9 ottobre 2007
LEX, i cancelli della Campania
Aldo Maturo

 

 

 

 

 

 

Nel primo semestre di quest’anno nelle carceri della Campania sono entrate 10.498 persone, di cui 5332 provenienti dalla libertà *. E’  come sommare più o meno gli abitanti di Telese Terme e Amorosi prendendone in prestito anche da Castelvenere.   La maggioranza è uscita dopo qualche giorno, nel quotidiano turn over che caratterizza queste strutture, altri sono rimasti dentro,alimentando quella popolazione stanziale che al 30 giugno 2007 era di 5803 detenuti, il 13% di tutti i detenuti ristretti in Italia.

 

E’ da ricordare che con l’indulto erano usciti 3031 detenuti anche se alla fine dello scorso giugno, cioè dopo 10 mesi, ne erano rientrati 844.

 

La gestione di una simile realtà penitenziaria è una cosa molto complessa  per la diversificata tipologia di detenuti - di cui bisogna assicurare la separazione tra i diversi clan -, per i rischi connessi alla provenienza autoctona del personale, per le problematiche collegate al tessuto socio-economico della zona, per l’attenzione rivolta dagli enti locali ad altre prioritarie emergenze sociali.

 

Che quello del carcere  sia un problema particolarmente correlato all’ordine e alla sicurezza, lo testimonia la presenza su questo territorio di un Provveditorato Regionale, di 17 istituti penitenziari (tra cui due manicomi giudiziari), di 2 Scuole di Formazione (Portici ed Aversa), di una Base Navale (Nisida), di un Poligono di Tiro,di un Gruppo Cinofili, di un Centro Clinico, per un totale in organico di 4.934 unità di Polizia Penitenziaria (4.547 uomini e 387 donne), cui vanno aggiunti Direttori,Vicedirettori, Educatori, Ragionieri, Medici, Psicologi, Assistenti Sociali,Ingegneri, Geometri,Infermieri, Medici Specialisti, Tecnici, centinaia di altri operatori e volontari.

 

E’ una delle più alte percentuali in Italia nel rapporto  carcere-territorio e serve non solo a far fronte alle esigenze dei posti letto  ma anche a testimoniare la presenza deterrente dello Stato in una regione che nell’immaginario collettivo, insieme a poche altre, si associa alla criminalità diffusa.

 

Ed allora forse può incuriosire sorvolare idealmente gli istituti della regione per una panoramica che, per quanto necessariamente sommaria,  aiuterà a conoscere una realtà che si ignora e che aleggia misteriosamente oltre quelle mura in un qualche angolo delle nostre città. Di ogni istituto  riporterò solo i dati relativi ai detenuti ed alla Polizia Penitenziaria omettendo l’elencazione numerica dell’altro personale appartenente ai ruoli civili sopraindicati.

 

 

NAPOLI POGGIOREALE

E’ considerato il più grosso istituto penitenziario d’Europa, una vera città, con 10 megapadiglioni detentivi, un Centro Clinico ed un’Aula Bunker.

Potrebbe ospitare 1400 detenuti ma negli anni ’80 ne ha avuti anche 3500.  A giugno 2007 ve ne erano presenti  1666.

 

Vi lavorano 869 unità di Polizia Penitenziaria, oltre a tutto il team di operatori “civili”. Ha all’interno un’officina fabbri, una falegnameria ed una tipografia.

E’ situato nel rione omonimo della città, sovrastato da alti grattacieli in cemento e cristallo. Un tunnel sotterraneo di 900 metri, percorribile dai “cellulari”, lo collega al vicino nuovo Palazzo di Giustizia in maniera da limitare al massimo i rischi delle traduzioni dei detenuti, che in tal modo arrivano dal carcere direttamente nelle camere di sicurezza del Tribunale e da qui salgono alle aule di udienza.

 

 

 

NAPOLI SECONDIGLIANO

Forse la più grossa “risorsa economica” del Quartiere Scampia, un vero fortino in quella che è stata definita “terra di nessuno”. Costruito negli anni ’90, ha 41 blocchi detentivi con una capienza di 836 posti letto ma  ospita attualmente 1162 detenuti appartenenti a tutti i circuiti penitenziari,

 

 

dai 41 bis all’Alta Sicurezza, dalle sezioni protette alla media sicurezza, dagli ordinari all’elevato indice di pericolosità. Vi prestano servizio 1366 unità di Polizia Penitenziaria.

