19 agosto 2008
Provincia BN: ferragosto "caldo" per Aceto
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

 

Comunicato Stampa  n. 146 del 18 agosto 2008

L'assessore all'ambiente della Provincia di Benevento, Gianluca Aceto, lancia l'allarme per l'atteggiamento di molti cittadini nei confronti dei beni naturali e paesaggistici. “Venerdì 15 agosto, ha infatti dichiarato Aceto, sul Monte Taburno, e precisamente tra la Piana di Prata e Piano Melaino, nel Sannio, ho stimato fossero presenti seimila, forse anche settemila autovetture. Imprecisabile,poi,ha detto ancora l'assessore, il numero di motorini, motociclette e quad, così come il numero di fuochi accesi anche all'interno della foresta demaniale”. Le conseguenze di questo stato di cose sono ovvie: “tutti questi mezzi - ha infatti sottolineato Aceto - erano liberi di scorazzare per le montagne e lungo i tratturi che conducono ai vari pianori del massiccio montuoso. Abbiamo potuto notare anche la presenza di diversi trattori e finanche di un furgoncino scoperto che recava un'amplificazione adatta ad allestire (così come è stata allestita) una sorta di discoteca all'aperto”.

Da tener presente, poi, ha aggiunto l'assessore, che le quasi ventimila persone che hanno trascorso il Ferragosto sul Taburno hanno prodotto, per l'economia locale, una ricaduta economica pari ad euro zero. Non quantificabile, ma sicuramente significativo, ha rincarato Aceto, l'impatto ambientale,certamente negativo. Stando alla documentata denuncia della LIPU, non dissimile deve essere la situazione di Camposauro.

Eppure, un segnale in controtendenza è stato dato dalle Istituzioni – ha affermato Aceto: “Nella giornata di Ferragosto, la semplice, annunciata ricognizione effettuata dalla Polizia provinciale, dal Corpo forestale, dagli uomini dello STAPF, della Protezione civile e del servizio antincendio, ha commentato Aceto, fatto mutare la percezione che le montagne sannite fossero terra di nessuno, suggerendo atteggiamenti più contenuti e ricevendo l'apprezzamento di molti visitatori”.

Secondo Aceto, si tratta di un buon inizio per una stagione diversa: “In un solo giorno non si poteva fare altro. Occorre ora lavorare per arrivare alla prossima estate in altre condizioni. È senz'altro utile l'iniziativa del dirigente dello STAPF di Benevento, dottor Giuseppe Angelone, che ha già chiesto la convocazione di una conferenza di servizi che affronti il problema di una gestione razionale del Monte Taburno. Io lo ringrazio per la sollecitazione che mi ha avanzato nella settimana di Ferragosto e che ha consentito di prendere cognizione reale dei problemi e ridurre il danno. Abbiamo potuto constatare, ad esempio, che esiste anche un problema di sicurezza legato allo stato delle strade provinciali 141 e 117, nonché alla situazione delle reti paramassi, che in diversi tratti rischiano di cedere sotto il peso di pietrame e macigni di varia dimensione. Proprio per questo ora occorre che Provincia, STAPF, parco, comunità montana, comuni e forze dell'ordine definiscano un piano di azione all'interno di una conferenza di servizi, così da affrontare la prossima estate con altro approccio. Le nostre montagne sono un bene prezioso, ha concluso Aceto; non possiamo lasciarle in preda ai vandali che le usano per il motocross né sperare che possano accogliere spontaneamente migliaia di persone al giorno. Credo che le guardie ambientali volontarie possano rappresentare un validissimo strumento in tal senso, per questo lavoreremo da subito alla definizione di un adeguato piano provinciale da sottoporre alla regione entro il prossimo 30 settembre”.

 


 

Comunicato Stampa n. 142 del 14 agosto 2008

La Provincia di Benevento protesta per le limitazioni imposte agli interventi di risanamento ambientale dei corpi idrici, dei canali e degli alvei previste dalla programmazione dei Fondi europei per il 2007/2013. Una lettera in tal senso è stata infatti inviata stamani dall'assessore provinciale del Sannio all'ambiente Gianluca Aceto al presidente ed all'assessore suo omologo della Regione Campania.

Nel documento si contesta il fatto che la Regione abbia dichiarato ammissibili ai finanziamento soltanto quei progetti di risanamento ambientale di fiumi, corsi d'acqua e canali con sbocco diretto a mare. Si tratta di una limitazione che, escludendo di fatto ed implicitamente (non esplicitamente) la Provincia di Benevento, contraddice - sostiene Aceto - la volontà di dare corso a serie politiche di risanamento ambientale. Infatti, anche i corpi idrici interni, che non sboccano a mare, ma che sono affluenti di altri corsi d'acqua (è il caso del Calore con il Volturno) sono comunque portatori di inquinanti e contribuiscono dunque al malessere generale delle coste marine.

Non è dunque né logicamente, né programmaticamente ammissibile, sostiene Aceto, una limitazione di tal genere per i corsi idrici che non sfociano direttamente a mare: la Provincia di Benevento, spiega ancora Aceto, è fortemente intenzionata ad intervenire nella materia per salvaguardare gli equilibri dell'ecosistema delle zone interne e dunque di tutto il territorio regionale, comprese le coste. L'esponente della Giunta Cimitile chiede pertanto una sollecita revisione delle indicazioni regionali in materia e comunque di incontrare al più presto i responsabili regionali.

