Benevento, PDL e
Legge 51/78: la Regione non restituisce i soldi e la Cassa Depositi e Prestiti chiude i rubinetti!
Niente più mutui per i Comuni: meno lavori pubblici, anche quelli necessari per assicurare una migliore qualità della vita specialmente nelle piccole realtà
In data 9 maggio 2008 presso la sede del Popolo della Libertà di Benevento si sono
riuniti: I parlamentari della P.D.L. Senatore Cosimo Izzo ed On.le Nunzia De Girolamo; I consiglieri Regionali della P.D.L. Luca Colosanto e Mario Ascierto Della Ratta; I coordinatori dei partiti della P.D.L. On.le
Antonio Barbieri (Forza Italia), Salvatore Verrillo (Alleanza Nazionale), Antonio Verzino (Nuovo Partito Socialista Italiano), Luigi Bocchino (Popolari Liberali);.
I Consiglieri Provinciali della P.D.L. Izzo, Bettini, Capasso, Capocefalo, Di Somma, Molinaro, Rubano, assenti giustificati Ricciardi e Del Vecchio; I Sindaci Lorenzo Di
Furia (Pietraroja), Giovanni Molinaro (Calvi), Ettore Gigli (Castelvetere), Antonio Barbieri (Cerreto Sannita), Lucio Mucciacciaro (Fragneto l’Abate), Pietro Palma (Moiano) Carmine Montella (Paolisi), Romeo Furno (San
Leucio del Sannio), Giuseppe Creta (San Salvatore Telesino), Gennaro Capasso (Telese Terme), Domenico Pagano (per delega del Sindaco di Apollosa), Geppino Bozzuto (Castelpagano), Fernando D’Aloia (Buonalbergo). Erano
altresì presenti i Sindaci Luigi De Camillis (Fragneto Monforte) e Antonio Di Maria (Santa Croce del Sannio).
L’argomento al centro del dibattito è stato il grave disagio causato nell’economia dei comuni dalle modifiche apportate alle modalità di finanziamento di cui alla Legge 51/78
dalle successive normative regionali. La mancata concessione di mutui alla Regione Campania da parte della Cassa Depositi e Prestiti, a causa del mancato rimborso dell’Ente Regione delle rate di mutuo, avrà come
conseguenza che i fondi delle opere pubbliche da realizzare con contributi della Regione dovranno essere anticipati dai già sofferenti bilanci comunali.
Ciò comporterà una sicura diminuzione dei lavori pubblici che saranno realizzati dovendo i comuni rispettare alcuni vincoli imposti ai propri bilanci dalle normative vigenti
(capacità di indebitamento, patto di stabilità, ecc.) nonché ripercussioni significative sulle casse comunali legati ai tempi che l’Ente Regione impiegherà per il trasferimento delle risorse.
Il blocco dell’Istituto erogante è una misura gravissima perché cancella la
possibilità di realizzare quegli interventi che si definiscono necessari per assicurare una migliore qualità della vita specialmente nelle piccole realtà (reti idriche, fognature, pubblica illuminazione, ecc.) e dunque
si vanno determinando notevoli disagi sia sul piano economico che sul piano occupazionale.
In molti casi si arrecheranno pregiudizi economici anche alle imprese operanti sui territori, per quanto riguarda quelle opere pubbliche appaltate e già finanziate e che allo
stato sono bloccate per mancanza di fondi. In considerazione di quanto sopra si è deciso, dopo ampio ed approfondito dibattito, di: sensibilizzare tutti gli altri Sindaci della Provincia di Benevento e dell’intera
Regione Campania nonché i Consigli Provinciali sulla problematica evidenziata; investire della problematica la delegazione Regionale per le iniziative più opportune da porre in essere al fine di ripristinare l’ordinaria
funzionalità finanziaria della Regione Campania che con la propria inefficienza non consente ai Comuni di potere assolvere ai propri compiti istituzionali e di poter far fronte alle primarie esigenze dei cittadini,
determinando altresì la mancata ripresa dell’economia; impegnare la deputazione sannita nazionale a denunziare al Parlamento l’ennesima carenza ed inefficienza della Regione Campania anche sulla problematica evidenziata. |