Comunicato
Stampa n. 270 del 29 ottobre 2008
Seduta agitata del Consiglio
provinciale, riunito stamani sotto la presidenza
di Giuseppe Maria Maturo. Il consigliere Lucio
Rubano, infatti, al termine dei lavori, ha
annunciato di auto-sospendersi dal Gruppo del
PDL lamentando di essere stato contestato dai
suoi stessi Colleghi di Gruppo nella discussione
sulla delibera della sanità.
La seduta era cominciata con
altre contestazioni, quelle del consigliere
Ricciardi sul fatto che la seduta era stata
convocata di mercoledì, impedendo così la
partecipazione dei consiglieri Izzo e Mazzoni.
Ha risposto il vice presidente Lamparelli
facendo osservare che nelle sedute precedenti la
maggioranza aveva dovuto rinunciare a propri
consiglieri impossibilitati ad essere presenti
il lunedì.
Esaurita tale discussione,
si è passato all’inversione dell’ordine del
giorno per discutere sui tagli alla sanità
(“ADOZIONE DI UNA LINEA COMUNE AL FINE DI
SCONGIURARE IL RISCHIO DI ULTERIORI RIDUZIONI DI
SERVIZI SANITARI ESSENZIALI - A RICHIESTA DEL
GRUPPO PDL”) e sul decreto Gelmini (“VOTI AL
GOVERNO REGIONALE ED AL GOVERNO NAZIONALE CONTRO
LA RIFORMA PROPOSTA DAL MINISTRO
DELLA P.I. GELMINI (A RICHIESTA DEI GRUPPI DI
MAGGIORANZA E DEL GRUPPO UDC)”.
Il consigliere Rubano,
sulla questione dei tagli alla sanità, ha
presentato una propria relazione tesa a
difendere il territorio del Sannio dal
depauperamento delle strutture sanitarie a
seguito delle decisioni regionali. Il
consigliere ha ribadito il contenuto di un
unanime deliberato di 14 amministrazioni
comunali della valle telesina di critica nei
confronti della Regione Campania che mette in
luce che nel computo prefissato di posti letto
degli ospedali per numero di abitanti viene
inserita anche la dotazione di una Fondazione
nazionale quale
la Maugieri – cosa non prevista
dalla stessa legge regionale. Dunque il
documento di protesta chiede semplicemente la
conferma del Piano vigente senza alcun taglio e
senza alcun aggravio di spesa al fine di non
penalizzare le popolazioni delle aree interne.
Il consigliere Capasso ha appoggiato tale
impostazione ed ha aggiunto la protesta per la
chiusura delle guardie mediche di Telese Terme e
Guardia Sanframondi, in questo supportato anche
dal consigliere Remo Del Vecchio: l’accorpamento
delle guardie mediche, secondo i consiglieri
peraltro viene fatta dalle Autorità sanitarie in
assenza di un confronto con le istituzioni
locali.
Sulla questione della sanità si è espresso anche
il consigliere Aurelio Bettini il quale ha
lamentato, polemizzando dunque con Rubano, che
il Consiglio provinciale si stia limitando ad
approvare solo documenti da parte di soggetti
esterni all’Assemblea.
Il consigliere Damiano ha osservato che le
limitazioni di posti letto volute dalla Regione
siano frutto di orientamenti normativi del
presente e del precedente Governo: egli ha
affermato di condividere la posizione dei
sindaci ma che occorre tener presente il vincolo
imprescindibile del tetto di 120 posti letto per
struttura ospedaliero.
Il consigliere Cocca ha raccomandato di valutare
scelte oculate in modo da salvaguardare le
qualità dell’offerta dei servizi sanitari, che
pur esistono sul territorio provinciale,
ottimizzando le risorse finanziarie disponibili.
