Comunicato Stampa
n. 193 del 22
settembre 2008
Riunito stamani, sotto la presidenza di Giuseppe
Maria Maturo, il Consiglio provinciale di
Benevento alla Rocca dei Rettori.
Innanzitutto, il Consiglio
ha avviato la discussione sulla mozione
presentata dal consigliere Erminia Mazzoni e dal
gruppo consiliare PDL relativa alla sospensione,
in attesa di valutazioni di merito tecnico e
finanziario, di ogni deliberazione circa la
riorganizzazione delle risorse umane dell’ente
Provincia ed il conferimento di nuovi incarichi.
La consigliere Mazzoni ha lamentato il fatto che
la mozione viene discussa con ritardo rispetto
alle scelte già effettuate dall’Amministrazione
sulle quale lei chiedeva un dibattito
preventivo. Ha risposto l’assessore alle risorse
umane Giovanni Bozzi. Questi ha affermato che è
ormai ultimata la proposta per la
riorganizzazione della pianta organica dell’ente
e che, quanto prima, sarà presentata
ufficialmente. Quindi, ha proseguito Bozzi, si
può dire che sui tredici pensionamenti del 2007
non è stato operato alcun turn-over ed inoltre è
stato soppresso il Comitato di Direzione: e
tutto questo ha comportato un risparmio di spesa
re-impiegato nello staff del presidente e degli
assessori, nonché per il direttore generale.
Bozzi ha quindi affermato che saranno
individuati i dirigenti con bandi ad evidenza
pubblica, cercando di valorizzare le
potenzialità e le professionalità interne
all’ente. L’assessore ha quindi affermato che è
di 13 milioni di Euro il costo della gestione
corrente per l’anno in corso, con un risparmio
di circa 700mila Euro rispetto allo scorso anno.
Secondo il consigliere Ricciardi
l’Amministrazione Cimitile pone in discussione
gli argomenti più qualificanti con molto ritardo
rispetto alla urgenza dei problemi, senza
peraltro che si comprenda quale sia la strategia
politica alla base di questi atti. “Come si fa
ad utilizzare l’evidenza pubblica per fini di
cucina interna?” – si è chiesto polemicamente
Ricciardi.
Il consigliere Capocefalo
ha paventato il rischio del dissesto finanzio
per l’ente a causa delle spese per portaborse ed
Agenzie. Il consigliere Lamparelli ha ricordato
che spesso le volontà degli enti locali sono
riviste dal Governo centrale per fini di
politica generale. Il consigliere Rubano ha
affermato che il ritardo della discussione ha
impedito una discussione dell’Assemblea sulle
strategie dell’Amministrazione. La consigliere
Mazzoni, nel dichiararsi insoddisfatta della
risposta dell’assessore, ha affermato che
l’Amministrazione procede per la
riorganizzazione della pianta organica senza
avere un quadro preciso della capacità di spesa
dell’ente, quindi si muove al di fuori del
quadro legislativo vigente. La gestione del
personale degli enti locali, secondo le nuove
norme, ha proseguito
la Mazzoni, deve essere rigoroso
ed improntato all’efficienza ed
all’ottimizzazione del servizio: ma questo
assunto non viene accolto dalla Provincia di
Benevento perché prima si potenziano gli uffici
di staff e si nomina il direttore generale, e
poi si monitora lo stato delle finanze. Inoltre
la Mazzoni
ritiene che
la Provincia
non si
impegni sul fronte
della meritocrazia. A nome della opposizione in
Consiglio, la consigliere Mazzoni ha quindi
ritenuto di dover ritirare la mozione perché
la Amministrazione in carica, a
suo giudizio, sta procedendo con indifferenza
rispetto alle richieste dell’opposizione e delle
norme non avendo riguardo per un programma
tecnico-amministrativo-finanziario a monte che
dovrebbe guidare le susseguenti scelte.
Ha chiuso sull’argomento
il presidente Cimitile affermando che il
Consiglio sta rischiando di cadere nel
populismo. Egli ha dichiarato la sua sorpresa
per la rinnovata discussione sugli incarichi
fiduciari (ed ha contestato il termine
spregiativo di “portaborse”) di stretta
competenza e sul direttore generale, mentre si
sarebbe aspettato una discussione elevata sulla
macchina amministrativa, sui modelli gestionali,
in omaggio ad una visione politicamente più
elevata. Lo scenario legislativo, economico,
finanziario cambia continuamente; cambiano i
servizi; si evolvono le tecnologie; arriva il
federalismo fiscale: dunque, la riorganizzazione
dei servizi non può essere cristallizzata in un
solo momento storico, ma deve essere
continuamente attiva. Dobbiamo giungere ad un
ente completamente digitalizzato ed
informatizzato – ha detto Cimitile: stiamo,
dunque, lavorando ad un progetto generale di
riorganizzazione, ha detto Cimitile, ma, nel
frattempo, si deve essere al passo con i tempi.
Spero, ha concluso Cimitile, che Brunetta dia
informazioni sugli indici di valutazione per
la Pubblica amministrazione che
dovranno essere adottati, ma nel frattempo si
cercherà di far fronte alle esigenze dell’ente
con una processo di grande respiro fondato sulla
meritocrazia, nel rispetto delle figure interne
ed esterne all’Ente.
Sull’interrogazione dei
Consiglieri dei gruppi PDL e UDC relativa alla
casa di cura “GE.POS” srl di Telese Terme, ha
relazionato il Consigliere Rubano. Questi ha
affermato come ancora una volta la discussione
in Consiglio giunga in forte ritardo rispetto
alle urgenza della cronaca. La crisi della GEPOS
intanto è stata superata con la sottoscrizione
di un Patto di solidarietà tra i dipendenti di
cui si paventava addirittura il licenziamento.
