17 luglio 2007
Telese, convegno molto interessante
Giovanni Liverini

 

 

Il convegno organizzato dagli studenti del liceo scientifico di Telese, sulla camorra in valle telesina, è stato veramente interessante e concreto.

Sono state poste in luce questioni importanti legate alle infiltrazioni della malavita organizzata, fenomeno sul quale sembrano non vi siano più dubbi, tenuto conto dei tanti e gravi episodi criminosi di stampo camorristico che avvengono oramai da tempo sul nostro territorio, ultimi dei quali i tre gravi omicidi di stampo camorristico perpetrati sulla superstrada Benevento-Caianiello.

 

Come è noto tale tematica fu sollevata proprio dallo scrivente in un consiglio comunale dell'anno 2004, allorquando il Sindaco Capasso propose in quel civico consesso di querelare un giornalista che, sul proprio giornale, aveva riportato notizie concernenti infiltrazioni dei clan casalesi nella nostra cittadina.

 

Tutta la maggioranza compatta votò a favore. Ci opponemmo solo noi dell'opposizione, proponendo, invece, di approfondire quelle notizie con la costituzione di una commissione che verificasse tutti i lavori pubblici e privati fatti negli ultimi dieci anni nella nostra cittadina. Ci sembrò demenziale querelare un giornalista che esercitava legittimamente ed oggettivamente, perché basato su atti processuali, il proprio diritto di cronaca.

 

Questa proposta, insieme ad altre, non fu accettata né dal Sindaco né dalla sua maggioranza. Si disse che le cose dette dal gruppo di opposizione erano solo cavolate. Più volte, poi, abbiamo in varie sedi, chiesto al Sindaco l'esito di quella querela.

 

Capasso non ci ha mai risposto. Sul punto ha fatto sempre orecchie da mercante. Nel corso del convegno dell'altro giorno, finalmente, abbiamo avuto notizie al riguardo.

 

Proprio il giornalista denunciato, Carlo Pascarella, ha pubblicamente dichiarato che quella querela a suo carico fatta dal Sindaco Capasso è stata archiviata, perché completamente insussistente quale ipotesi di reato. Ha aggiunto, altresì, che procederà a richiedere al Sindaco Capasso il risarcimento per i danni morali subiti.

 

Si è verificato in sostanza ciò che prefigurammo durante quel consiglio comunale. Oggi infatti va registrata la brutta figura del sindaco Capasso e della sua maggioranza, con 1a conseguente perdita di credibilità sulla effettiva capacità di saper adottare i giusti rimedi per garantire e difendere l'onorabilità e l'immagine del Comune di Telese Terme e dei suoi cittadini.

Oggi si rimane veramente sconcertati per un epilogo così mortificante per il primo cittadino.

 

Tuttavia, ciò nonostante, il Sindaco sul grave problema delle infiltrazioni camorristiche continua ad avere un atteggiamento che ritengo sbagliato. Ha dichiarato, infatti, in una intervista televisiva, che non intende minimamente parlare con i cittadini dei fenomeni criminali che attanagliano sempre più Telese, ma che invece ritiene opportuno parlarne solo nelle sedi opportune e cioè quelle di polizia.

 

E' ovvio come un tale atteggiamento non va incontro ad una effettiva presa di coscienza popolare e di crescita culturale, che rappresentano il presupposto fondamentale per poter porre un vero argine ad un'avanzata così preoccupante delle infiltrazioni criminali in valle telesina.

 

Per quanto riguarda il gruppo di opposizione, che io rappresento, esprimo l'auspicio che occasioni di dibattito e discussione pubblica su un argomento, senz'altro delicato e complesso, possano avvenire con sempre maggior frequenza in una realtà ove, purtroppo, sembra che ancora non sia stata raggiunta una grande sensibilità vista la quasi totale assenza dei rappresentanti delle Istituzioni nell'incontro avuto con i giovani liceali.

 

Al convegno di giovedì pomeriggio, infatti, era presente solo il Sindaco di Faicchio, Mario Borrelli, verso il quale non possono essere sottaciute parole di apprezzamento e di ammirazione.

 

Telese Terme, 13 luglio 2007

 

 

Il Capogruppo del gruppo consiliare

 "Insieme per Telese" del Comune di Telese Terme

Giovanni Liverini

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 Valle Telesina


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