Nicola Formichella:
"La
Sanità si salva con la qualità"
"Il
raccordo tra eletti in Parlamento ed eletti
locali va garantito dai dirigenti provinciali"
"Sulla sanità si sta
verificando ciò che è accaduto per i rifiuti. Il
centrosinistra ha procrastinato i problemi per
coltivare le proprie clientele politiche. Ma era
inevitabile che prima o poi la situazione
esplodesse. L'unico modo per affrontare la
questione è che tutti, politica e cittadini,
abbandonino la logica dell'orticello, per
abbracciare una più matura visione complessiva
dei problemi".
E'
la ricetta del parlamentare sannita del Popolo
della Libertà, Nicola Formichella, per risolvere
le tante e gravi problematiche che colpiscono il
Paese.
Il
territorio beneventano si vedrà togliere uno dei
pochi presidi ospedalieri, quello di Cerreto
Sannita. Condivide la protesta territoriale?
"La sanità rappresenta una
delle dimostrazioni più evidenti del malgoverno
del centrosinistra in Campania negli ultimi
quindici anni. Una mole enorme di risorse è
andata sprecata, senza risolvere i problemi che
anzi si sono aggravati sempre più e oggi sono
esplosi. La Campania non può più permettersi
perdite di tempo o posizioni egoistiche. E' per
questo che, pur comprendendo le legittime
proteste dei territori che si vedono privare dei
presidi sanitari locali, bisogna tener presente
che è il momento delle scelte coraggiose che ci
permetteranno di non trovarci più in futuro in
situazioni come questa. Non ha senso battersi
per tenere in vita presidi che distano qualche
chilometro. E' invece importante salvaguardare
il diritto alla salute nelle aree più disagiate
e interne. Posizioni, queste, che sono espresse
perfettamente in Regione dal consigliere del PdL,
Luca Colasanto, membro della commissione Sanità.
La problematica va affrontata nel suo complesso,
mettendo al primo posto la qualità del servizio
erogato, l'efficienza e l'economicità. Ciò che
fanno le aziende, o se si preferisce, ciò che
fanno quotidianamente le famiglie che gestiscono
le risorse perchè siano sufficienti. Tutto ciò
che la sanità targata centrosinistra in Campania
non ha avuto in questi anni. E purtroppo,
malgrado la situazione di assoluta gravità, c'è
ancora chi pensa di poter sprecare indegnamente
le risorse del comparto. La vicenda del
direttore Asl che continua a collaborare come
consulente dopo essere andato in pensione,
denunciata nei giorni scorsi da Luca Colasanto,
è eloquente e vergognosa al tempo stesso".
Dalla
riforma della scuola arriveranno conseguenze
negative per la provincia di Benevento?
"In questi giorni abbiamo
letto posizioni pubbliche assolutamente
incredibili. Mi riferisco agli interventi sulla
stampa dell'onorevole Costantino Boffa del Pd,
che prospetta tagli notevoli agli istituti
sanniti. Si tratta di cose assolutamente non
vere. Il taglio riguarderà solo alcune autonomie
scolastiche che saranno accorpate. Una evenienza
che nel Sannio riguarda solo 6 dirigenze
scolastiche, con i relativi organi di
segreteria. Tagli come si vede non drammatici,
che si inseriscono peraltro in un'ottica di
razionalizzazione nazionale dei costi
finalizzata a migliorare il servizio, dopo
decenni di gestioni che hanno fatto lievitare la
percentuale dei costi per il pagamento degli
stipendi. Non si può fare terrorismo gratuito,
senza attenersi alla realtà della riforma, che
peraltro applica una legge vigente dal '98.
Boffa stia tranquillo: nel Sannio non chiuderà
nessuna scuola".
Uno
sguardo al PdL: non trova che nel Sannio si
parta con il piede sbagliato, alla luce delle
polemiche che campeggiano quotidianamente sulle
pagine dei giornali?
"Dando
consensi straordinari al PdL, gli elettori
sanniti hanno
dimostrato di essere molto più in sintonia con
il presidente Berlusconi di quanto non sia la
classe dirigente locale. Le polemiche non
servono a niente. I
parlamentari eletti nel Sannio stanno dando il
proprio contributo. Si lamenta scarso
coordinamento con il livello locale? E chi
dovrebbe garantirlo, se non i coordinatori
provinciali dei partiti che daranno vita al PdL?
Nello specifico del mio partito, Forza Italia,
dico con chiarezza al coordinatore Antonio
Barbieri: si faccia promotore di momenti di
confronto tra gli eletti in Parlamento e gli
eletti del territorio, e vedrà che i
parlamentari non si sottrarranno. Possono essere
incontri reciprocamente utili. Se manca questo
raccordo, è inutile lamentarsi, specie se si
ricoprono incarichi di massima responsabilità
nel partito".
Il
PdL è solo An e Forza Italia?
"No, i
cosiddetti partiti minori fanno parte
integralmente del PdL, con pari dignità ma anche
con pari responsabilità".
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