Comunicato
stampa
del 31 ottobre
’08
Si
sono svolti , presso la sala del Museo del
Sannio "Gianni Vergineo", di Benevento i lavori
relativi al tema: “La
Via Francigena
del Sud: un itinerario del Sacro in Campania”.
L'iniziativa è stata promossa dal Gal Titerno.
Tra gli altri, sono
intervenuti il Presidente del Gal Titerno
Aurelio Grasso e la dottoressa Annalisa Gambuti,
referente del progetto per conto del Gal Titerno.
L’iniziativa, rivolta in particolare agli
operatori turistici ed ai pellegrini del Terzo
Millennio, ha avuto un notevole riscontro tra
gli addetti ai lavori ma anche nel mondo delle
associazioni del volontariato e le aziende
agrituristiche situate lungo il percorso della
Via Francigena nel tratto Sannio- Beneventano.
Sono nove i paesi della
provincia di Benevento interessati dalla via
Francigena del Sud. A questi ne sono stati
aggiunti due Cerreto e Pietrelcina per indicare
al pellegrino del Terzo Millennio un formidabile
itinerario di storia, cultura e fede. I comuni
interessati dalla Via Francigena del sud sono:
Faicchio, San Lorenzello, San Salvatore
Telesino, Telese Terme, San Lorenzo Maggiore,
Ponte, Benevento, Paduli e Buonalbergo; sono poi
previste nell’itinerario delle deviazioni per i
paesi limitrofi, come ad esempio Cerreto, nota
per le stupefacenti maioliche e ceramiche o
Pietrelcina, terra natale di Padre Pio.
In particolare, dopo
l’incontro avuto con gli operatori
dell’informazione nei giorni scorsi, presso la
sede della Cia (Confederazione Italiana
Agricoltori) di Benevento proprio sui temi
legati alla Via Francigena del Sud, quello di
oggi è stato un educational rivolto agli
operatori turistici presenti sul territorio, e
operatori esterni, alcuni di questi hanno dato
la loro adesione all’iniziativa. Tra gli altri
sono intervenuti molti gestori di agriturismo
che insistono sul territorio interessato dalla
Via Francigena del Sud tratto
Sannio-Beneventano.
L’ipotesi progettuale “La
Via Francigena
del Sud: un itinerario del Sacro in Campania” ha
voluto realizzare un prolungamento
dell’itinerario di Sigerico che, partendo da
Roma, e passando per
la Campania
fino alle coste pugliesi, guiderà i pellegrini
del XXI secolo alla volta della Terra Santa: un
viaggio verso le origini della fede, di cui la
prima tappa sarà rappresentata dal tratto nel
Sannio Beneventano, un territorio dove il senso
del sacro, la religiosità, i culti devozionali,
i pellegrinaggi sono sempre stati molto sentiti
dalle popolazioni locali, sin dall’epoca
medievale, quando chi voleva raggiungere
Gerusalemme e la Terra Santa,
non poteva non attraversare il Sannio, anello di
congiunzione tra Tirreno e Adriatico, seguendo
l’antico tracciato della via Latina e della Via
Traiana. Il progetto mira a far conoscere alla
comunità mondiale un territorio, il Sannio, che
fa parte di un’altra Campania, quella che non
tutti conoscono, quella della salubrità del
clima collinare, dei verdi polmoni boschivi, dei
tradizionali prodotti tipici e del misticismo
poetico che eleva l’animo a Dio.
Nel corso dei lavori è stato
sottolineato che bisogna rapportarsi al concetto
di “pellegrinaggio” in rapporto ai nostri
tempi. In questo senso non è solo un viaggio
verso i luoghi della fede ma è la ricostruzione
e la riscoperta di un percorso secondo l’antica
prassi dei pellegrini, i quali intraprendevano
il loro cammino a piedi e si sistemavano in
semplici luoghi d’importanza storica o comunque
direttamente legati alle tradizioni del
pellegrinaggio, vivendo così il contatto con la
natura, la cultura e le tradizioni locali. C’è
quindi un’attenzione alla dimensione non solo
materiale del viaggio, ma anche a quella
spirituale, in particolare all’arricchimento
interiore che naturalmente comporta
un’esperienza di questo tipo. Così è, ad
esempio, per il Cammino di Santiago, percorso
ogni anno da migliaia di persone provenienti da
tutto il mondo.
