31 ottobre 2008
Cerreto PO, proposta dei sindaci della Valle T.
fonte: iCoraggiosi

 

 

Proposta dei Sindaci della Valle Telesina per l’offerta sanitaria del Presidio Ospedaliero "Maria delle Grazie" di Cerreto Sannita

 

Comuni di

AMOROSI,

CASTELVENERE ,

CERRETO SANNITA,

CUSANO MUTRI,

FAICCHIO,

GUARDIA SANFRAMONDI,

PAUPISI,

PIETRAROJA,

PUGLIANELLO,

SAN LORENZELLO,

SAN LORENZO MAGGIORE,

SAN SALVATORE TELESINO,

SOLOPACA,

TELESE TERME.

 

Proposta completa (2MB)

 

 

Il numero complessivo di 111 posti letto rappresenta la dotazione minima, tra l’altro già attualmente disponibile presso lo stabile, che consente il permanere della continuità assistenziale nell’alta valle titernina e telesina, osso della Regione, su cui grava, anche la popolazione montana di Cusano Mutri e Pietraroja, con una offerta sanitaria che non modifica ne traumatizza il tessuto ospedaliero della provincia di Benevento tenuto conto della storicizzazione di tale presenza all’interno della ASL BN 1.

 

Emerge, dalla proposta che ci si fa responsabilmente carico del concorso alla riduzione delle spese, che dovrebbe costituire lo scopo principale del piano di rientro dal disavanzo, prevedendo un taglio di ben 12 posti letto, che si vanno ad aggiungere a quelli già in dotazione ai reparti di ginecologia ed ostetricia e pediatria , chiusi a far data dal 1 luglio 2007.

 

Non si può accettare, perciò, che si possa ipotizzare, come è scritto nel piano predisposto dall’Assessorato alla Sanità, l’accorpamento dell’Ospedale di cerreto Sannita a quello di Sant’Agata dè Goti, con il consequenziale trasferimento di tutte le risorse in una nuova struttura di recente realizzazione in territorio di Sant’Agata dè Goti.

 

Questa scelta non si giustifica in alcun modo , perché immotivata,perché un territorio di oltre 50 mila abitanti non può essere privato di servizi essenziali, e perché non sussistono i presupposti per deliberare la chiusura dell’Ospedale di Cerreto , 11° si cinquanta presidi regionali, in quanto a rapporto costi/ricavi, ed eccellente per quanto riguarda l’indice di occupazione media dei posti letto che, se confrontato con il numero di dimessi in regime ordinario e con l’indice di rotazione, è di gran lunga superiore a quello dei reparti di altri ospedali e aziende ospedaliere della provincia sannita, di cui si prevede la permanenza.

 

D’altra parte, la suesposta proposta non impedirebbe l’attivazione della nuova struttura di S. Agata dè Goti. Infatti, sarebbe sufficiente ridistribuire in maniera diversa la dotazione complessiva di posti letto assegnata alla provincia di Benevento, tenendo presente che il previsto aumento di 20 posti alla A.O. ‘Rummo’ e l’eccedenza di posti previsti per la riabilitazione lungodegenza, il cui indice è fissato in 0,96 a fronte dello 0,51 previsto per il resto della regione, potrebbero in parte compensare l’attuale carenza di posti letto, ad oggi disponibili in numero di 36, dell’Ospedale di Sant’Agata dè Goti.

 

Ciò senza evidenziare che il taglio di 101 posti letto nel Sannio è, comunque, sproporzionato rispetto alle altre realtà della regione, in particolar modo dell’area metropolitana di Napoli. E’ sufficiente considerare che il solo ‘Cardarelli’ ha una dotazione di posti letto pari a quella della intera provincia di benevento, con la differenza che, mentre il territorio sannita ha una estensione pari a un quarto della Campania, nella città di Napoli vi è una tale concentrazione di ospedali, che il cittadino non subirebbe alcun danno se venisse soppresso un numero maggiore di posti letto, perché dovrebbe percorrere solo poche centinaia di metri per reperire altro presidio ospedaliero.

 

 I sindaci: Della Morte, Scetta, Barbieri, Maturo, Borrelli, Ciarleglio, Aceto, Di Furia, Bartone,Di Santo, Fasulo, Creta, Forgione, Capasso

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it