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13/06/08
COMUNICATO STAMPA
Commento al
Bilancio
Premessa
Il bilancio,
nella realtà, è sempre meno strumento di
programmazione.
Sembra quasi di
officiare un rito che è tenuto in piedi solo per
non incorrere nelle sanzioni minacciate
nell'art. 141 del dlgs 267/2000, peraltro testè
reiterate tramite la comunicazione ultima della
Prefettura del 6 giugno.
La tempistica,
ridottasi al termine ultimo ancora una volta, è
conseguenza, da un lato, di un quadro politico
complessivo che ancora non chiarisce il modo di
reperire risorse sicure da parte dell'Ente, e
dall'altro di un sistema troppo vischioso nella
predisposizione degli atti di preparazione dello
schema di bilancio che occorrerà sicuramente
rendere più spedito.
In numeri crudi
il nostro è un bilancio che pareggia ad €
5.159.836,93.
A –
programmazione corrente
La possibilità
programmatoria, (un ragionamento a parte va
fatto per le entrate in conto capitale),
tuttavia, si può basare solo su una parte delle
risorse in entrata dei primi tre titoli. La
somma complessiva, tenuto conto di € 103.792,00
destinati a spese in conto capitale, ammonta ad
€ 3.094.334,54.
Queste sono le
sole entrate attraverso le quali si dovrebbero
garantire anche quei fattori qualitativi quali
la partecipazione, un più armonico equilibrio
sociale, la prevenzione dell'inquinamento
dell'ambiente, la qualità del lavoro, della
casa, dell'istruzione, che insieme con il
miglioramento dei rapporti familiari e
interpersonali, la libertà della persona, le
prestazioni erogate dai servizi sociali,
complessivamente si possono riunire nel concetto
di qualità della vita. Questo dovrebbe essere il
più importante compito da svolgere da parte di
una amministrazione, anche se non disgiunto da
una idea di sviluppo economico e di dotazione di
infrastrutture.
Dall'analisi
numerica del quadro delle spese correnti
raggruppate per intervento scaturisce che sulla
somma complessiva di € 2.937.334,54 si ha:
Intervento |
Previsione 2008 |
Percentuale |
01 -
personale |
1.416.549,47 |
48,22 |
02 -
acquisto di beni di consumo e materia
prime |
268.095,00 |
9,13 |
03 -
prestazioni di servizio |
768.791,00 |
26,17 |
04 -
utilizzo di beni di terzi |
28.107,69 |
0,96 |
05 -
trasferimenti |
176.121,38 |
6,00 |
06 -
interessi passivi e oneri finanziari |
148.165,00 |
5,04 |
07 -
imposte e tasse |
93.365,00 |
3,18 |
08 -
oneri straordinari gestione corrente |
20.500,00 |
0,70 |
10 -
fondo svalutazione crediti |
17.640,00 |
0,60 |
Tutte le voci
elencate,con l'esclusione della 02 e della 03,
sono praticamente obbligatorie e rappresentano
ben il 64,7%.
Per la 02 e la
03, di importo complessivo di € 1.036.886,00,
una buona parte risulta obbligata riguardando il
funzionamento degli uffici, l'acquisto del
gasolio, il pagamento dei telefoni, della
pubblica illuminazione, il trasporto dei rifiuti
al conferimento. Ed è su queste, tuttavia, che è
possibile incidere con una accorta
programmazione, e ricerca di più convenienti
approvvigionamenti, che potrebbe comportare un
recupero significativo di risorse da destinare
alla "programmazione sociale". Esempi, per i
quali già sono in atto azioni di informazione e
di raccolta dati, potrebbero essere
l'utilizzazione del fotovoltaico per la
produzione di energia elettrica negli edifici
gestiti dal Comune, la gestione centralizzata e
informatizzata dell'impianto di pubblica
illuminazione, più convenienti contratti di
telefonia e di forniture diverse.
