si spalmasse su una superficie
maggiore e fosse meno opprimente, perché oggi le
strisce te le trovi finanche davanti al garage
di casa.
La
lamentela, dei commercianti soprattutto, ma
anche di comuni cittadini, è dovuta al fatto che
"gli addetti al servizio sarebbero troppo
fiscali, non danno cioè nemmeno il tempo di
procurarsi il grattino e già c'è la
contravvenzione sul cruscotto". I più si
lamentano, a volte si arrabbiano pure, ma poi
ragionevolmente dicono che sarebbe sufficiente
che si consentisse la tolleranza di qualche
minuto, il tempo di sbrigare qualche commissione
velocissima, e tutto filerebbe liscio. In
effetti, a principio così era regolato il
servizio, poi c'è stato l'inasprimento.
L'assessore alla viabilità del comune di Telese,
Giovanni Caporaso, assicura che
l'Amministrazione Comunale ha sollecitato la
ditta appaltatrice in tal senso, proprio perché
gli addetti siano più tolleranti. "Ma qui la
tolleranza è zero, dichiara un cittadino appena
contravvenzionato, e l'Amministrazione Comunale
deve assumersi le sue responsabilità, perché
questo che doveva essere un servizio per il
cittadino si è trasformato in un servizio contro
il cittadino".
CARLO FRANCO |