 

 

 

Comunicato Stampa n. 141 del 14 agosto 2008

L'assessore provinciale all'ambiente Gianluca Aceto ha ufficialmente chiesto al Sottosegretario Bertolaso un incontro per fare chiarezza sulla situazione venutasi a determinare a Sant'Arcangelo Trimonte dopo l'apertura di una crepa nella costruenda vasca per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Lo ha comunicato lo stesso assessore che ha indirizzato una lettera a Bertolaso, nel quale si fa esplicito riferimento "alla forte preoccupazione" destata nella popolazione di Sant'Arcangelo Trimonte dal movimento franoso insorto nella vasca. La Provincia, ha scritto Aceto, aveva già evidenziato la "criticità" dell'area individuata quale sito di discarica e lo aveva ribadito nel corso di tutti i tavoli tecnici ed istituzionali che si sono succeduti nei mesi scorsi nel corso dell'approvazione del progetto dei lavori. Nella stessa nota, l'assessore Aceto chiede infine a Bertolaso di conoscere una data precisa per l'apertura del sito di compostaggio di Molinara, struttura indispensabile per far partire finalmente con costi competitivi la raccolta differenziata nel Sannio (attualmente il rifiuto "umido" viene conferito addirittura persino in Sicilia con ovvi aggravi di spesa per i Comuni).

 


 

Comunicato Stampa n. 131 dell’8 agosto 2008

Sulle misure di sicurezza per la discarica di rifiuti di contrada Nocecchie di Sant’Arcangelo Trimonte (BN) si è svolta una Assemblea pubblica presso la Sala consiliare comunale. Erano presenti: il sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte, Aldo Giangregorio; l’assessore provinciale all’ambiente, Gianluca Aceto; l'ingegnere della Società di monitoraggio Daneco, Marco Leone; i tecnici dell'Arpac; i rappresentanti del comitato civico CODISAM; amministratori e cittadini.

L'incontro, sollecitato dal CODISAM la scorsa settimana, verteva sul mancato avvio della bonifica delle due discariche preesistenti in Sant’Arcangelo Trimonte, nonostante il progetto prevedesse tale soluzione come prioritaria. Si è pertanto appreso dall'Arpac che, entro le prossime due settimane, saranno disponibili gli ultimi esami relativi alla caratterizzazione dei rifiuti presenti nelle discariche preesistenti: e se, come si ritiene, i risultati saranno positivi, potrà finalmente avviarsi la bonifica con il trasferimento dei rifiuti nel nuovo sito, più idoneo e sicuro. Anche i tempi dell'operazione, tra settembre ed ottobre, sembrano migliori rispetto a quelli della piena estate.

Si è quindi appreso che Comune e Provincia sigleranno un protocollo d'intesa per investire ufficialmente l'Arpac della verifica dei dati che la Daneco ha già iniziato a monitorare, così come previsto dal Piano di sorveglianza e controllo, mentre sarà fatta salva la facoltà per i cittadini di commissionare ulteriori controlli ad altri Laboratori di fiducia.

E' stato inoltre stabilito che la Provincia di Benevento nomini un proprio tecnico all'interno della Commissione di vigilanza, al fine di supportarne l'azione e di garantire un migliore e più tempestivo coordinamento. Da parte sua, la Daneco ha riconosciuto alcune disfunzioni nei controlli, dei quali si è pubblicamente scusata, assicurando che saranno presi i provvedimenti utili a che esse non abbiano più a ripetersi. La stessa Impresa ha inoltre assicurato che i rappresentanti dei cittadini potranno accedere alla discarica e richiedere chiarimenti in ogni momento.

Proseguono, intanto, i lavori di approntamento del piano integrato di valorizzazione del territorio e delle produzioni agricole e allevatoriali locali, per la cui definizione i rappresentanti dei Comuni ricadenti nella zona della discarica hanno già svolto numerose riunioni tecniche. Al Prefetto di Benevento sono state comunicate ulteriori richieste di finanziamento di opere pubbliche a servizio degli impianti di smaltimento rifiuti, come la strada collegante Sant’Arcangelo Trimonte alla Stazione di Apice: il piano di interventi dovrà comunque essere definitivamente chiuso entro il prossimo 30 settembre. Una prima assegnazione di risorse finanziarie ha riguardato tutti gli interventi richiesti dai Comuni di Sant’Arcangelo Trimonte, Apice, Buonalbergo e Paduli. Inoltre, come si ricorderà, sono state  finanziate anche le opere richieste dai Comuni di Fragneto Monforte e Casalduni, sui cui territori insistono siti di stoccaggio di cosiddette ecoballe e l'impianto ex CDR. Finanziate anche le opere richieste dalla Provincia, riguardanti il risanamento ambientale e la valorizzazione di torrenti e corsi d'acqua viciniori ai siti sensibili; un parco fluviale in comune di Paduli; nonché interventi per il monitoraggio ambientale delle zone interessate dalle discariche. 

Commentando l’esito dell’importante incontro, l’assessore Aceto ha dichiarato: «Considero positivo l'esito dell'assemblea, che ha delineato tempi e provvedimenti da parte di tutti i soggetti interessati. La Provincia di Benevento, così come fatto sin dal principio, lavora per due obiettivi prioritari: 1) garantire la sicurezza dell'impianto di Sant'Arcangelo e l'assoluta trasparenza delle scelte operate, e 2) mettere in piedi le misure più utili per valorizzare le produzioni della zona. Ricordo a me stesso che il comune di Sogliano al Rubicone, dove visitammo la discarica modello, è famoso per il formaggio di fossa.  Ci poniamo analoghi, ambiziosi obiettivi. Vogliamo dimostrare che dal Sannio, e dall'entroterra campano, è partito il nuovo corso regionale. L'emergenza non è finita, checché ne dicano in giro, perchè permangono i problemi di fondo che l'hanno causata. Però la nostra provincia ha dato e sta dando molto: chiediamo che finalmente ci sia assicurata l'opportunità di realizzare il nostro ciclo integrato dei rifiuti».

 


     

 Valle Telesina


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