intervento riferito a: Telese, tema rifiuti

 

 

29 giugno 2007
Telese, Fuschini risponde a tutti
Vincenzo Fuschini

 

 

Notte d’estate: confronto all’aperto.

 

Sapevo che il mio intervento non sarebbe passato inosservato e, d’altro canto, non mi tiro indietro di fronte ai tanti dubbi e chiarimenti richiesti. Non a tutti e a tutto posso rispondere perché, stando fuori Telese, non ho la possibilità di interfacciarmi con gli uffici comunali che potrebbero darmi una mano nei chiarimenti richiesti. Devo ricordare che nel dibattito aperto si sono disquisite sia questioni tecniche che politiche.

Per mio limite, infine, non ho la dote della sintesi, cosa sicuramente necessaria negli incontri sul web.

 


 

 

Per ordine, rispondo a Giuseppe Grimaldi.

Caro Giuseppe, allo stato sono ancora in corso incontri tecnici con il consorzio per definire un piano adeguato per l’igiene urbana di Telese. Questo non per incompetenza del consorzio e/o del comune, ma perché si è in attesa di un riscontro del commissariato speciale per l’emergenza rifiuti in Campania che potrebbe autorizzare una raccolta sperimentale. Appena tutto sarà definito i cittadini saranno opportunamente e doverosamente informati e, per quanto mi riguarda anche a mezzo web.

Circa le modalità di selezione dell’impianto, ti ricordo che nel sito di selezione arrivano rifiuti da diversi comuni, ma anche da ditte private che possono smaltire in maniera differenziata particolari rifiuti purchè a questi siano attribuiti i rispettivi codici CER. Non tutti i rifiuti della busta gialla sono riciclati, alcuni vengono inviati alla termodistruzione. Comunque su questo aspetto la proprietà dell’impianto potrà essere più precisa.

Circa quello che tento di fare per il mio paese lo faccio con amore e passione. Certo, non sempre i risultati sono sincroni alle iniziative intraprese, altre volte possono proprio non arrivare ma, di certo, il mio è un impegno leale nei confronti della cittadinanza. Ti assicuro che non era mia intenzione far pesare il tempo che dedico all’amministrazione delle mie deleghe, il senso voleva essere un altro e probabilmente è stato recepito.

 

Con i migliori saluti.

 

Vincenzo Fuschini

 

 


 

Caro Gianluca (Aceto),

sai che è mia ferma intenzione, sui temi che riguardano le mie deleghe, aprire sempre un confronto costruttivo con la minoranza. E, a ricordare bene, sugli argomenti che ho proposto in consiglio comunale in questi anni ho potuto verificare la convergenza della parte politica che rappresenti (rifiuti, protezione civile, parco urbano). Non ultimo, come ben ricordi sul passaggio al BN2, propongo che il dibattito conclusivo avvenga in consiglio comunale, sebbene non è materia di consiglio comunale ma il tutto è delegato alla giunta.

Capisco le tue affermazioni di parte che tendono a delegittimare l’operato dell’amministrazione, ma non posso condividere i termini che usi in apertura di una discussione quando affermi che, sulla questione specifica a cui ti rispondo, “avevate ragione voi punto e basta!” Non voglio sfociare in considerazioni di forma, ma il “punto e basta” mi sa tanto di chiusura alla discussione e comunque non mi mette nelle condizioni migliori per rispondere perché sono portato a pensare che non sei disposto ad ascoltare.

Ma vengo la nodo. E’ vero che abbiamo perso del tempo nel passaggio da tassa a tariffa, ma sai pure che qualsiasi modifica alla TARSU doveva necessariamente essere collegata all’approvazione del bilancio di previsione. Quindi il momento giusto sarebbe stato l’ultimo consiglio comunale. A ciò eravamo pronti già a fine 2006.

Proprio a consuntivo dell’anno trascorso ho preparato un nutrito e circostanziato documento di sette cartelle consegnato al sindaco il 7 gennaio c.a. in cui, per ogni tipologia merceologica di rifiuti e modalità di raccolta, evidenziavo le criticità e soluzioni. A ciò aggiungevo anche la necessità di passare da Tassa a Tariffa, metodo, questo, che avrebbe premiato i cittadini più virtuosi. Purtroppo, però, a bloccare questa iniziativa ci ha pensato il comma 184, lettera a) della legge finanziaria 2007 che testualmente dice:

 

184. Nelle more della completa attuazione delle disposizioni recate dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni:

    a) il regime di prelievo relativo al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun comune per l'anno 2006 resta invariato anche per l'anno 2007;

 

Quindi, oltre che non poter continuare il percorso del codice a barre intrapreso, non è stato possibile avviare la tariffa. Ovviamente non pretendo di essere esaustivo su questo argomento ma come ben sai sono aperto al confronto in qualsiasi sede e forma tu vorrai.