Il fatto è tanto più grave in quanto si tratta
di questioni che
incidono sul diritto alla salute del cittadino.
Ha risposto l’assessore Gianluca Aceto
affermando che
la Giunta Cimitile
ritiene di dover istituire un Osservatorio sulla
sanità a ragione della oggettiva gravità della
situazione in relazione ai robusti tagli dei
finanziamenti regionali in materia. Più in
generale, viene in rilievo nel nostro territorio
– ha concluso Aceto – il problema connesso alla
mancanza di lavoro ed alla perdita di posti di
lavoro anche in Imprese qualificate. Il
Conisgliere Rubano si è dichiarato insoddisfatto
della risposta.
Sulla relazione del consigliere Iadanza, il
Consiglio ha invece approvato a voti unanimi
l’adesione all’Associazione Italiana Città del
Torrone, dopo aver discusso su un chiarimento al
relativo Statuto sollecitato dal consigliere
Molinaro. Si tratta di una iniziativa, ha
spiegato il consigliere Iadanza, anche nella sua
qualità di assessore comunale del capoluogo, di
valenza internazionale, perché mette insieme le
sinergie di molte città italiane e straniere che
vantano una tradizione nella preparazione del
torrone con il fine, tra l’altro, di giungere
alla certificazione del prodotto.
Il Consiglio ha poi
discusso della delibera della Giunta
provinciale: “Bilancio di previsione esercizio
2008 –
IIIa
variazione”.- La delibera – ha spiegato
l’assessore al Bilancio Bozzi - non comporta
modifiche negli equilibri di Bilancio, ma
corregge un mero errore materiale commesso in un
precedente provvedimento di analogo contenuto.
L’opposizione ha però contestato questa visione
del provvedimento che comunque confermava una
decisione precedente ritenuta assolutamente
inopportuna. Il consigliere Izzo, infatti,
criticando anche il Collegio dei Revisori dei
Conti, ha affermato che
la Variazione è stata occasione
per finanziare una miriade di intervento, spesso
discutibili, al solo fine di agevolare la
campagna elettorale del centro-sinistra, mentre
veniva trascurato, a suo dire, un provvedimento
a favore della Caritas per l’assistenza ai
malati terminali. Il consigliere Izzo ha quindi
aggiunto l’opposizione trova difficoltà nel
lavorare a causa delle carenze logistiche e
strutturali dell’ente e, a tale riguardo, ha
affermato che, se entro il mese di settembre non
saranno individuati locali idonei dove i
consiglieri possano istruire le pratiche, il
gruppo PDL attuerà uno “sciopero bianco”
disertando i lavori del Consiglio. Il
consigliere Izzo ha quindi aggiunto che, a suo
dire, sarebbe stato istituito, senza
approvazione da parte dell’Assemblea, del
capitolo di spesa per il pagamento delle
competenze del direttore generale. Secondo Izzo,
tutto questo si inquadrerebbe nel “modus
operandi” del centro sinistra che deve
foraggiare i propri sostenitori. Il consigliere
Lamparelli, nel rispondere direttamente a Izzo,
ha invitato a recuperare il tono elevato da
tenersi in Assemblea e la pertinenza rispetto
agli argomenti iscritti all’ordine del giorno.
Lamparelli ha escluso che il provvedimento in
discussione possa essere censurato sotto il
profilo della legittimità. Il Consigliere Ricci,
nel rispondere ad alcune affermazioni di Izzo,
ha detto che la maggioranza non si riconosce
nella cultura dell’antiparlamentarismo che
invece, probabilmente, ha scandito Ricci,
appartiene proprio al centro destra. Al
contrario, il centro sinistra, secondo Ricci,
non ritiene affatto inutile o dannoso il
confronto in Consiglio, né inutile il ruolo
stesso del Consiglio. Il consigliere Ricci ha
poi riconosciuto che
la Giunta
registra un ritardo nella sistemazione logistica
dei consiglieri, ma ha contestato fermamente il
consigliere Izzo allorché questi ha trasferito
la polemica locale sul piano nazionale ed ha
detto che nel centro sinistra, con tutti i suoi
problemi interne, ancora discute, mentre nel
centro destra decide sempre e solo uno senza –
qui davvero – nemmeno senza l’evidenza pubblica.
Il consigliere Nino Lombardi, dopo un intervento
del segretario generale, ha contestato
l’affermazione del consigliere Izzo circa la
impossibilità per
la Giunta di consentire la
istituzione in Bilancio del capitolo di spesa
gestito dal direttore generale per spese di
rappresentanza. Il presidente Cimitile,
concludendo i lavori su questo punto, ha
affermato che il peso delle consulenze è stato
ridotto con la variazione di bilancio in
discussione.
La variazione in Bilancio
è stata infine approvata con i dodici voti dei
consiglieri della maggioranza presenti, compreso
il presidente in quanto l’opposizione non ha
partecipato al voto. Mentre scoppiavano
polemiche sulla validità di questo voto, i
lavori del Conisglio in pratica finivano qui,
perché
è venuto a mancare
il numero legale e pertanto non si è discusso
dell’ultimo argomento iscritto all’ordine del
girono dei lavori e relativo alle 4 società in
house providing della Provincia al fine della
costituzione di un’unica
agenzia di sviluppo
del sannio. (a richiesta del gruppo PDL).
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