CONTRO LA PAURA. CONTRO L’INDIFFERENZA.
CONTRO LA CAMORRA IN VALLE TELESINA
Le
studentesse e gli studenti del liceo di Telese
ne discutono con: Corrado Gabriele, assessore
regionale al Lavoro, formazione e istruzione;
don Tonino Palmese, vicepresidente nazionale di
Libera; Carlo Pascarella, Il Giornale di
Caserta; Gianluca Aceto, consigliere comunale di
Telese.
PARCO DELLE TERME DI TELESE – SALETTA CENTRO
CONGRESSI – GIOVEDI’ 12 LUGLIO 2007, ORE 19.
Negli ultimi anni la Valle Telesina è stata
attraversata dalla presenza della camorra. Un
omicidio a Telese, uno a Solopaca, un altro
ancora a Castelvere; ed infine i tre cadaveri
raccolti sulla statale 372, la
Benevento-Caianello, in due distinte
circostanze, entrambe avvenute qualche settimana
fa. Le modalità di uccisione dell’ultima
vittima, particolarmente efferate, danno il
segno del livello a cui siamo giunti.
Gli episodi di violenza eclatante lasciano
intravedere una presenza più radicata nella
realtà economica e produttiva, di cui sono forse
un ulteriore indice i diversi arresti di
malavitosi verificatisi nelle nostre zone.
In
questi anni occorreva vigilare di più. La
prevenzione e la repressione spettano alle forze
dell’ordine e alla magistratura, che hanno agito
sempre al meglio; ma occorreva anche un altro
tipo di vigilanza. Era necessario costruire una
coscienza collettiva, un sensore costante, un
cordone sociale. Questo compito spettava alle
istituzioni, che non sempre si sono mostrate
consapevoli del proprio peculiare compito, come
invece hanno fatto le forze dell’ordine.
Andava realizzato un coordinamento tra
amministratori, forze sociali, associazioni,
partiti politici; poteva essere istituito un
osservatorio permanente, o magari una giornata
per la legalità. Nulla è stato fatto.
Dopo l’omicidio di Castelvenere, avvenuto nel
2005, l’amministrazione comunale di quel comune
organizzò una fiaccolata e un dibattito
pubblico. Altre amministrazioni non hanno fatto
lo stesso. Perché questa indifferenza?
Il
manifesto della nostra iniziativa ritrae
Salvatore Schiavone, detto Sandokan, capo del
clan dei Casalesi, probabilmente uno dei
sodalizi criminali più attenti alla Valle
Telesina. La mano che lo cancella è la mano che
intende far emergere la voglia di non
rassegnarsi, la voglia di parlare in pubblico di
un argomento così difficile, che ai più sembra
ancora tanto distante dalla realtà quotidiana.
Noi sappiamo che non è così.
Le
studentesse e gli studenti del liceo di Telese
chiamano la società civile e le istituzioni ad
una discussione collettiva, anche in un periodo
generalmente dedicato al mare o alla piscina, o,
per alcuni di noi, agli esami di maturità. Ma
non ci fermeremo a questo: a settembre
riprenderemo con una giornata contro la camorra,
da chiudere con un concerto. Speriamo che queste
iniziative, insieme alle sollecitazioni di don
Tonino Palmese, Corrado Gabriele e del
giornalista Carlo Pascarella, ci aiutino a
costruire un argine al pericolo rappresentato
dalla criminalità organizzata. Prima che sia
troppo tardi.
Chiediamo a tutte le istituzioni locali
(sindaci, giunte, consigli comunali, comunità
montane) di essere presenti. Estendiamo l’invito
alle associazioni a ai partiti, così come ai
singoli cittadini: saremo ben lieti della loro
presenza.
06
luglio 2007
Studentesse e studenti del liceo di Telese Terme
(BN)
Locandina
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