4 agosto 2008
Provincia BN: Calore in secca, acqua dalla diga
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

 

Comunicato Stampa n. 125 del 1° agosto 2008

 

1.500 litri d’acqua al secondo sono rilasciati da alcuni giorni dalla diga di Campolattaro sul Tammaro defluendo così nell’alveo e, da questo, nel fiume Calore, di cui è affluente.

Lo comunica il Dirigente del Settore Infrastrutture della Provincia di Benevento ing. Salvatore Minicozzi, che è anche il responsabile dell’invaso. Il provvedimento, attuato aprendo le paratoie del serbatoio, attualmente in fase di riempimento sperimentale, è una misura che consente – ricorda l’ing. Minicozzi - la sopravvivenza del fiume Calore al quale assicura così il minimo vitale. Infatti, il Calore puntualmente d’estate va in secca. L’affluente del Volturno, che nasce in Irpinia ed attraversa da est ad ovest per 60 chilometri il Sannio, scompare dal suo alveo nei mesi di luglio ed agosto con devastanti conseguenze per l’ambiente. La Provincia di Benevento, ricorda l’ing. Minicozzi, è costretta ad intervenire, con il consenso del supervisore Registro Italiano Dighe, organo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, utilizzando le acque della diga di Campolattaro, di cui ha la responsabilità gestionale dal 1997. Il rilascio dell’acqua del Tammaro in soccorso della flora e della fauna rivierasca del corso d’acqua principale è, comunque, una misura tampone ed insufficiente rispetto alla gravità della situazione.

Attualmente i riempimenti sperimentali del serbatoio sul Tammaro, iniziati nell’aprile 2006, hanno portato il lago artificiale, bloccato da un coronamento di ben 820 metri lineari, a raggiungere l’altezza sul livello del mare di 357 metri, partendo da quota 339,10 (l’imbocco della galleria dello scarico di fondo).

Nei prossimi giorni, comunica ancora l’ing. Minicozzi, cominceranno alcuni lavori per implementare le misure di sicurezza e di monitoraggio della diga di Campolattaro destinata a diventare la più grande diga della Campania con la sua capacità massima consentita di 87 milioni di metri cubi d’acqua.

 

 

     

 Valle Telesina


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