Notte d’estate: confronto all’aperto.
Sapevo che il mio intervento non sarebbe passato
inosservato e, d’altro canto, non mi tiro
indietro di fronte ai tanti dubbi e chiarimenti
richiesti. Non a tutti e a tutto posso
rispondere perché, stando fuori Telese, non ho
la possibilità di interfacciarmi con gli uffici
comunali che potrebbero darmi una mano nei
chiarimenti richiesti. Devo ricordare che nel
dibattito aperto si sono disquisite sia
questioni tecniche che politiche.
Per mio limite, infine, non ho la dote della
sintesi, cosa sicuramente necessaria negli
incontri sul web.
Per ordine, rispondo a Giuseppe Grimaldi.
Caro Giuseppe, allo stato sono ancora in corso
incontri tecnici con il consorzio per definire
un piano adeguato per l’igiene urbana di Telese.
Questo non per incompetenza del consorzio e/o
del comune, ma perché si è in attesa di un
riscontro del commissariato speciale per
l’emergenza rifiuti in Campania che potrebbe
autorizzare una raccolta sperimentale. Appena
tutto sarà definito i cittadini saranno
opportunamente e doverosamente informati e, per
quanto mi riguarda anche a mezzo web.
Circa le modalità di selezione dell’impianto, ti
ricordo che nel sito di selezione arrivano
rifiuti da diversi comuni, ma anche da ditte
private che possono smaltire in maniera
differenziata particolari rifiuti purchè a
questi siano attribuiti i rispettivi codici CER.
Non tutti i rifiuti della busta gialla sono
riciclati, alcuni vengono inviati alla
termodistruzione. Comunque su questo aspetto la
proprietà dell’impianto potrà essere più
precisa.
Circa quello che tento di fare per il mio paese
lo faccio con amore e passione. Certo, non
sempre i risultati sono sincroni alle iniziative
intraprese, altre volte possono proprio non
arrivare ma, di certo, il mio è un impegno leale
nei confronti della cittadinanza. Ti assicuro
che non era mia intenzione far pesare il tempo
che dedico all’amministrazione delle mie
deleghe, il senso voleva essere un altro e
probabilmente è stato recepito.
Con i migliori saluti.
Vincenzo Fuschini
Caro Gianluca (Aceto),
sai che è mia ferma intenzione, sui temi che
riguardano le mie deleghe, aprire sempre un
confronto costruttivo con la minoranza. E, a
ricordare bene, sugli argomenti che ho proposto
in consiglio comunale in questi anni ho potuto
verificare la convergenza della parte politica
che rappresenti (rifiuti, protezione civile,
parco urbano). Non ultimo, come ben ricordi sul
passaggio al BN2, propongo che il dibattito
conclusivo avvenga in consiglio comunale,
sebbene non è materia di consiglio comunale ma
il tutto è delegato alla giunta.
Capisco le tue affermazioni di parte che tendono
a delegittimare l’operato dell’amministrazione,
ma non posso condividere i termini che usi in
apertura di una discussione quando affermi che,
sulla questione specifica a cui ti rispondo,
“avevate ragione voi punto e basta!” Non
voglio sfociare in considerazioni di forma, ma
il “punto e basta” mi sa tanto di chiusura alla
discussione e comunque non mi mette nelle
condizioni migliori per rispondere perché sono
portato a pensare che non sei disposto ad
ascoltare.
Ma
vengo la nodo. E’ vero che abbiamo perso del
tempo nel passaggio da tassa a tariffa, ma sai
pure che qualsiasi modifica alla TARSU doveva
necessariamente essere collegata
all’approvazione del bilancio di previsione.
Quindi il momento giusto sarebbe stato l’ultimo
consiglio comunale. A ciò eravamo pronti già a
fine 2006.
Proprio a consuntivo dell’anno trascorso ho
preparato un nutrito e circostanziato documento
di sette cartelle consegnato al sindaco il 7
gennaio c.a. in cui, per ogni tipologia
merceologica di rifiuti e modalità di raccolta,
evidenziavo le criticità e soluzioni. A ciò
aggiungevo anche la necessità di passare da
Tassa a Tariffa, metodo, questo, che avrebbe
premiato i cittadini più virtuosi. Purtroppo,
però, a bloccare questa iniziativa ci ha pensato
il comma 184, lettera a) della legge finanziaria
2007 che testualmente dice:
184. Nelle more della completa attuazione delle
disposizioni recate dal decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni:
a) il regime di prelievo
relativo al servizio di raccolta e smaltimento
dei rifiuti adottato in ciascun comune per
l'anno 2006 resta invariato anche per l'anno
2007;
Quindi, oltre che non poter continuare il
percorso del codice a barre intrapreso, non è
stato possibile avviare la tariffa. Ovviamente
non pretendo di essere esaustivo su questo
argomento ma come ben sai sono aperto al
confronto in qualsiasi sede e forma tu vorrai.