Il consigliere Capocefalo ha duramente
contestato l’atteggiamento del collega Rubano,
il quale a suo dire avrebbe portato gli
interessi solo della comunità telesina a
discapito delle altre, ma ha sottolineato la
necessità di giungere ad un razionalizzazione
delle risorse ed ad una ottimizzazione delle
strutture disponibili sul territorio
Il consigliere Cataudo ha difeso le esigenze
delle aree interne rispetto alle esigenze della
fascia metropolitana e costiera: le esigenze di
Napoli non possono essere caricate sul
territorio beneventano.
Il consigliere Ricciardi, dopo aver ricordato le
colpe della situazione di crisi della sanità, da
lui individuate nel governo di centrosinistra
alla Regione, ha ribadito la necessità di non
“micro-territorializzare” la questione della
sanità in un contesto di scarsità di risorse
finanziarie, in altri termini di non avere
riguardo soltanto ai problemi di questo o quel
comprensorio interno della Provincia di
Benevento.
Il consigliere Nino Lombardi ha invitato a
riflettere sulla morfologia del territorio
sannita che provoca problemi fortissimi nella
gestione di servizi sanitari ed altrettanti
gravi .
L’assessore Nicola Simeone ha discusso sulle
problematiche connesse alla gestione di una
delega sanitaria sottolineando in particolare il
tema della soppressione delle guardie mediche
che dovrà essere sottolineato dalla Giunta
provinciale con una apposita determinazione.
Il Consiglio provinciale di Benevento ha dunque
approvato una mozione che incorpora la posizione
espressa dai sindaci della valle telesina. Il
documento è stato approvata all’unanimità con
l’eccezione dell’astensione del consigliere
Aurelio Bettini.
Si è passati quindi a discutere del Decreto
Gelmini (che intanto veniva approvato al
Senato).
Il consigliere Rubano ha
presentato una propria relazione tesa a
difendere il territorio del Sannio dal
depauperamento delle strutture sanitarie a
seguito delle decisioni regionali. Il
consigliere ha ribadito il contenuto di un
unanime deliberato di 14 amministrazioni
comunali della valle telesina di critica nei
confronti della Regione Campania che mette in
luce che nel computo prefissato di posti letto
degli ospedali per numero di abitanti viene
inserita anche la dotazione di una Fondazione
nazionale quale
la Maugieri – cosa non prevista
dalla stessa legge regionale. Dunque il
documento di protesta chiede semplicemente la
conferma del Piano vigente senza alcun taglio e
senza alcun aggravio di spesa al fine di non
penalizzare le popolazioni delle aree interne.
Il consigliere Capasso ha appoggiato tale
impostazione ed ha aggiunto la protesta per la
chiusura delle guardie mediche di Telese Terme e
Guardia Sanframondi, in questo supportato anche
dal consigliere Remo Del Vecchio: l’accorpamento
delle guardie mediche, secondo i consiglieri
peraltro viene fatta dalle Autorità sanitarie in
assenza di un confronto con le istituzioni
locali.
Sulla questione della sanità si è espresso anche
il consigliere Aurelio Bettini il quale ha
lamentato, polemizzando dunque con Rubano, che
il Consiglio provinciale si stia limitando ad
approvare solo documenti da parte di soggetti
esterni all’Assemblea.
Il consigliere Damiano ha osservato che le
limitazioni di posti letto volute dalla Regione
siano frutto di orientamenti normativi del
presente e del precedente Governo: egli ha
affermato di condividere la posizione dei
sindaci ma che occorre tener presente il vincolo
imprescindibile del tetto di 120 posti letto per
struttura ospedaliero.
Il consigliere Cocca ha raccomandato di valutare
scelte oculate in modo da salvaguardare le
qualità dell’offerta dei servizi sanitari, che
pur esistono sul territorio provinciale,
ottimizzando le risorse finanziarie disponibili.
Il consigliere Capocefalo ha duramente
contestato l’atteggiamento del collega Rubano,
il quale a suo dire avrebbe portato gli
interessi solo della comunità telesina a
discapito delle altre, ma ha sottolineato la
necessità di giungere ad un razionalizzazione
delle risorse ed ad una ottimizzazione delle
strutture disponibili sul territorio
Il consigliere Cataudo ha difeso le esigenze
delle aree interne rispetto alle esigenze della
fascia metropolitana e costiera: le esigenze di
Napoli non possono essere caricate sul
territorio beneventano.