 

ARIANO IRPINO

Sorge alla immediata periferia della città ed è stato aperto nel 1981 subito dopo il terremoto dell’Irpinia tanto che in un primo momento l’istituto era stato messo a disposizione dei terremotati, ove si fosse reso necessaria una loro sistemazione d’urgenza. Ha 9 sezioni con una capienza di 164 posti letto ma  sono attualmente presenti circa 120 detenuti. Vi lavorano 170 unità di Polizia Penitenziaria.

 

AVELLINO (BELLIZZI IRPINO)

Costruito negli anni ’80 ha una struttura architettonica a palo telegrafico con 12 sezioni detentive e 357 posti letto.  Ospita attualmente meno di 281 detenuti. Vi lavorano 322 unità di Polizia Penitenziaria.

 

AVERSA

E’ uno dei più famosi Ospedali Psichiatrici Giudiziari (c.d.Manicomi criminali) del Paese. Ex convento del 1600,  ospita attualmente circa 303 malati su 170 posti letto, seguiti da uno stuolo di medici ed infermieri mentre la sicurezza è affidata a 109 unità di Polizia Penitenziaria.

 

BENEVENTO

Costruito alla periferia della città alla fine degli anni ’80, ha 4 grossi blocchi detentivi con una capienza di 462 posti letto ed una presenza attuale di circa 304 detenuti (ridottasi dopo l’indulto). Vi operano 290 unità di Polizia Penitenziaria.

 

CARINOLA

La costruzione è degli anni ’60-’70 ma dopo diverse traversìe  è stato aperto nel 1981. Ha 12 sezioni detentive ed una larga presenza di detenuti ritenuti particolarmente pericolosi. La capienza effettiva è di 306 posti ed i detenuti presenti sono circa 316. La sorveglianza è affidata a 252 unità di Polizia Penitenziaria.

 

SALERNO

Iniziato nel 1954 è stato consegnato nel 1982 e sorge a poca distanza dall’ingresso di Pontecagnano,autostrada per Reggio Calabria, in una zona particolarmente anonima e periferica. Ha una capienza di 318 detenuti per sei sezioni, ma ne ospita oltre 382 con oltre 280 agenti di Polizia Penitenziaria.

 

S. MARIA CAPUA VETERE

Istituto nuovissimo,terminato alla fine degli anni ’90, è composto da 16 sezioni detentive con una capienza di 522 posti ed una presenza attuale di circa 769 detenuti. Vi lavorano 465 unità di Polizia Penitenziaria.

 

 

 

 

S.ANGELO DEI LOMBARDI

Costruito dopo il terremoto del 1980, è di recente apertura con modello architettonico ad H. Può ospitare 1850 detenuti ma attualmente ve ne sono meno di un centinaio.Ha un organico attuale di 178 unità di Polizia Penitenziaria.

 

 

POZZUOLI

Unica Casa Circondariale Femminile della Regione, è una vecchia costruzione del 1700 più volte ristrutturata. Ha una capienza di 82 posti ed una presenza di 102 detenute. Vi lavorano 104 unità di Polizia Penitenziaria di cui 66 del ruolo femminile.

 

S. EFRAMO (NA)

Il secondo Ospedale Psichiatrico Giudiziario della Campania, in un vecchio convento del 1500 riconvertito all’attuale ruolo nel 1923. Ha una capienza di 80 posti con 95 presenti. Vi lavorano 32 persone all’area sanitaria e 97 unità di Polizia Penitenziaria.

 

ARIENZO (CE)

Piccolo istituto che sorge sulla nazionale Appia. E’ stato costruito alla fine degli anni ’80, con due sezioni detentive, 104 posti letto, circa 81 detenuti presenti. Vi operano 73 unità di Polizia Penitenziaria.

 

Altre carceri minori, con una capienza di poco più di 50 posti letto ciascuno, sono  Eboli, Lauro, Sala Consilina e Vallo della Lucania, per un totale di circa 180 posti letto.

 

BASE NAVALE

Ha sede nell’isola di Nisida vicino al carcere minorile. Ha 20 uomini  e può contare su una Motovedetta d’altura classe V, un Guardacoste Litoraneo classe GL ed un Gommone d’altura classe RIB. Sono utilizzati per il trasporto detenuti nelle isole del Golfo, per il pattugliamento delle acque interdette intorno a Nisida e per il soccorso della vita umana in mare.

 

* Fonte : I dati statistici sono riferiti al 30.6.2007 e sono stati tratti dal sito del Ministero della Giustizia e dalla rivista “Le due città”, N.7, edita dall’amministrazione penitenziaria

 

 

 

     

  LEX di Aldo Maturo


Per intervenire: invia@vivitelese.it