3 dicembre 2008
Scuola, entro il 2009 la riduzione degli organici
AA.VV.

 

 

03-12-2008

 

 

Pedicini (Usp): non sarà possibile sottrarsi a quanto prevede la legge

 

Almeno 500 alunni per ogni «dirigenza scolastica», fatta eccezione per le realtà montane. Questo il parametro che la Provincia di Benevento intende adottare per attuare il dimensionamento della rete scolastica in ottemperanza al decreto Gelmini.

 

Il dato è emerso dalla riunione della conferenza scolastica provinciale che si è tenuta ieri alla Rocca dei Rettori; con il presidente Aniello Cimitile, l’assessore all’Istruzione Maria Cirocco e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Mario Pedicini anche il presidente del Consiglio scolastico provinciale Tullio Ruggiero e i rappresentanti di 64 comuni. Le scelte finali, ha assicurato Cimitile, emergeranno dalla concertazione e dal dialogo tra istituzioni, anche se la Provincia è pronta ad assumersi le proprie responsabilità.

 

È stata poi l’assessore Cirocco ad illustrare i vari punti della proposta elaborata, e cioè: accorpare delle dirigenze dei comuni che attualmente ne ospitano 2 o più ma non raggiungono il limite minimo di alunni; accorpare le dirigenze di comuni limitrofi, lasciando la presidenza nel comune con più alunni; tutelare i comuni montani lasciando il limite di 300 alunni sia per le scuole dell’obbligo che per gli istituti superiori; creare istituti omnicomprensivi per i comuni più piccoli che ospitano le scuole superiori; delocalizzare le sezioni staccate da Benevento per inserirle nel territorio in cui sono ubicate. Pedicini ha poi ricordato il percorso previsto dalla legge: razionalizzazione, rimodulazione dell’attuale organizzazione scolastica, ridefinizione dei criteri delle dirigenze scolastiche.

 

Secondo Pedicini occorre effettuare, perché così comanda la legge, un taglio del 17% agli organici entro il prossimo anno; inevitabili, a suo avviso, molti ridimensionamenti perché le scuole, secondo i criteri vigenti, non riusciranno a coprire gli organici sovradimensionati nemmeno utilizzando lo strumento del tempo pieno.

 

Pedicini ha anche denunciato l’ipertrofia ingiustificata di alcuni istituti della città, la mancata saldatura dell’offerta formativa con le effettive vocazioni del territorio e con le prospettive di sviluppo economico e produttivo, gli aspetti ancora poco chiari del futuro dell’istruzione professionale.

 

Nel successivo dibattito sono intervenuti i sindaci di Faicchio, Castelvenere, Pontelandolfo, Calvi, Arpaise, Cerreto Sannita, Colle Sannita, Circello, Telese Terme, Reino, Ceppaloni, l’assessore alla cultura di Benevento Gigi Ionico, il consigliere provinciale Spartico Capocefalo, il presidente della Comunità Montana Titerno, Nino Lombardi. La proposta è stata approvata all’unanimità con il solo voto contrario del sindaco di Telese Terme, Gennaro Capasso, il quale ha lamentato il poco tempo avuto a disposizione per maturare un orientamento circa le scelte della Provincia.

 

Cimitile non ha comunque escluso che si possano chiedere ed ottenere deroghe ai vincoli sul numero degli alunni «a patto che prevalga la partecipazione e la condivisione dei sindaci».

 


 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 338 del 02 dicembre 2008

Antonio De Lucia

 

Si è riunita nella Sala consiliare della Rocca dei Rettori, la Conferenza Scolastica provinciale sotto la presidenza del prof. Aniello Cimitile, coadiuvato dall’assessore all’Istruzione della Provincia di Benevento prof.ssa Maria Cirocco. Presente il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale dott. Mario Pedicini ed il presidente del Consiglio Scolastico Provinciale prof. Tullio Ruggiero, folta era la rappresentanza degli enti interessati, ben 64. All’ordine del giorno il Piano provinciale di dimensionamento scolastico in ottemperanza al decreto Gelmini.

 

La Conferenza si è aperta con la relazione introduttiva del presidente Cimitile, il quale ha innanzitutto sottolineato la delicatezza della questione sul tappeto, visto che implica interventi di razionalizzazione delle dirigenze sul territorio. Il presidente ha ricordato che, mentre la “ratio” dei provvedimenti è stata concepita altrove, l’attuazione degli stessi spetta al territorio, per cui, ha aggiunto, è meglio muoversi sull’argomento con il criterio della massima concertazione e del dialogo tra le Istituzioni. Cimitile ha chiarito che, ovviamente, nel Sannio nessuno intende derogare alle proprio responsabilità, in primis la Provincia.

