2 novembre 2008
Valle T., Gal titerno: via Francigena del sud
Patrizio Mazza

 

Comunicato stampa

del 31 ottobre ’08

 

Si sono svolti , presso la sala del Museo del Sannio "Gianni Vergineo", di Benevento i lavori relativi  al tema: “La Via Francigena del Sud: un itinerario del Sacro in Campania”. L'iniziativa è stata promossa dal Gal Titerno.

Tra gli altri, sono intervenuti il Presidente del Gal Titerno Aurelio Grasso e la dottoressa Annalisa Gambuti, referente del progetto per conto del Gal Titerno. L’iniziativa, rivolta in particolare agli operatori turistici ed ai pellegrini del Terzo Millennio, ha avuto un notevole riscontro tra gli addetti ai lavori ma anche nel mondo delle associazioni del volontariato e le aziende agrituristiche situate lungo il percorso della Via Francigena nel tratto Sannio- Beneventano.

Sono nove i paesi della provincia di Benevento interessati dalla via Francigena del Sud. A questi ne sono stati aggiunti due Cerreto e Pietrelcina per indicare al pellegrino del Terzo Millennio un formidabile itinerario di storia, cultura e fede. I comuni interessati dalla Via Francigena del sud sono: Faicchio, San Lorenzello, San Salvatore Telesino, Telese Terme, San Lorenzo Maggiore, Ponte, Benevento, Paduli e Buonalbergo; sono poi previste nell’itinerario delle deviazioni per i paesi limitrofi, come ad esempio Cerreto, nota per le stupefacenti maioliche e ceramiche o Pietrelcina, terra natale di Padre Pio.

In particolare, dopo l’incontro avuto con gli operatori dell’informazione nei giorni scorsi, presso la sede della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori)  di Benevento proprio sui temi legati alla Via Francigena del Sud, quello di oggi è stato un educational rivolto agli operatori turistici presenti sul territorio, e operatori esterni, alcuni di questi hanno dato la loro adesione all’iniziativa. Tra gli altri sono intervenuti molti gestori di agriturismo che insistono sul territorio interessato dalla Via Francigena del Sud  tratto Sannio-Beneventano.

                 L’ipotesi progettuale “La Via Francigena del Sud: un itinerario del Sacro in Campania” ha voluto realizzare un prolungamento dell’itinerario di Sigerico che, partendo da Roma, e passando per la Campania fino alle coste pugliesi, guiderà i pellegrini del XXI secolo alla volta della Terra Santa: un viaggio verso le origini della fede, di cui la prima tappa sarà rappresentata dal tratto nel Sannio Beneventano, un territorio dove il senso del sacro, la religiosità, i culti devozionali, i pellegrinaggi sono sempre stati molto sentiti dalle popolazioni locali, sin dall’epoca medievale, quando chi voleva raggiungere Gerusalemme e la Terra Santa, non poteva non attraversare il Sannio, anello di congiunzione tra Tirreno e Adriatico, seguendo l’antico tracciato della via Latina e della Via Traiana. Il progetto mira a far conoscere alla comunità mondiale un territorio, il Sannio, che fa parte di un’altra Campania, quella che non tutti conoscono, quella della salubrità del clima collinare, dei verdi polmoni boschivi, dei tradizionali prodotti tipici e del misticismo poetico che eleva l’animo a Dio.

Nel corso dei lavori è stato sottolineato che bisogna rapportarsi al concetto di  “pellegrinaggio” in rapporto ai nostri tempi. In questo senso non è solo un viaggio verso i luoghi della fede ma è la ricostruzione e la riscoperta di un percorso secondo l’antica prassi dei pellegrini, i quali intraprendevano il loro cammino a piedi e si sistemavano in semplici luoghi d’importanza storica o comunque direttamente legati alle tradizioni del pellegrinaggio, vivendo così il contatto con la natura, la cultura e le tradizioni locali. C’è quindi un’attenzione alla dimensione non solo materiale del viaggio, ma anche a quella spirituale, in particolare all’arricchimento interiore che naturalmente comporta un’esperienza di questo tipo. Così è, ad esempio, per il Cammino di Santiago, percorso ogni anno da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.