Circa la fine che fanno i rifiuti differenziati, sai che oggi, tali rifiuti hanno un mercato anche economicamente interessante tanto che, oltre ai consorzi di filiera (CiAl, Co.Re.Pla, Co.Re.Ve, Comieco, ecc. dai quali spesso è complicato avere il ristoro come da accordi ANCI – CONAI), è possibile vendere questi prodotti ad altri soggetti autorizzati al loro trattamento che li utilizzano come materie prime-seconde per dargli nuova vita.

A tal proposito, quindi, ritengo tendenziosa la tua affermazione: infatti a meno che qualcuno non abbia fatto del traffico illecito con i rifiuti differenziati di Telese (il comune e/o la società che fino al 15 giungo ha gestito il servizio), tali frazioni sono state correttamente smaltite.

Queste per essere consegnate (come qualsiasi altro rifiuto) vengono accompagnate da formulari vidimati indicanti peso, date, provenienza, tipologia, ecc., che a fine anno consentono di redigere le statistiche di cui io stesso ho consegnato copia ai consiglieri del tuo gruppo all’atto dell’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2006. Quindi se vai giusto un po' oltre la superficie, (ovvero da Luigi Prevete per intenderci) dovrai ammettere che si può rispondere!... ai tuoi dubbi.

In ultimo, per quanto detto nella risposta a Giuseppe Grimaldi, appena avrò il progetto definitivo del consorzio riconvocherò la Commissione Ambiente e Territorio (di cui sono presidente) e lo porterò in discussione. Forse dovremo allargarla ai capigruppo al fine di coinvolgere tutte le minoranze.

Con i migliori saluti.

 

Vincenzo Fuschini

 


 

 

Per Ezio.

Quello che non posso condividere è il mezzo che usi per attivare una dialettica politica che potrebbe essere legittima, se, però scevra da considerazioni e fatti del tutto personali. E’ un modo di fare politica, se di politica si tratta, che non condivido e che sinceramente mi allontana dal confronto. Non è possibile che il dibattito politico debba scadere per forza su considerazioni che attengono alla sfera personale dei soggetti: ti dichiari figlio di quella destra che …significava sacrifici e sangue… Significava rimetterci tutto, qualche volta anche la vita. Passione, spirito di corpo, sacrifici incredibili…. Ebbene le tue affermazioni sulla mia persona, peraltro non veritiere ma a questo punto poco conta, mi sembrano più sintomatiche della politica moderna fatta di scandali, scoop, insinuazioni. Una politica mediatica, che poco ha della politica ma molto dello spettacolo che appassiona la cittadinanza, nel nostro caso, solo se la notizia riguarda la sfera personale del soggetto in questione.

Ezio, io non rinnego le amicizie, ma le amicizie sono tali anche quando ci si trova su posizioni differenti come le nostre. Anche in presenza di confidenze personali (così non è e lo confermo): che amico è quello che appena il rapporto si interrompe le rende pubbliche tentando di screditare l’altro? L’amicizia non è un valore di destra o di sinistra: è un valore e basta!!

Infine, non voglio essere blasfemo chiamando in causa il Vangelo, anche perché sono un pessimo Cristiano, ma ho un vezzo: ogni tanto mi rileggo la parabola della pagliuzza e della trave (Luca 6,41- 42; 6,45), la trovo molto attuale.

 

Vincenzo Fuschini

 


 

 

Per Giovanni Forgione.

Caro Giovanni,

non mi piace essere un caso, per mia indole alquanto riservata.

Ma a proposito delle tue parole indirizzate alla mia persona ritengo che ognuno di noi ha una propria soglia di sensibilità agli attacchi, alle polemiche, ai rintuzzi o, in altri casi, al confronto. Ognuno di noi utilizza i mezzi più idonei per esprimersi e per dire la propria opinione.

Proprio a sconfessare fantomatici diktat impartiti dal grande manovratore, come qualcuno definisce il consigliere D’Occhio, io sono il chiaro esempio di come mai, per quanto mi riguarda, ho subito pressioni per non intervenire sulla piazza virtuale. I miei sono sempre stati interventi incondizionati, sicuramente dettati, però, dalla passione con cui faccio le cose.

Quindi, devo ammettere di avere una soglia piuttosto bassa di attivazione al confronto. Chissà se è un bene o un male, ma sicuramente mi comporto come mi dice la mia personalissima coscienza.

Né si può chiedere agli altri di comportarsi allo stesso modo. Ognuno di noi, poi, deve passare al vaglio dei cittadini e saranno questi a scegliersi quelli più o meno comunicativi o partecipativi.

Cordialmente.

 

Vincenzo Fuschini

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it