D’altra parte, da sempre il
pellegrinaggio si è rivestito di molti
significati costituendo un’occasione di
ringraziamento, di illuminazione, di riscatto e
di avvicinamento a Dio nel difficile cammino
della vita. Si parla ,è stato sottolineato
nel corso dei lavori, di un turismo culturale
qualificato, attento alla storia e ai segni
dell’uomo. Infatti, la presenza di questi
percorsi, con la grande quantità di persone
provenienti da mondi anche molto diversi tra
loro, ha permesso uno straordinario passaggio di
segni, emblemi, culture e linguaggi
dell’Occidente Cristiano. Ancora oggi è
possibile rintracciare sul territorio le memorie
di questo passaggio che ha strutturato
profondamente le forme insediative e le
tradizioni dei luoghi attraversati. Tutto ciò ha
permesso alle diverse culture europee di
comunicare e di venire in contatto, forgiando
così la base culturale, artistica economica e
politica dell’Europa Moderna.
Le antiche vie del passato
sono diventate una grandissima opportunità di
crescita culturale e di sviluppo. Inoltre
attraversare l’Europa toccando culture,
territori e singoli luoghi che attestano la
complessità umana e storica, rappresenta un modo
di viaggiare che è oggi diventato abituale,
addirittura “di moda”, nell’ottica della
valorizzazione del territorio e dei saperi
locali, lontana quindi dal turismo “mordi e
fuggi” e dal viaggio inteso come percorso
neutro, da compiersi nel più breve tempo
possibile, tra un punto e l’altro della Terra.
In ogni caso, già diversi secoli fa, e non per
scelta di chi lo compiva, il viaggio
rappresentava una vera e propria esperienza
esistenziale.
Un
nutrito gruppo di operatori ha preso parte ad
una visita guidata, a cura dell’architetto
Franco Bove al Museo del Sannio, al chiostro di
Santa Sofia, e all’Arco di Traiano uno dei
simboli più rappresentativi della Via Francigena.
Inoltre, gli operatori turistici hanno avuto
modo di assaporare anche le specialità
enogastronomiche del Sannio presso una
struttura accreditata dal marchio Cammini
D’Europa, la Collina
del Roseto a Benevento. Infine, la giornata si è
conclusa con un tour in Valle Telesina lungo le
tracce dei pellegrini.
A tal proposito la dottoressa Annalisa Gambuti
del Gal Titerno ha dichiarato:«
il progetto promosso e gestito dal Gal Titerno
grazie al supporto fondamentale della Regione
Campania, è ormai giunto al termine di questa
prima fase essenzialmente volta alla promozione
e alla costruzione dell'itinerario che, passando
per il Sannio - Beneventano, prosegue alla
volta di Gerusalemme. L' idea di una Via
Francigena del Sud sta prendendo piede anche a
livello internazionale, grazie alla curiosità e
all'interesse sempre maggiori, da
parte dei media e di personalità che
contano anche nel panorama culturale nazionale.
Non si tratta, quindi, solo di
un itinerario religioso ma di una qualificante
opportunità di turismo e di mobilitazione di
risorse economiche, il tutto al fine di
promuovere l’offerta turistica locale, animare
la domanda esterna, e migliorare
complessivamente le condizioni di vita delle
popolazioni rurali».
In
ogni caso, sugli scenari futuri della via
Francigena del Sud, il Presidente della CIA e
del Gal Titerno, Aurelio Grasso, ha dichiarato:«
c’è la volontà di dare continuità al progetto,
affinché esso possa proseguire anche nell’ambito
della prossima programmazione. Pertanto, si sta
preparando un Protocollo d’Intesa tra i Comuni
coinvolti dall’itinerario,
la Provincia
e
la Diocesi,
al fine di realizzare concretamente un tavolo di
concertazione sul territorio che coinvolga i
principali attori istituzionali locali. Ci
riteniamo soddisfatti dell’interesse mostratoci
dalla Regione Campania che ha intenzione, per il
futuro, di essere sempre più parte integrante
dell’iniziativa».
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