27 settembre 2008
Provincia, riunione del Consiglio
Antonio De Lucia
 

 

Comunicato Stampa n. 193 del 22 settembre 2008

Riunito stamani, sotto la presidenza di Giuseppe Maria Maturo, il Consiglio provinciale di Benevento alla Rocca dei Rettori.

Innanzitutto, il Consiglio ha avviato la discussione sulla mozione presentata dal consigliere Erminia Mazzoni e dal gruppo consiliare PDL relativa alla sospensione, in attesa di valutazioni di merito tecnico e finanziario, di ogni deliberazione circa la riorganizzazione delle risorse umane dell’ente Provincia ed il conferimento di nuovi incarichi. La consigliere Mazzoni ha lamentato il fatto che la mozione viene discussa con ritardo rispetto alle scelte già effettuate dall’Amministrazione sulle quale lei chiedeva un dibattito preventivo. Ha risposto l’assessore alle risorse umane Giovanni Bozzi. Questi ha affermato che è ormai ultimata la proposta per la riorganizzazione della pianta organica dell’ente e che, quanto prima, sarà presentata ufficialmente. Quindi, ha proseguito Bozzi, si può dire che sui tredici pensionamenti del 2007 non è stato operato alcun turn-over ed inoltre è stato soppresso il Comitato di Direzione: e tutto questo ha comportato un risparmio di spesa re-impiegato nello staff del presidente e degli assessori, nonché per il direttore generale. Bozzi ha quindi affermato che saranno individuati i dirigenti con bandi ad evidenza pubblica, cercando di valorizzare le potenzialità e le professionalità interne all’ente. L’assessore ha quindi affermato che è di 13 milioni di Euro il costo della gestione corrente per l’anno in corso, con un risparmio di circa 700mila Euro rispetto allo scorso anno. Secondo il consigliere Ricciardi l’Amministrazione Cimitile pone in discussione gli argomenti più qualificanti con molto ritardo rispetto alla urgenza dei problemi, senza peraltro che si comprenda quale sia la strategia politica alla base di questi atti. “Come si fa ad utilizzare l’evidenza pubblica per fini di cucina interna?” – si è chiesto polemicamente Ricciardi.

Il consigliere Capocefalo ha paventato il rischio del dissesto finanzio per l’ente a causa delle spese per portaborse ed Agenzie. Il consigliere Lamparelli ha ricordato che spesso le volontà degli enti locali sono riviste dal Governo centrale per fini di politica generale. Il consigliere Rubano ha affermato che il ritardo della discussione ha impedito una discussione dell’Assemblea sulle strategie dell’Amministrazione. La consigliere Mazzoni, nel dichiararsi insoddisfatta della risposta dell’assessore, ha affermato che l’Amministrazione procede per la riorganizzazione della pianta organica senza avere un quadro preciso della capacità di spesa dell’ente, quindi si muove al di fuori del quadro legislativo vigente. La gestione del personale degli enti locali, secondo le nuove norme, ha proseguito la Mazzoni, deve essere rigoroso ed improntato all’efficienza ed all’ottimizzazione del servizio: ma questo assunto non viene accolto dalla Provincia di Benevento perché prima si potenziano gli uffici di staff e si nomina il direttore generale, e poi si monitora lo stato delle finanze. Inoltre la Mazzoni ritiene che la Provincia non si  impegni sul fronte della meritocrazia. A nome della opposizione in Consiglio, la consigliere Mazzoni ha quindi ritenuto di dover ritirare la mozione perché la Amministrazione in carica, a suo giudizio, sta procedendo con indifferenza rispetto alle richieste dell’opposizione e delle norme non avendo riguardo per un programma tecnico-amministrativo-finanziario a monte che dovrebbe guidare le susseguenti scelte.

Ha chiuso sull’argomento il presidente Cimitile affermando che il Consiglio sta rischiando di cadere nel populismo. Egli ha dichiarato la sua sorpresa per la rinnovata discussione sugli incarichi fiduciari (ed ha contestato il termine spregiativo di “portaborse”) di stretta competenza e sul direttore generale, mentre si sarebbe aspettato una discussione elevata sulla macchina amministrativa, sui modelli gestionali, in omaggio ad una visione politicamente più elevata. Lo scenario legislativo, economico, finanziario cambia continuamente; cambiano i servizi; si evolvono le tecnologie; arriva il federalismo fiscale: dunque, la riorganizzazione dei servizi non può essere cristallizzata in un solo momento storico, ma deve essere continuamente attiva. Dobbiamo giungere ad un ente completamente digitalizzato ed informatizzato – ha detto Cimitile: stiamo, dunque, lavorando ad un progetto generale di riorganizzazione, ha detto Cimitile, ma, nel frattempo, si deve essere al passo con i tempi. Spero, ha concluso Cimitile, che Brunetta dia informazioni sugli indici di valutazione per la Pubblica amministrazione che dovranno essere adottati, ma nel frattempo si cercherà di far fronte alle esigenze dell’ente con una processo di grande respiro fondato sulla meritocrazia, nel rispetto delle figure interne ed esterne all’Ente.    

