28 marzo 2008

Elezioni: cittadini, stiamo in guardia!

Fulvio Del Deo

 

 

 


Arsenio Lupin è un elegantissimo "ladro gentiluomo", ruba per sé ma anche per i più bisognosi e sempre e solo ai più facoltosi. Amante delle donne, del gioco, del lusso e chiaramente del denaro, Lupin è caratterizzato da un notevole senso dello humor. È un abile trasformista capace di truccarsi e travestirsi secondo le occasioni in altre persone (personaggi) che interpreta alla perfezione. Arsenio viene inoltre descritto come abile negli sport, soprattutto nelle arti marziali, possiede doti di prestigiatore ed eccelle nell'arte del furto. Molto intelligente e furbo, ironico e audace, possiede grande cultura ed è anche un intenditore d'arte oltre che della raffinata arte della seduzione. (da wikipedia)


 

Il ladro comune nostrano non ha nulla del ladro gentiluomo nato dalla penna di Maurice Leblanc: è un ladro stupido, ignorante, arrogante e grossolano. E' un viscido individuo che s'ingrazia i ricchi e ruba a tutti, anche ai poveri. A volte è uno pseudo-imprenditore, ma molto più spesso è un politico. Non di rado, è entrambe le cose.

 

Una delle sue infinite tecniche per rubare -la più semplice e immediata- passa per i finanziamenti pubblici e approda agli appalti. Il risultato è talmente disastroso che non può passare inosservato, in quanto si concretizza in devastazione morale e ambientale.

 

Il ladro nostrano crede di essere furbo. In realtà è un emerito idiota poiché prende in mano le redini del potere e, invece di rendersi utile alla comunità, non fa altro che bruciare le possibilità di crescita e sviluppo sano dell'ambiente in cui vive. E' come un pesce che avvelena o prosciuga l'acqua in cui anche lui stesso potrebbe nuotare libero e felice.

 

Il risultato concreto è sotto agli occhi di tutti.

 

Che cosa non è stato capace di fare, con le sue azioni immonde e criminose che lui stesso ha provveduto poi a depenalizzare!

 

Ma la colpa non è tutta sua: lui è solo un infelice, un mentecatto che la comunità avrebbe dovuto isolare, invece di eleggerlo a guida. Di esempi ne abbiamo a migliaia non solo a Roma, ma in ogni nostra città, provincia e regione.

 

Non c'è bisogno di un agente segreto per conoscerne i nomi, li sanno perfino i bambini; ma non sto qui a elencarli per ragioni di spazio e per non beccarmi una querela.

 

Sappiamo bene che quegli individui ormai si sono assicurati un potere quasi assoluto e un'impunità che gli permette di avere il coltello dalla parte del manico, puntato perennemente alle nostre spalle.

 

Ma ciò non deve farci rassegnare e soccombere: tentiamo almeno di liberarcene sfruttando questi ultimi sgoccioli di democrazia.

 

Fulvio Del Deo

 

 

     

 Valle Telesina


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