Il consigliere Ricciardi, dopo aver ricordato le
colpe della situazione di crisi della sanità, da
lui individuate nel governo di centrosinistra
alla Regione, ha ribadito la necessità di non “micro-territorializzare”
la questione della sanità in un contesto di
scarsità di risorse finanziarie, in altri
termini di non avere riguardo soltanto ai
problemi di questo o quel comprensorio interno
della Provincia di Benevento.
Il consigliere Nino Lombardi ha invitato a
riflettere sulla morfologia del territorio
sannita che provoca problemi fortissimi nella
gestione di servizi sanitari ed altrettanti
gravi .
L’assessore Nicola Simeone ha discusso sulle
problematiche connesse alla gestione di una
delega sanitaria sottolineando in particolare il
tema della soppressione delle guardie mediche
che dovrà essere sottolineato dalla Giunta
provinciale con una apposita determinazione.
La mozione dei sindaci della valle telesina
viene approvata all’unanimità con l’eccezione
dell’astensione del consigliere Aurelio Bettini.
Si è quindi avviata la
discussione sul decreto Gelmini per
la Scuola (che intanto veniva
approvato dal senato). Ha relazione il
consigliere Petriella, il quale ha ricordato i
tre cardini della proposta governativa e cioè:
“Razionalizzare, risparmiare e ridurre”. Questi
tre principi che caratterizzano la riforma non
possono essere accettati dai territori montani
in quanto non sempre la efficienza è sinonimo di
efficacia nei servizi scolastici.
E’ intervenuta dunque la
assessora alle politiche scolastiche Mariella
Cirocco la quale ha illustrato le politiche
d’intervento governativo sulla Scuola. In
particolare
la Cirocco ha evidenziato le
scadenze decisionali da parte delle Regioni e
delle
province entro
novembre, sulla scorta delle indicazione del
Governo: ma il conseguimento di tali decisioni
locali osta il fatto che la cosiddetta Riforma
Gelmini deve essere integrata da una serie di
regolamenti attuativi. Al di là di questo
problema, comunque,
la Cirocco
ha evidenziato come il Governo intende elevare
il rapporto alunni/docenti entro l’anno
scolastico 2011/2012. Sulla base di tanto, per i
44.898 alunni sanniti le strutture a
disposizioni sono queste:
-14 direzioni didattiche e solo 8 sono
normodimensionate cioè corrette nel rapporto
prefissato di alunni;
-39 istituti comprensivi, solo 12 sono a norma;
-6 scuole medie e di queste solo la metà è a
norma
-24 gli istituti di II grado, 15 dei quali a
norma.
L’assessore Cirocco ha
quindi annunciato di aver incontrato i sindaci
su base territoriali e di aver raccolto le
preoccupazioni dei primi cittadini: molti
Istituti perderanno la dirigenza e molti comuni
perderanno addirittura la scuola stessa. Pesanti
infine, secondo
la Cirocco, le conseguenze
occupazionali soprattutto nel settore del
precariato.
Il consigliere Rubano ha
difeso le riforme proposte dal Governo,
contestando punto per punto. Ha annunciato
infine di sospendersi dal gruppo del PDL in
attesa di chiarimenti per la contestazione
interna ricevuta sulla questione della sanità.
I consiglieri Capocefalo e Bettini hanno chiesto
il rinvio dell’argomento e quindi hanno
abbandonato l’Aula.
I consiglieri di
opposizione Di Somma, Rubano, Del Vecchio hanno
invece mantenuto la presenza in Aula, ma non
hanno partecipato al voto, dunque
astenendosi, in
quanto hanno ritenuto che il deliberato della
maggioranza sia frutto di strumentalizzazione
politica.
Il Consiglio infine si è aggiornato al prossimo
5 novembre.
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