Circa la fine che fanno i rifiuti differenziati,
sai che oggi, tali rifiuti hanno un mercato
anche economicamente interessante tanto che,
oltre ai consorzi di filiera (CiAl, Co.Re.Pla,
Co.Re.Ve, Comieco, ecc. dai quali spesso è
complicato avere il ristoro come da accordi ANCI
– CONAI), è possibile vendere questi prodotti ad
altri soggetti autorizzati al loro trattamento
che li utilizzano come materie prime-seconde per
dargli nuova vita.
A
tal proposito, quindi, ritengo tendenziosa la
tua affermazione: infatti a meno che qualcuno
non abbia fatto del traffico illecito con i
rifiuti differenziati di Telese (il comune e/o
la società che fino al 15 giungo ha gestito il
servizio), tali frazioni sono state
correttamente smaltite.
Queste per essere consegnate (come qualsiasi
altro rifiuto) vengono accompagnate da formulari
vidimati indicanti peso, date, provenienza,
tipologia, ecc., che a fine anno consentono di
redigere le statistiche di cui io stesso ho
consegnato copia ai consiglieri del tuo gruppo
all’atto dell’approvazione del bilancio
preventivo per l’anno 2006. Quindi se vai giusto
un po' oltre la superficie, (ovvero da Luigi
Prevete per intenderci) dovrai ammettere che si
può rispondere!... ai tuoi dubbi.
In
ultimo, per quanto detto nella risposta a
Giuseppe Grimaldi, appena avrò il progetto
definitivo del consorzio riconvocherò la
Commissione Ambiente e Territorio (di cui sono
presidente) e lo porterò in discussione. Forse
dovremo allargarla ai capigruppo al fine di
coinvolgere tutte le minoranze.
Con i migliori saluti.
Vincenzo Fuschini
Per Ezio.
Quello che non posso condividere è il mezzo che
usi per attivare una dialettica politica che
potrebbe essere legittima, se, però scevra da
considerazioni e fatti del tutto personali. E’
un modo di fare politica, se di politica si
tratta, che non condivido e che sinceramente mi
allontana dal confronto. Non è possibile che il
dibattito politico debba scadere per forza su
considerazioni che attengono alla sfera
personale dei soggetti: ti dichiari figlio di
quella destra che …significava sacrifici e
sangue… Significava rimetterci tutto, qualche
volta anche la vita. Passione, spirito di corpo,
sacrifici incredibili…. Ebbene le tue
affermazioni sulla mia persona, peraltro non
veritiere ma a questo punto poco conta, mi
sembrano più sintomatiche della politica moderna
fatta di scandali, scoop, insinuazioni. Una
politica mediatica, che poco ha della politica
ma molto dello spettacolo che appassiona la
cittadinanza, nel nostro caso, solo se la
notizia riguarda la sfera personale del soggetto
in questione.
Ezio, io non rinnego le amicizie, ma le amicizie
sono tali anche quando ci si trova su posizioni
differenti come le nostre. Anche in presenza di
confidenze personali (così non è e lo
confermo): che amico è quello che appena il
rapporto si interrompe le rende pubbliche
tentando di screditare l’altro? L’amicizia non è
un valore di destra o di sinistra: è un valore e
basta!!
Infine, non voglio essere blasfemo chiamando in
causa il Vangelo, anche perché sono un pessimo
Cristiano, ma ho un vezzo: ogni tanto mi rileggo
la parabola della pagliuzza e della trave (Luca
6,41- 42; 6,45), la trovo molto attuale.
Vincenzo Fuschini
Per Giovanni Forgione.
Caro Giovanni,
non mi piace essere un caso, per mia indole
alquanto riservata.
Ma
a proposito delle tue parole indirizzate alla
mia persona ritengo che ognuno di noi ha una
propria soglia di sensibilità agli attacchi,
alle polemiche, ai rintuzzi o, in altri casi, al
confronto. Ognuno di noi utilizza i mezzi più
idonei per esprimersi e per dire la propria
opinione.
Proprio a sconfessare fantomatici diktat
impartiti dal grande manovratore, come qualcuno
definisce il consigliere D’Occhio, io sono il
chiaro esempio di come mai, per quanto mi
riguarda, ho subito pressioni per non
intervenire sulla piazza virtuale. I miei sono
sempre stati interventi incondizionati,
sicuramente dettati, però, dalla passione con
cui faccio le cose.
Quindi, devo ammettere di avere una soglia
piuttosto bassa di attivazione al confronto.
Chissà se è un bene o un male, ma sicuramente mi
comporto come mi dice la mia personalissima
coscienza.
Né
si può chiedere agli altri di comportarsi allo
stesso modo. Ognuno di noi, poi, deve passare al
vaglio dei cittadini e saranno questi a
scegliersi quelli più o meno comunicativi o
partecipativi.
Cordialmente.
Vincenzo Fuschini
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