IL SADICO DEL
VILLAGGIO
La prima cosa che colpisce
il visitatore che, di sera, entra nel Parco
delle Terme, è un diffuso e persistente fastidio
agli organi dell’udito. Se si dirige verso il
bar, la cosiddetta “area centrale”, verrà
infatti subito assalito da voci ed urla di
ragazzini scatenati che, al suono di una musica
ad alto volume e sotto la guida di un
istruttore, il quale grida a sua volta, tentano
inutilmente di imparare il ballo del qua qua.
Istintivamente il
visitatore tenta di riparare nel viale di
destra, per sottrarsi al frastuono ma, a poche
decine di metri, si imbatte in un altro gruppo
di giovinetti esagitati i quali eseguono, a suon
di musica, esercizi ginnici ritmati, diretti da
un’istruttrice che grida frasi secche al
microfono. Lo stesso accade lungo il viale di
sinistra, invaso da attrezzi ginnici predisposti
per il fitness, il body building, il cardio
training, lo spin bike, ed ancora le
attrezzature per la muscolazione, gli shorts, i
cardiofrequenzimetri, gli impedenziometri, le
cinture, gli ellittici, le ciclette, i vogatori.
Anche qui ci sarà l’immancabile istruttore che
impartisce al microfono agli allievi ordini
secchi e ritmati.
Nel viale posto di spalle
al bar invece si imbatterà in un ennesimo
istruttore, il quale tenta di insegnare a delle
ragazzine alcuni passi di danza, il tutto
sovrastato da musica sudamericana a pieno
volume. A questo punto il malcapitato visitatore
si rende conto che non ha scampo. L’unica via di
salvezza rimane il viale centrale, che porta
direttamente all’uscita.
Tutto ciò accade
regolarmente ogni sera, a partire dalle ore 21,
per un totale di 50 giorni, con inizio al 1° di
Luglio 2007, secondo quanto previsto dal
programma. E’ come se una mente perversa, con
fine sadismo, avesse deciso improvvisamente di
attentare agli organi dell’udito dei cittadini
di Telese Terme e di quei pochi turisti che,
improvvidamente, avevano deciso di trascorrere
qualche settimana di relax in Valle Telesina.
Per dare un’idea del
volume di decibel presente all’interno del
Parco, sul solo palco centrale sono state
montate ben nove casse acustiche della potenza
di 400 watt ciascuna, sì che, se per caso
venisse invitata una soprano a cantare una
romanza, in uno dei passaggi acuti più
impegnativi, rischierebbero di andare in
frantumi tutti i vetri delle abitazioni
nell’antistante Piazza Minieri.
Presentato con grande
enfasi sul sito
www.estatealvillaggio.it
, appositamente creato per l’occasione, da una
fantomatica e non meglio identificata Società
Area Event, interamente finanziato dalla
Regione Campania, questo progetto finalizzato a
creare momenti di spettacolo all’interno delle
Terme di Telese, ha finora scontentato proprio
tutti ed è diventato il tormentone di questa
estate 2007.
La Regione provvede tra
l’altro anche ad inviare, di tanto in tanto, nel
corso della settimana, gruppi di presunti
artisti dello spettacolo i quali, pagati come
artisti veri, non riescono a coinvolgere né a
convincere il pubblico presente per cui, dopo
pochi minuti di esibizione, l’emiciclo centrale
si svuota completamente e la gente rientra a
casa amareggiata ed irritata.
A ciò si aggiungono le
continue gaffe del presentatore il quale, senza
accorgersene, offende il pubblico presente
allorché, nel tentativo di rendere credibile
l’ospite della serata, afferma candidamente:
“Voi non siete aggiornati e non potete conoscere
il curriculum del prossimo ospite, così come a
suo tempo è stato segnalato dalla stampa”. Come
dire: “Voi, villici ignoranti, non leggete i
giornali e quindi vi è sfuggita la notizia
apparsa sul gazzettino di Frattamaggiore che
evidenziava come questo artista abbia
partecipato al primo Concorso per Cantanti
sconosciuti, che per poco non ha vinto, ed ora,
per la seconda volta, si esibisce qui a Telese.
Oppure in altre occasioni
allorché il presentatore riferisce al pubblico
come sia stato giustamente pensato, da parte dei
responsabili della Regione che, essendo i
cittadini di Telese gente del Sud, non possono
naturalmente avere a che fare se non con altra
gente che vive ancora più a Sud di loro. Ed ecco
che è stato deciso di iniziare proprio qui il
progetto per gli africani più poveri della
Tanzania, quindi, man mano, verranno inviati qui
i rappresentanti dei popoli posti più a Sud del
mondo e tra questi verranno scelti i più
disastrati come: Marocchini, Messicani, Talebani
e, con un po’ di fortuna, forse si riuscirà ad
ottenere anche gruppi di zingari appartenenti
alle più degradate tribù della Romania.
Dispiace soltanto come
L’Impresa Minieri, solitamente molto accorta
nelle proprie decisioni aziendali, si sia
lasciata coinvolgere in questa operazione che
rischia di compromettere seriamente la propria
immagine futura. In ogni caso le persone del
luogo, a sentire i loro commenti, appaiono del
tutto frastornati e soprattutto irritate, mentre
la frase che ricorre ormai sulla bocca di tutti
è “speriamo che finisca presto”.
Invece, come di solito,
c’è sempre tra il pubblico il tipo ben informato
il quale, ad aggravare ancor più lo stato
d’animo già provato, esordisce trionfalmente :
“E’ inutile sperare. Rassegnatevi! Ho letto bene
il programma e so con certezza che la pace e la
tranquillità nel Parco non potrà arrivare prima
del 20 di Agosto”. |