Intervento riferito a: Scuola: risposta di Mongillo a Del Deo

 

 

9 marzo 2007
Telese, signor Preside προτιμώ το rock
Fulvio Del Deo

 

 

Premessa.

 

Quante volte vediamo delle persone non più giovani maneggiare impacciati il telefonino che squilla. Fanno tenerezza! A loro fa rabbia quel coso maledetto, quello stesso aggeggio da cui i nipotini sanno cavare di tutto, fra poco anche il caffè...

 

Già, i tempi cambiano e qualcuno è disorientato.

 

Per contro,ci sono anche delle persone anziane che sanno mettersi in discussione ogni giorno. In genere sono le nonnine a essere più arzille, più elastiche mentalmente, forse perché abituate fin da bambine ad assecondare con pazienza materna l'ottusa rigidità di una "maschia civiltà".

 

Così vedi delle vecchiette pepate, occhialini in punta al naso,smanettare con maestria sulla minuscola tastiera, scambiando SMS (molto più economici delle telefonate) con amiche, nipotine e nipotini. E chissà che pettegolezzi volano nell'etere!

 

I maschi sono più restii, più conservatori. Altezzosamente detestano quei trabiccoli e lo ribadiscono ad alta voce, con orgoglio. A loro poi dà particolarmente sui nervi che le mogli passino tutto quel tempo a dire chissà che cosa... e chissà con chi! Alla vecchiaia rispunta un pizzico di gelosia. Ah, sapessero come si fa a frugare in quel coso per scoprire i segreti che racchiude!

 

 


 

 

Peer to peer.

 

Leggo sul vocabolario: PEER - pari, persona dello stesso grado.

 

Ok, signor Preside, Lei sarà anche pari ai suoi studenti, sarà del loro stesso loro grado, ma...

 

Sarà per il riscaldamento globale, sarà colpa dell'effetto serra... ma è già da un pezzo che i mutandoni di lana non si usano più!

 

Appare un tantino stridente disquisire sulle nuove generazioni -il nostro domani- guardano così indietro nel tempo, rifugiandosi negli scritti di Platone e di Socrate. Grandi pensatori, nessuno potrà mai metterlo in dubbio, ma vissuti ahimè troooooooppo tempo fa, quando non solo SMS e Ipod non c'erano, ma quando non era nemmeno vietata la pedofilia, tant'è vero che sodomizzare fanciulli imberbi era passatempo lecito e diffuso.

 

Caro signor Preside, Lei si rifà a filosofi vissuti in una realtà non ancora toccata dall'odore di latte & miele della Torah, di quella Legge che ha posto fine al diritto di vita e di morte sui propri figli e che, pian pianino, ha imposto la necessità di leggi scritte anche per le umane faccende.

 

Bacio la Terra Ellenica ogniqualvolta vi sbarco, ma confesso di preferire agli antichi filosofi, il poderoso frinire delle cicale del Peloponneso, l'ombra delle tamerici di Creta, il profumo del miele della Calcidica e... una bella retzìna fresca d'Asia Minore, sorseggiata facendomi cullare dalle note struggenti di un mandili di Yorgos Dalaras o di Glykeria, in una sorta di saudade ellenica, quella gioia di farsi abbracciare dalla malinconia che solo il rebetico conosce.

 

E ai giovani, a quelli disorientati perché oggigiorno non si dice mai di no, cosa offriamo?

 

Ai giovani,non darei certo Aristotele, Platone e Socrate... ma, per rimanere in Grecia, donerei il rock impegnato di Vassilis Papakonstantinou!

 

Con questo non intendo dire che Platone, Aristotele, Pitagora, ecc. siano da buttare, non scherziamo! Ma servirsi del loro insegnamento per capire l'oggi (e magari cercare d'intuire il domani) è come usare la chiave di un antico castello per aprire una moderna serratura di sicurezza.

 

Καλή τύχη, buona fortuna!

 

 

 

     

 Valle Telesina


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