Carcere a chi abbandona i rifiuti per strada: e
vale solo per la Campania
Dai sei mesi a 3 anni di reclusione per chi
lascia rifiuti ingombranti. Slittano le norme
anti-writers
NAPOLI - Chi viene colto mentre abbandona per
strada i rifiuti ingombranti può essere anche
arrestato. Lo prevede il decreto legge approvato
dal Consiglio dei ministri. Ad illustrare il
provvedimento ci ha pensato il Commissario
straordinario per l'emergenza in Campania, Guido
Bertolaso, sottolineando che la norma non vale
per tutto il territorio nazionale, ma solo per
la Campania e per quelle Regioni in cui è stata
riconosciuta l'emergenza. La pena prevista, ha
spiegato Bertolaso varia dai 6 mesi ai tre anni
di reclusione (fino a oggi chi lasciava un
frigorifero in strada rischiava solo una multa
di 25 euro).
RIFIUTI SPECIALI
- Bertolaso ha illustrato un'altra norma, per
«prevenire alcune polemiche»: «Da quando il
presidente del Consiglio ha detto che la Regione
era stata ripulita, qualcuno si è divertito ad
andare in giro a trovare cumuli di rifiuti. Come
detto da alcuni ministri, si trattava di rifiuti
speciali che non potevano essere presi
dall'esercito o dalle altre organizzazioni che
raccolgo quotidianamente la spazzatura perché
potevano contenere materiale pericoloso e per il
quale sono previste una serie di passaggi
importanti». Con la norma è previsto che quelli
che hanno un compito per la risoluzione del
problema sono «autorizzati a prendere questi
rifiuti speciali, a portarli via da periferia e
campagne, da sempre discariche a cielo aperto, a
trasferirli in piazzole controllate a norma e lì
selezionare, l'amianto dai copertoni e dagli oli
residui, per poi mandarli allo smaltimento
secondo le norme previste dalla legge». «Il
problema dell'emergenza vera e propria è sotto
controllo - ha concluso Bertolaso - si tratta
ora di consolidare la situazione con una serie
di misure».
SOLDI A CHI RICICLA
- «Ogni cittadino può andare con la spazzatura
alla piattaforma del Conai e ricevere un
compenso economico per i rifiuti riciclabili. Si
tratta di un incentivo estremamente importante
che agevolerà la raccolta differenziata»: è
quanto afferma il sottosegretario. «L’articolo 1
del decreto legge consente a tutti i cittadini
della regione Campania - dice Bertolaso - di
sviluppare in modo anche autonomo l’attività di
riciclo del materiale casalingo. Oggi quando si
fa la raccolta differenziata occorre consegnare
il materiale alle municipalizzate che poi
portano il materiale al Conai. Poichè in
Campania le cose non funzionano al meglio
abbiamo deciso di tornare ai vecchi tempi quando
si consegnava la bottiglia vuota e si riceveva
un indennizzo economico. Sono attività che
portano avanti molte nazioni europee».
COMUNI COMMISSARIATI
- E ce n’è anche per i Comuni "pigri". «I 551
sindaci campani - ha ammonito Bertolaso - devono
fare il loro dovere. Spesso anche noi siamo
sollecitati da cittadini che sostengono che non
è stata tolta la spazzatura sotto casa, ma non è
compito nostro, devono farlo i sindaci. I Comuni
che non fanno quanto previsto dalla legge
potranno essere ora commissariati: è una norma
severa che vuole far assumere le responsabilità
a tutte quelle amministrazioni comunali che
gridano all’aiuto ma poi sono inadempienti».
WRITERS
- Non è stato approvato dal Consiglio di
ministri il provvedimento contro i writers, che
inizialmente doveva essere contenuto nel decreto
sui rifiuti. Le misure, ha spiegato il ministro
dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, saranno
contenute in un emendamento al disegno di legge
sulla sicurezza.
31 ottobre 2008
|