D’altra parte, da sempre il pellegrinaggio si è rivestito di molti significati costituendo un’occasione di ringraziamento, di illuminazione, di riscatto e di avvicinamento a Dio nel difficile cammino della vita. Si parla  ,è stato sottolineato nel corso dei lavori, di un turismo culturale qualificato, attento alla storia e ai segni dell’uomo. Infatti, la presenza di questi percorsi, con la grande quantità di persone provenienti da mondi anche molto diversi tra loro, ha permesso uno straordinario passaggio di segni, emblemi, culture e linguaggi dell’Occidente Cristiano. Ancora oggi è possibile rintracciare sul territorio le memorie di questo passaggio che ha strutturato profondamente le forme insediative e le tradizioni dei luoghi attraversati. Tutto ciò ha permesso alle diverse culture europee di comunicare e di venire in contatto, forgiando così la base culturale, artistica economica e politica dell’Europa Moderna.

Le antiche vie del passato sono diventate una grandissima opportunità di crescita culturale e di sviluppo. Inoltre attraversare l’Europa toccando culture, territori e singoli luoghi che attestano la complessità umana e storica, rappresenta un modo di viaggiare che è oggi diventato abituale, addirittura “di moda”, nell’ottica della valorizzazione del territorio e dei saperi locali, lontana quindi dal turismo “mordi e fuggi” e dal viaggio inteso come percorso neutro, da compiersi nel più breve tempo possibile, tra un punto e l’altro della Terra. In ogni caso, già diversi secoli fa, e non per scelta di chi lo compiva, il viaggio rappresentava una vera e propria esperienza esistenziale.

Un nutrito gruppo di operatori ha preso parte ad una visita guidata, a cura dell’architetto Franco Bove al Museo del Sannio, al chiostro di Santa Sofia, e all’Arco di Traiano uno dei simboli più rappresentativi della Via Francigena. Inoltre, gli operatori turistici hanno avuto modo di assaporare anche le specialità enogastronomiche del Sannio presso  una struttura accreditata dal marchio Cammini D’Europa, la Collina del Roseto a Benevento. Infine, la giornata si è conclusa con un tour in Valle Telesina lungo le tracce dei pellegrini.

 

             A tal proposito la dottoressa Annalisa Gambuti del Gal Titerno ha dichiarato:« il progetto promosso e gestito dal Gal Titerno grazie al supporto fondamentale della Regione Campania, è ormai giunto al termine di questa prima fase essenzialmente volta alla promozione e alla costruzione dell'itinerario che, passando per  il Sannio - Beneventano, prosegue alla volta di Gerusalemme.  L' idea di una Via  Francigena del Sud sta prendendo piede anche a livello internazionale, grazie alla curiosità e all'interesse sempre maggiori,  da   parte   dei media e di personalità che contano anche nel panorama culturale nazionale.

Non si tratta, quindi, solo di un itinerario religioso ma di una qualificante opportunità di turismo e di mobilitazione di risorse economiche, il tutto al fine di promuovere l’offerta turistica locale, animare la domanda esterna, e migliorare complessivamente le condizioni di vita delle popolazioni rurali».

In ogni caso, sugli scenari futuri della via Francigena del Sud, il Presidente della CIA e del Gal Titerno, Aurelio Grasso, ha dichiarato:« c’è la volontà di dare continuità al progetto, affinché esso possa proseguire anche nell’ambito della prossima programmazione. Pertanto, si sta preparando un Protocollo d’Intesa tra i Comuni coinvolti dall’itinerario, la Provincia e la Diocesi, al fine di realizzare concretamente un tavolo di concertazione sul territorio che coinvolga i principali attori istituzionali locali. Ci riteniamo soddisfatti dell’interesse mostratoci dalla Regione Campania che ha intenzione, per il futuro, di essere sempre più parte integrante dell’iniziativa».

 

 

 

Per approfondimenti:

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it