2 febbraio 2007
Telese, Si al superfluo, NO al necessario
Giovanni Forgione

 

 

E' passato più di un anno, dal giorno in cui noi cittadini avevamo "intuito" che si sarebbe fatta una grande rotatoria all'ingresso del paese, lato Amorosi.

Dico "intuito" perché è molto, ma molto difficile, che nel nostro comune i cittadini siano informati sui futuri lavori pubblici e su quelli già avviati; l'informazione è carente in ogni senso: sia verbalmente, nel passaparola davanti ai bar, sia ufficialmente, con documenti scritti.

Da più di un anno, l'ingresso più trafficato di Telese, appunto quello dal lato di Amorosi-San Salvatore-Napoli, rende un'immagine di degrado pari alla qualità dell'informazione resa ai cittadini: asfalto saltato, tombini sporgenti, acquitrini, sabbia vagante da una buca all'altra, depositi di detriti come collinette, erbacce incolte, assenza di segnaletica, tre o quattro strade intrecciate dove la precedenza è lasciata sempre al prepotente di turno. Una vera vergogna che dura da più di un anno.

Proprio un anno fa, il 25 gennaio 2006, i lavori in corso ci avevano rincuorato. Nemmeno il peggiore dei pessimisti avrebbe mai immaginato che per fare una rotonda fosse necessario più di un anno e...ancora ...oggi niente all'orizzonte; chissà quando la vedremo. Dodici mesi di attese vane nella speranza di respirare un po' di civiltà.

Avete presente quelle grosse taniche speciali bianche e rosse che si usano come separatori sulle strade? Non so come si chiamano in gergo ma con esse si realizza una rotonda in poco meno di due ore. Anche con l'attuale condizione di precarietà stradale nel luogo menzionato, quelle taniche avrebbero, da sole, dato una parvenza di civiltà ed avrebbero regolato almeno il traffico veicolare.

Ad onor del vero, esistono due "piani" stradali (a differente altitudine) che necessitano di un livellamento; ma anche questo è un lavoro di una giornata con una buona ruspa. Mi chiedo, con tanti cantieri pubblici aperti e tante ditte al lavoro, nel nostro comune, come si giustifica il fatto che una rotonda così importante non veda la luce?

La filiera termale, le nuove piazze, il nuovo viale sono sicuramente argomenti che porteranno ad un miglioramento urbanistico ma quella rotonda avrebbe dovuto avere una priorità assoluta. Gli automobilisti che entrano a Telese (dal lato Amorosi) sono accolti da una immagine degradante difficile da dimenticare. Allo stato attuale è un vero Bronx che riporta il telesino ad evocare il vecchio Bronx del secolo scorso, come veniva definito l'attuale quartiere di Corso Trieste.

E così, noi cittadini, dobbiamo osservare una totale caduta di valori ed un ribaltamento di priorità con la nostra cittadina invasa da cantieri della filiera termale (di eccellenze urbanistiche) mentre a poche centinaia di metri mancano servizi essenziali come fognature e acqua potabile. Ancora oggi nel febbraio 2007, la mia civile abitazione non ha né fognature né acquedotto comunale.

Civiltà assente come, del resto, i valori essenziali, come la decenza; dobbiamo assistere a proposte oscene come quella del liceo nel mulino; dobbiamo registrare l'assenza del sindaco e della sua giunta alla presentazione del progetto del nuovo campus scolastico; dobbiamo assistere al progressivo deficit del commercio a causa di carente programmazione sui tempi dei lavori pubblici. Che speranze abbiamo? Cari lettori, vi chiedo di confortarmi. Meritiamo un simile degrado? Mi auguro un futuro migliore.

 

 

     

 Valle Telesina


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