3 novembre 2008
Campania, carcere a chi abbandona i rifiuti per strada
fonte: Corriere del Mezzogiorno

 

 

Carcere a chi abbandona i rifiuti per strada: e vale solo per la Campania

Dai sei mesi a 3 anni di reclusione per chi lascia rifiuti ingombranti. Slittano le norme anti-writers

NAPOLI - Chi viene colto mentre abbandona per strada i rifiuti ingombranti può essere anche arrestato. Lo prevede il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Ad illustrare il provvedimento ci ha pensato il Commissario straordinario per l'emergenza in Campania, Guido Bertolaso, sottolineando che la norma non vale per tutto il territorio nazionale, ma solo per la Campania e per quelle Regioni in cui è stata riconosciuta l'emergenza. La pena prevista, ha spiegato Bertolaso varia dai 6 mesi ai tre anni di reclusione (fino a oggi chi lasciava un frigorifero in strada rischiava solo una multa di 25 euro).

RIFIUTI SPECIALI - Bertolaso ha illustrato un'altra norma, per «prevenire alcune polemiche»: «Da quando il presidente del Consiglio ha detto che la Regione era stata ripulita, qualcuno si è divertito ad andare in giro a trovare cumuli di rifiuti. Come detto da alcuni ministri, si trattava di rifiuti speciali che non potevano essere presi dall'esercito o dalle altre organizzazioni che raccolgo quotidianamente la spazzatura perché potevano contenere materiale pericoloso e per il quale sono previste una serie di passaggi importanti». Con la norma è previsto che quelli che hanno un compito per la risoluzione del problema sono «autorizzati a prendere questi rifiuti speciali, a portarli via da periferia e campagne, da sempre discariche a cielo aperto, a trasferirli in piazzole controllate a norma e lì selezionare, l'amianto dai copertoni e dagli oli residui, per poi mandarli allo smaltimento secondo le norme previste dalla legge». «Il problema dell'emergenza vera e propria è sotto controllo - ha concluso Bertolaso - si tratta ora di consolidare la situazione con una serie di misure».

SOLDI A CHI RICICLA - «Ogni cittadino può andare con la spazzatura alla piattaforma del Conai e ricevere un compenso economico per i rifiuti riciclabili. Si tratta di un incentivo estremamente importante che agevolerà la raccolta differenziata»: è quanto afferma il sottosegretario. «L’articolo 1 del decreto legge consente a tutti i cittadini della regione Campania - dice Bertolaso - di sviluppare in modo anche autonomo l’attività di riciclo del materiale casalingo. Oggi quando si fa la raccolta differenziata occorre consegnare il materiale alle municipalizzate che poi portano il materiale al Conai. Poichè in Campania le cose non funzionano al meglio abbiamo deciso di tornare ai vecchi tempi quando si consegnava la bottiglia vuota e si riceveva un indennizzo economico. Sono attività che portano avanti molte nazioni europee».

COMUNI COMMISSARIATI - E ce n’è anche per i Comuni "pigri". «I 551 sindaci campani - ha ammonito Bertolaso - devono fare il loro dovere. Spesso anche noi siamo sollecitati da cittadini che sostengono che non è stata tolta la spazzatura sotto casa, ma non è compito nostro, devono farlo i sindaci. I Comuni che non fanno quanto previsto dalla legge potranno essere ora commissariati: è una norma severa che vuole far assumere le responsabilità a tutte quelle amministrazioni comunali che gridano all’aiuto ma poi sono inadempienti».

WRITERS - Non è stato approvato dal Consiglio di ministri il provvedimento contro i writers, che inizialmente doveva essere contenuto nel decreto sui rifiuti. Le misure, ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, saranno contenute in un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza.


31 ottobre 2008

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it