19 ottobre 2008
Cerreto, CGIL e PRC contro la chiusura del P.O.
AA.VV.

 

 

 

 CGIL funzione pubblica

A tutti i lavoratori

 AREA COMPARTO SANITA’

 

 

 

 

 

Il giorno 16 Ottobre 2008 alle ore 12,00 si è tenuta presso  la sala riunioni del Presidio Ospedaliero di Cerreto Sannita un incontro  richiesto dagli operatori e dipendenti CGIL del presidio cerretese.

La riunione ha affrontato la problematica della paventata chiusura del Presidio ‘Maria delle Grazie’ di Cerreto Sannita previsto dal Piano Sanitario Regionale.

Gli operatori hanno avuto modo di esprimere le loro valutazioni, le perplessità  e le loro analisi sul perché il presidio di Cerreto  si è trovato in questi ultimi anni  a non capitalizzare quelle potenzialità che pure sono presenti nella struttura presidiale.

La valutazione critica sulla chiusura  ha comportato  il coinvolgimento del territorio che si vede decurtare  un servizio così importante per la intera Valle telesina.

Il Segretario provinciale CGIL, presente alla discussione,  ha suggerito di abbandonare chiari elementi polemici che hanno determinato l’ipotesi di chiusura e, di ragionare, intorno alla possibilità di trovare soluzioni alternative da sottoporre alla attenzione di quanti giocano un ruolo importante nel determinare la vicenda della sopravvivenza del presidio.

Si è ragionato intorno alla possibile ‘ riqualificazione ’  e/o  ‘ riorganizzazione ’ del P.O.  di Cerreto sfruttando le potenzialità umane e strumentali presenti.

 

·         La CGIL sottolinea preliminarmente  che i costi molto alti di una chiusura non sono giustificati  dai cospicui investimenti fino ad ora messi in campo  dalla ASL BN 1;

 

·         La CGIL, in questa prima fase,  informando la propria rappresentanza presidiale, si impegna a governare, eventualmente, il processo di riqualificazione da  pensare e progettare nei modi e nei tempi opportuni in modo da salvaguardare la struttura   con i lavoratoti  in essa impegnati.

 

·         La CGIL produrrà, nei prossimi giorni, la redazione  di  tale  proposta  che sarà partecipata a tutti i protagonisti istituzionali  presenti sul territorio.

 

Giovanni Lombardi

Felice Zinno

 


 

 

“Il  P.O.  di  Cerreto  Sannita  non  può  chiudere !”

 

 

Le  continue  voci  sulla  possibile  chiusura  del  P.O.  “Maria  delle  Grazie”  di  Cerreto  Sannita,  continuano  a  rincorrersi.  Occorre  tuttavia,  mettere  un  freno  alle  illazioni  e  ristabilire  un  po’  di  chiarezza.

E’  necessario  precisare  che  sulla  vicenda  ci  sono  responsabilità  diffuse  della  politica  a  livello  locale  ed  a  livello  regionale,  ma  anche  della  gestione  amministrativo - sanitaria  provinciale.  Aldilà  delle  polemiche,  è  necessario  in  questo  momento  ricorrere  alle  sinergie  per  mettere  in  campo  ogni  sforzo,  di  ogni  genere.

 

Per  primi,  come  Rifondazione,  abbiamo  avvertito  l’esigenza  di  difendere  l’Ospedale  cerretese  dal  rischio  chiusura  o  dimezzamento,  sin  dall’ottobre  2006,  a  seguito  di  continue  illazioni  apparse  sulla  locale  stampa.  Ci  siamo  mobilitati  più  volte,  con  fermezza,  fino  a  giungere  nell’agosto  2007  ad  un  incontro  con  l’Assessore  Regionale  Montemarano,  nel  quale,  insieme  alle  locali  istituzioni,  chiedevamo  la  riapertura  dei  reparti  di  ginecologia  ed  ostetricia.  E  siamo  ancora  mobilitati  ed  in  continua  attenzione,  per  tutelare  il  diritto  alla  salute  nelle  zone  interne,  per  scongiurare  che  un  territorio  posso  perdere  una  struttura  sanitaria  importante,  per  evitare  la  fine  di  un  presidio  di  assistenza  fondamentale  per  una  zona  come  quella  della  Valle  Telesina  e  Titernina.

 

Occorre  scongiurare  il  rischio  di  commissariamento  da  parte  del  governo  Berlusconi,  della  sanità  in  Regione  Campania,  perché  ciò  significherebbe  la  fine  delle  possibilità  di  dialogo  tra  i  vari  enti  istituzionali  impegnati  nella  risoluzione  positiva  della  vicenda. 

 

            E’  necessario  che  il  Comitato  composto  dai  14  sindaci  della  zona  interessata  dalle  prestazioni  del  nosocomio  cerretese,  continui  a  tessere  relazioni  istituzionali  forti  per  chiedere  che  il  paventato  spostamento  del  P.O.  di  Cerreto  a  Sant’Agata  dei  Goti,  non  avvenga. 

 

Per  tale  ragione  ed  in  virtù  del  fatto  che  come  partito  siamo  disposti  a  fare  il  possibile  per  scongiurare  tale  spostamento  e/o  la  chiusura  del  presidio  sanitario,  ci  siamo  fatti  promotori  di  un’audizione  dei  14  sindaci  presso  la  V  Commissione  (commissione  sanità)  del  Consiglio  Regionale  della  Campania,  organo  deputato  a  decidere   le  eventuali  modifiche  da  apportare  al  Piano  di  Rientro  dal  Disavanzo  Sanitario  Regionale  e  del  Piano  Regionale  Ospedaliero.

            Il  nostro  impegno  è  profondo  e  di  allerta  costante.  Siamo  in  continuo  contatto  con  la  Consigliera  Regionale  del  PRC – SE,  Antonella  Cammardella,  membro  e  vicepresidente  della  V  Commissione.  Il  partito  della  Rifondazione  Comunista  a  livello  regionale  è  mobilitato  sulla  vicenda  dell’Ospedale  cerretese.

            Non  lasceremo  che  il  nostro  territorio  rimanga  senza  una  struttura  di  assistenza  medica  dopo  30  anni  dalla  sua  creazione.

 

 

 

Cerreto  Sannita,  18  ottobre  2008

 

Vincenzo Di Lauro

Consigliere  Comunale  Cerreto  Sannita

dirigente  provinciale  P.R.C. – S.E.

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it