Le solite malelingue vogliono farci credere che Telese stia morendo, che di turisti non ce ne sia nemmeno l'ombra, che la nuova bellissima piazza Deserto non abbia attirato a sé le moltitudini sperate... 

Forse non li hanno visti i pullman davanti alla palestra Foschini, che scaricano migliaia e migliaia di stranieri ogni giorno!?

Tutte bugie, faziosità, menzogne da mangiatori di bambini, da avari giudei impenitenti e da predicatori scomunicati! 

Non vedete che la nostra cittadina è un gioiello? Non vedete quanti Giapponesi con fotocamera la stanno a immortalare a ogni angolo?

E il benessere? ve lo siete scordato quello? C'è un benessere che manco te lo immagini: stiamo tutti sfondati di danari!

I negozi fanno affari d'oro, gli alberghi hanno il "tutto esaurito" a partire da febbraio... e i ristoranti? quelli hanno code di clienti che aspettano fuori ore e ore per un tavolino!

E la Sagra dei Maiali ve la siete dimenticati, quella che puntualmente ogni anno rallegra la nostra vita dalla fine d'agosto ai primi di settembre?

Ma -dico- stiamo scherzando!? Se dici "Telese", ovunque nel mondo, subito si pensa all'opulenza, allo splendore, al fasto...

Quant'è bella Telese, coi suoi palazzoni freschi d'intonacatura, coi suoi sampietrini pezzottati, coi suoi paletti con lo scotch catarifrangente, coi suoi alberi morenti già nella bara di cemento, col suo olezzo di merda attorno alle pozzanghere di liquami trabordanti dai pozzi neri, coi suoi camion che sfrecciano dappertutto a ogni ora trasportando ogni ben-di-dio, dai tondini di ferro all'uva matura, dalla munnezza ai mattoni, dai rottami agli alberi espiantati per essere venduti chissà dove.

Diciamocelo senza esitazione, anche a rischio di attirarci l'invidia del mondo intero, cantiamolo a pieni polmoni: 

E' 'na gioia campà ccà a Telese

avero è 'nu spasso!

Tutto merito 'e Pino D'Occhio

assieme a Capasso...

Fulvio Del Deo