Sull’interrogazione dei Consiglieri dei gruppi PDL e UDC relativa alla casa di cura “GE.POS” srl di Telese Terme, ha relazionato il Consigliere Rubano. Questi ha affermato come ancora una volta la discussione in Consiglio giunga in forte ritardo rispetto alle urgenza della cronaca. La crisi della GEPOS intanto è stata superata con la sottoscrizione di un Patto di solidarietà tra i dipendenti di cui si paventava addirittura il licenziamento. Il fatto è tanto più grave in quanto si tratta  di questioni che incidono sul diritto alla salute del cittadino. Ha risposto l’assessore Gianluca Aceto affermando che la Giunta Cimitile ritiene di dover istituire un Osservatorio sulla sanità a ragione della oggettiva gravità della situazione in relazione ai robusti tagli dei finanziamenti regionali in materia. Più in generale, viene in rilievo nel nostro territorio – ha concluso Aceto – il problema connesso alla mancanza di lavoro ed alla perdita di posti di lavoro anche in Imprese qualificate. Il Conisgliere Rubano si è dichiarato insoddisfatto della risposta. 

Sulla relazione del consigliere Iadanza, il Consiglio ha invece approvato a voti unanimi l’adesione all’Associazione Italiana Città del Torrone, dopo aver discusso su un chiarimento al relativo Statuto sollecitato dal consigliere Molinaro. Si tratta di una iniziativa, ha spiegato il consigliere Iadanza, anche nella sua qualità di assessore comunale del capoluogo, di valenza internazionale, perché mette insieme le sinergie di molte città italiane e straniere che vantano una tradizione nella preparazione del torrone con il fine, tra l’altro, di giungere alla certificazione del prodotto.

Il Consiglio ha poi discusso della delibera della Giunta provinciale: “Bilancio di previsione esercizio 2008 –  IIIa variazione”.- La delibera – ha spiegato l’assessore al Bilancio Bozzi - non comporta modifiche negli equilibri di Bilancio, ma corregge un mero errore materiale commesso in un precedente provvedimento di analogo contenuto. L’opposizione ha però contestato questa visione del provvedimento che comunque confermava una decisione precedente ritenuta assolutamente inopportuna. Il consigliere Izzo, infatti, criticando anche il Collegio dei Revisori dei Conti, ha affermato che la Variazione è stata occasione per finanziare una miriade di intervento, spesso discutibili, al solo fine di agevolare la campagna elettorale del centro-sinistra, mentre veniva trascurato, a suo dire, un provvedimento a favore della Caritas per l’assistenza ai malati terminali. Il consigliere Izzo ha quindi aggiunto l’opposizione trova difficoltà nel lavorare a causa delle carenze logistiche e strutturali dell’ente e, a tale riguardo, ha affermato che, se entro il mese di settembre non saranno individuati locali idonei dove i consiglieri possano istruire le pratiche, il gruppo PDL attuerà uno “sciopero bianco” disertando i lavori del Consiglio. Il consigliere Izzo ha quindi aggiunto che, a suo dire, sarebbe stato istituito, senza approvazione da parte dell’Assemblea, del capitolo di spesa per il pagamento delle competenze del direttore generale. Secondo Izzo, tutto questo si inquadrerebbe nel “modus operandi” del centro sinistra che deve foraggiare i propri sostenitori. Il consigliere Lamparelli, nel rispondere direttamente a Izzo, ha invitato a recuperare il tono elevato da tenersi in Assemblea e la pertinenza rispetto agli argomenti iscritti all’ordine del giorno. Lamparelli ha escluso che il provvedimento in discussione possa essere censurato sotto il profilo della legittimità. Il Consigliere Ricci, nel rispondere ad alcune affermazioni di Izzo, ha detto che la maggioranza non si riconosce nella cultura dell’antiparlamentarismo che invece, probabilmente, ha scandito Ricci, appartiene proprio al centro destra. Al contrario, il centro sinistra, secondo Ricci, non ritiene affatto inutile o dannoso il confronto in Consiglio, né inutile il ruolo stesso del Consiglio. Il consigliere Ricci ha poi riconosciuto che la Giunta registra un ritardo nella sistemazione logistica dei consiglieri, ma ha contestato fermamente il consigliere Izzo allorché questi ha trasferito la polemica locale sul piano nazionale ed ha detto che nel centro sinistra, con tutti i suoi problemi interne, ancora discute, mentre nel centro destra decide sempre e solo uno senza – qui davvero – nemmeno senza l’evidenza pubblica. Il consigliere Nino Lombardi, dopo un intervento del segretario generale, ha contestato l’affermazione del consigliere Izzo circa la impossibilità per la Giunta di consentire la istituzione in Bilancio del capitolo di spesa gestito dal direttore generale per spese di rappresentanza. Il presidente Cimitile, concludendo i lavori su questo punto, ha affermato che il peso delle consulenze è stato ridotto con la variazione di bilancio in discussione.

La variazione in Bilancio è stata infine approvata con i dodici voti dei consiglieri della maggioranza presenti, compreso il presidente in quanto l’opposizione non ha partecipato al voto. Mentre scoppiavano polemiche sulla validità di questo voto, i lavori del Conisglio in pratica finivano qui, perché  è venuto a mancare il numero legale e pertanto non si è discusso dell’ultimo argomento iscritto all’ordine del girono dei lavori e relativo alle 4 società in house providing della Provincia al fine della costituzione di un’unica  agenzia di sviluppo del sannio. (a richiesta del gruppo PDL).

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it