20 ottobre 2008
Sannio, intervista all'on. Formichella
segnalazione di Pietro Di Lorenzo

 

 

Nicola Formichella:

 "La Sanità si salva con la qualità"

 "Il raccordo tra eletti in Parlamento ed eletti locali va garantito dai dirigenti provinciali"

 

 

"Sulla sanità si sta verificando ciò che è accaduto per i rifiuti. Il centrosinistra ha procrastinato i problemi per coltivare le proprie clientele politiche. Ma era inevitabile che prima o poi la situazione esplodesse. L'unico modo per affrontare la questione è che tutti, politica e cittadini, abbandonino la logica dell'orticello, per abbracciare una più matura visione complessiva dei problemi".

 E' la ricetta del parlamentare sannita del Popolo della Libertà, Nicola Formichella, per risolvere le tante e gravi problematiche che colpiscono il Paese.

 Il territorio beneventano si vedrà togliere uno dei pochi presidi ospedalieri, quello di Cerreto Sannita. Condivide la protesta territoriale?

 

"La sanità rappresenta una delle dimostrazioni più evidenti del malgoverno del centrosinistra in Campania negli ultimi quindici anni. Una mole enorme di risorse è andata sprecata, senza risolvere i problemi che anzi si sono aggravati sempre più e oggi sono esplosi. La Campania non può più permettersi perdite di tempo o posizioni egoistiche. E' per questo che, pur comprendendo le legittime proteste dei territori che si vedono privare dei presidi sanitari locali, bisogna tener presente che è il momento delle scelte coraggiose che ci permetteranno di non trovarci più in futuro in situazioni come questa. Non ha senso battersi per tenere in vita presidi che distano qualche chilometro. E' invece importante salvaguardare il diritto alla salute nelle aree più disagiate e interne. Posizioni, queste, che sono espresse perfettamente in Regione dal consigliere del PdL, Luca Colasanto, membro della commissione Sanità. La problematica va affrontata nel suo complesso, mettendo al primo posto la qualità del servizio erogato, l'efficienza e l'economicità. Ciò che fanno le aziende, o se si preferisce, ciò che fanno quotidianamente le famiglie che gestiscono le risorse perchè siano sufficienti. Tutto ciò che la sanità targata centrosinistra in Campania non ha avuto in questi anni. E purtroppo, malgrado la situazione di assoluta gravità, c'è ancora chi pensa di poter sprecare indegnamente le risorse del comparto. La vicenda del direttore Asl che continua a collaborare come consulente dopo essere andato in pensione, denunciata nei giorni scorsi da Luca Colasanto, è eloquente e vergognosa al tempo stesso".

 Dalla riforma della scuola arriveranno conseguenze negative per la provincia di Benevento?

"In questi giorni abbiamo letto posizioni pubbliche assolutamente incredibili. Mi riferisco agli interventi sulla stampa dell'onorevole Costantino Boffa del Pd, che prospetta tagli notevoli agli istituti sanniti. Si tratta di cose assolutamente non vere. Il taglio riguarderà solo alcune autonomie scolastiche che saranno accorpate. Una evenienza che nel Sannio riguarda solo 6 dirigenze scolastiche, con i relativi organi di segreteria. Tagli come si vede non drammatici, che si inseriscono peraltro in un'ottica di razionalizzazione nazionale dei costi finalizzata a migliorare il servizio, dopo decenni di gestioni che hanno fatto lievitare la percentuale dei costi per il pagamento degli stipendi. Non si può fare terrorismo gratuito, senza attenersi alla realtà della riforma, che peraltro applica una legge vigente dal '98. Boffa stia tranquillo: nel Sannio non chiuderà nessuna scuola".

 

 Uno sguardo al PdL: non trova che nel Sannio si parta con il piede sbagliato, alla luce delle polemiche che campeggiano quotidianamente sulle pagine dei giornali?

"Dando consensi straordinari al PdL, gli elettori  sanniti hanno dimostrato di essere molto più in sintonia con il presidente Berlusconi di quanto non sia la classe dirigente locale. Le polemiche non  servono a niente. I parlamentari eletti nel Sannio stanno dando il proprio contributo. Si lamenta scarso coordinamento con il livello locale? E chi dovrebbe garantirlo, se non i coordinatori provinciali dei partiti che daranno vita al PdL? Nello specifico del mio partito, Forza Italia, dico con chiarezza al coordinatore Antonio Barbieri: si faccia promotore di momenti di confronto tra gli eletti in Parlamento e gli eletti del territorio, e vedrà che i parlamentari non si sottrarranno. Possono essere incontri reciprocamente utili. Se manca questo raccordo, è inutile lamentarsi, specie se si ricoprono incarichi di massima responsabilità nel partito". 

 

 Il PdL è solo An e Forza Italia?

"No, i cosiddetti partiti minori fanno parte integralmente del PdL, con pari dignità ma anche con pari responsabilità".  

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it