28 ottobre 2007

Telese, quando la realtà supera la fantasia

Fulvio Del Deo

 

 

 

 

Stanotte ho sognato che uscivo fuori al balcone, mi affacciavo e... di fronte, ai piedi del Taburno, al posto dei palazzoni che spuntano qua e là come funghi c'era... niente popò di meno che il mare. Ma un mare vero, di quelli proprio belli belli, che in Italia lo trovi solo in alcuni posti della Sardegna, tipo cala Brandinchi!

 

Ecco, per farvi capire com'era, ho fatto un fotomontaggio.

 

 

 

 

«Cavolo!», salto su e mi siedo in mezzo al letto.

«Che succede?», brontola mia moglie.

«No, niente... ho fatto un sogno bellissimo...»

«Va be', me lo racconti dopo...» e si gira dall'altra parte.

 

Sicché decido di alzarmi per andare a controllare.

E se davvero fosse spuntato il mare?

E non si sa mai, no!

 

Mi affaccio e... Cavolo! ma davvero è successo qualcosa di strano!

Cos'è stato laggiù, sono passati i marziani??

 

 

 

 

 

 

 

Mi vesto in fretta e furia e scendo.

 

E' stranissimo!

Dev'esserci stato un intervento fenomenale che pare davvero un fotomontaggio!!

 

Uhm, qua si tratta di qualcosa di paranormale o addirittura di alieno!

 

 

 

 

Giunto in strada mi accorgo che, improvvisamente, di punto in bianco, in mezzo allo sfacelo totale che ci circonda ormai da alcuni anni, è spuntata una lingua di asfalto perfetto, di quello che in contrada Scafa ormai ce lo sognamo la notte.

 

Uhm... E' il miracolo del sotto-ferrovia... Mi addentro nel tunnel.

 

 

 

 

Brrr! Speriamo non ci siano extra-terrestri acquattati qua dentro!!

 

 

 

 

Aah, orrore!!! Aiutoooo! Cos'è?

 

 

 

 

Eh, fiuuh! Meno male, è solo uno strano macchinario... Pare innocuo.

 

Così continuo la ia esplorazione, a mio rischio e pericolo...

Uhm, chissà se sbucando dall'altra parte c'è ancora la Telese che ricordo io, o s'è trasformato tutto il mondo a partire da quel punto in cui inizia l'aslfalto bello...

 

 

 

 

 

Ohps, che delusione: anche dall'altro lato il miracolo s'interrompe di botto.

 

Torno indietro, deluso... alla realtà di noialtri sfigati. Una realtà fatta di buche, fossi, pietre e munnezza a iosa, che non viene mai rimossa perché, da quando il mondo è mondo, non s'è mai visto uno scopatore da queste parti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E così, mentre il sole sbrilluccica romanticamente sui liquami, merda e munnezza... me ne torno a casa sconsolato. Sicuramente sarebbe stato meglio rimanersene a letto con la bella immagine di quel mare limpido!

 

Fulvio Del Deo

 

 

     

 Valle Telesina


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