 

 

L’assessore Cirocco ha quindi illustrato la proposta della Provincia evidenziando la necessità di guardare alle dirigenze secondo il criterio dei 500 alunni per scuola, con una deroga per quelle montane: così, ha aggiunto, non si chiude alcun plesso o istituto e si garantiscono anche i piccoli centri, compresi quelli privi di dirigenza. Il dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Pedicini ha snocciolato il percorso previsto dalla legge: razionalizzazione, rimodulazione dell'attuale organizzazione scolastica, ridefinizione dei criteri delle dirigenze scolastiche.

 

Secondo Pedicini occorre effettuare, perché così comanda la legge, un taglio del 17% agli organici entro il prossimo anno, cosa peraltro già avviata in passato, ma senza la dovuta lungimiranza. Inevitabile, per Pedicini, molti ridimensionamenti perché le Scuole, secondo i criteri vigenti, non riusciranno a coprire gli organici sovradimensionati nemmeno utilizzando lo strumento del tempo pieno. Pedicini ha anche denunciato l’ipertrofia ingiustificata di alcuni Istituti nella città capoluogo, la mancata saldatura dell’offerta formativa con le effettive vocazioni del territorio e con le prospettive di sviluppo economico e produttivo, nonché la scadenza ormai prossima delle scelte delle Famiglie per l’iscrizione dei figli alle Superiori. Soprattutto quest’ultimo passaggio, ha concluso Pedicini, comporta idee chiare, anche da parte del Ministero, sul destino degli Istituti professionali.

Su queste considerazioni si è sviluppato un lungo dibattito con la partecipazione di numerosi sindaci: Faicchio, Castelvenere, Pontelandolfo, Calvi, Arpaise, Cerreto Sannita, Colle Sannita, Circello, Telese Terme, Reino, Ceppaloni, l’assessore alla cultura di Benevento Gigi Ionico, il consigliere provinciale Spartico Capocefalo, il presidente della Comunità Montana Titerno, Nino Lombardi.

Dopo gli interventi dei rappresentanti degli enti, è stata messa ai voti la proposta della Provincia, così come illustrata dall’assessore Cirocco e finalizzata a proporre in sede regionale, cui spetta l’ultima parola, i seguenti criteri:

a) tutelare i piccoli centri e i comuni montani evitando la chiusura dei plessi scolastici per motivi di isolamento geografico e sociale;

b) accorpare le dirigenze dei comuni che attualmente ne ospitano 2 o più ma non raggiungono i limiti di legge richiesti in quanto a numero di alunni;

c) accorpare le dirigenze di comuni limitrofi, lasciando la presidenza nel comune che ha un numero maggiore di alunni;

d) tutelare i comuni montani lasciando la deroga di 300 alunni sia per le scuole dell'obbligo che per gli istituti superiori;

e) chiedere la possibilità di istituti omnicomprensivi per i comuni più piccoli che ospitano le scuole superiori;

f) rispettare le richieste dei comuni secondo la logica di razionalizzazione oggettiva;

g) delocalizzare le sezioni staccate da Benevento per inserirle nel territorio in cui sono ubicate.

La proposta è stata approvata all’unanimità con il solo voto contrario del sindaco di Telese Terme, dott. Gennaro Capasso, il quale ha lamentato il poco tempo avuto a disposizione per maturare un orientamento circa le scelte della Provincia.

In chiusura il presidente Cimitile si è dichiarato consapevole dei limiti dell'operazione dalla sua Amministrazione, attuata peraltro in condizioni di emergenza. Si è detto favorevole ad invocare deroghe ai vincoli del numero degli alunni a patto che prevalga la partecipazione e la condivisione dei sindaci.

 

La linea da seguire per la formazione, secondo il presidente, è quella di definire la strategia, la “mission” delle nostre Scuole in rapporto alle indicazioni strategiche di sviluppo territoriale. Occorre arricchire il patrimonio di conoscenza e di competenze da mettere in campo, ha proseguito Cimitile, tarando su questo il sistema scolastico sannita per proiettarlo verso l’eccellenza. Parte con oggi, ha concluso il presidente, un'operazione triennale da adeguare anno per anno a seconda delle esigenze.

 

 

     

 Valle Telesina


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