Cerreto 7 novembre 2008
Ieri
sera
a Cerreto Sannita ,
durante l'incontro promosso dal PD sannita sulla
chiusura del P.O.
'Marie delle Grazie'
sono state
consegnate dal palco, con la lettura di un
comunicato le oltre 1000 firme raccolte dalla
nostra iniziativa.
Questa sera faremo lo stesso
durante l'incontro
promosso a Guardia Sanframondi dal PDL. Poi i
cittadini valuteranno, anche con il nostro
contributo, l'uso che i due schieramenti faranno
delle firme come espressione popolare e come
segno che viene da questo territorio fortemente
penalizzato da questa scelta.
Salvare Cerreto, salvare l'ospedale di Cerreto
significa salvare la politica!
Quella fatta di
partecipazione, di condivisione, di
coinvolgimento. La politica è fatta anche di
programmazione di metodologie per la risoluzione
di problemi complessi !
Ora,
in questa sciagurata decisione, senza scomodare
l'art. 32 della nostra Costituzione o i principi
fondamentali della legge 883 del 1978
istitutiva del
SSN. che pure parla
testualmente di 'superamento
degli squilibri territoriali nelle condizioni
socio-sanitarie del paese';
ci chiediamo
dove sono finiti il
coinvolgimento degli enti locali, la
contrattazione, l'assemblea dei sindaci, il
coinvolgimento dell'Ente
provincia… Dove è
finita la pianificazione e la programmazione
della gestione sanitaria nella nostra Regione ?
Ecco perché chiudere Cerreto
significa oggi, molto semplicemente decretare
nelle nostre zone il fallimento della politica,
quella capace di incidere sulla distribuzione
delle risorse materiali e immateriali,
perseguendo l'interesse di un soggetto, sia esso
un individuo o un gruppo.
Quella politica,
badate bene, che
non è stata capace
non solo di
progettare il futuro ma è riuscita ad annientare
il presente.
icoraggiosi, fanno appello, un po' ironicamente,
a quel senso di autoconservazione che da sempre
è tipico della classe politica
proponendo questo
semplice abbinamento duale: Se chiuderà Cerreto
significa che
chiuderà la
politica che in queste condizioni ed in queste
realtà non avrà più motivo di esistere.
--
Giovanni Lombardi
Cerreto 6
novembre 2008
Firme che
consegneremo non simbolicamente alle forze
politiche che organizzano, in queste
ore, incontri per dibattere sulla
Sanità in generale
e sulla chiusura
del presidio di Cerreto Sannita, in particolare.
Questi partiti sappiano che saranno sotto
osservazione, saranno oggetti di monitoraggio
per evitare il doppio gioco, che in pubblico si
esprimano contro la chiusura dell'Ospedale e
nel chiuso delle segreterie decidano altro! I
cittadini che hanno firmato avranno la memoria
lunga… molto lunga. Le prime mille firme
raccolte per la petizione contro la chiusura
dell'Ospedale di Cerreto Sannita iniziata il 20
Settembre dalla nostra Associazione sono
provocatoriamente sul piatto. Come è noto
la
petizione si oppone ai
contenuti
del Piano di rientro del disavanzo predisposto
dall'Assessorato regionale alla Sanità, secondo
il quale l'ospedale di Cerreto Sannita verrebbe
'accorpato' a quello di Sant'Agata dè Goti, con
il consequenziale trasferimento di tutte le
risorse in una nuova struttura di recente
realizzata in quel
territorio.
I
cittadini che hanno aderito all'iniziativa de
'icoraggiosi'
esprimono il
dissenso verso
l'iniziativa dell'Assessorato regionale alla
Sanità; chiedono la revoca della misura di
soppressione e trasferimento dell'ospedale;
e vogliono una
riorganizzazione del servizio ospedaliero, ma
che tenga conto del territorio della valle
telesina, già privato delle guardie mediche, e
ora del Presidio ospedaliero al fine di
garantire adeguati livelli assistenziali per il
cittadino-utente.
Giovanni Lombardi
Firma la petizione on line
Cerreto 3 novembre 2008
Le prime 1000 firme
Le prime mille firme per
la petizione contro la chiusura dell'Ospedale di
Cerreto Sannita iniziata il 20 Settembre dalla
nostra Associazione.
L'iniziativa, come è noto, si oppone ai
contenuti del Piano di rientro del disavanzo
predisposto dall'Assessorato regionale alla
Sanità, secondo il quale l'ospedale di Cerreto
Sannita verrebbe 'accorpato' a quello di
Sant'Agata dè Goti, con il consequenziale
trasferimento di tutte le risorse in una nuova
struttura di recente realizzata in territorio di
quest'ultimo comune.
Fermo dissenso verso
l'iniziativa dell'Assessorato regionale alla
Sanità; revoca della misura di soppressione e
trasferimento dell'ospedale; queste le richieste
contenute nell'iniziativa de icoraggiosi i quali
chiedono una riorganizzazione del servizio
ospedaliero che tenga conto del territorio della
valle telesina,
già privato delle
Guardie mediche, al fine di garantire sul
territorio adeguati livelli
assistenziali. iCoraggiosi informano che la
raccolta delle firme continuerà
sia in forma
cartacea sia on line al seguente indirizzo:
http://www.icoraggiosi.altervista.org/pagina_15.html
Giovanni Lombardi
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