La possibilità di
portare a compimento un tale programma si basa
su tre presupposti, per i quali si sottolinea
una sintonia di vedute con il Responsabile del
servizio:
· La
disarticolazione totale del bilancio e sua
ricostruzione per rendere chiaramente
rintracciabili i percorsi delle entrate e delle
uscite;
· La messa
a regime delle procedure nei meccanismi di spesa
e di previsione della spesa;
· La
puntuale e tempestiva capacità di programmazione
dell'organismo politico.
B –
programmazione in conto capitale
E' questa la
programmazione riguardante fondamentalmente la
realizzazione di opere pubbliche. In realtà si
tratta di una pseudo programmazione che si
articola in due filoni di finanziamento: se è
impegnato il bilancio del Comune si tratta di
finanziamento in conto interessi, in caso
contrario si hanno finanziamenti in conto
capitale.
· Pseudo
programmazione: perché di fatto le linee di
finanziamento sono assegnate, nel senso che le
risorse si riferiscono a categorie di opere
predefinite. Le attenzioni maggiori, però, sono
appuntate proprio su questo tipo di
programmazione che a volte costituisce l'unico
volano economico sul territorio per alcune
categorie di imprese e che non sempre rispondono
alle effettive esigenze sentite dalla comunità;
come non sempre rispondono agli scopi per cui
sono realizzate; come spesso costituiscono
oggetto di contesa aspra nell'intreccio politica
- affari che caratterizza alcune parti del
territorio meridionale.
· Pseudo
programmazione: e prova ne sia la variazione che
si è dovuta apportare al programma delle Opere
Pubbliche per renderlo compatibile con il patto
di stabilità interno che scaturisce dal
diabolico metodo della "competenza mista"
previsto nella finanziaria e che rende autentico
libro dei sogni quello adottato a suo tempo con
deliberazione della Giunta, a significare che da
ora in poi nei programmi si infila quello che
ragionevolmente è possibile fare.
· Pseudo
programmazione: e caso emblematico ne sia il
convento di San Francesco il cui recupero
sarebbe di grandissimo valore culturale per
questa comunità e che tuttavia non trova
finanziamento ad onta di un progetto pure
presentato con il "Programma di quartiere II" e
giacente da qualche anno presso il Ministero
delle Infrastrutture. Senza dire delle volte in
cui è stato chiesto il finanziamento, senza
ottenerlo, per la catalogazione e la
sistemazione definitiva del prezioso materiale
dell'archivio comunale.
Ci si augura che
con il flusso di finanziamenti della
programmazione 2007 – 2013 ci sia maggiore
flessibilità nella scelta delle priorità. Come
ci si augura che giunga presto a soluzione il
conflitto che vede contrapposte la Regione
Campania e la Cassa Depositi e Prestiti e che
blocca di fatto i finanziamenti della legge
regionale 51/78, autentica boccata di ossigeno
per comunità piccole come la nostra e tali da
garantire la realizzazione di opere minimali
quali, esemplificando, il collettore terminale
di via Napoli, le aree di parcheggio nella zona
del Santuario e nella zona del Tribunale.
C – elementi
significativi
In questo quadro
di luci e ombre, alcuni contenuti del bilancio
vanno osservati più da vicino.
· Per l'ICI
è previsto l'introito di € 494.971,24 in
diminuzione della quota di maggior detrazione
sulla casa di abitazione quantificata in €
48.490,35 che sarà successivamente rimborsata
dallo Stato. Per questa entrata si attendono le
decisioni del Governo che sta per emanare
apposito decreto. Certamente, in qualunque caso,
questa entrata dovrà essere garantita.
· Per la
tassa rifiuti solidi urbani è prevista l'entrata
di € 360.486,00 con copertura al 100%, a fronte
di € 280.280,00 del 2007, con un incremento di €
80.206,00 dovuto al lievitare dei costi per la
raccolta e soprattutto per il conferimento
dell'umido che da € 80,00 a tonnellata è passato
a 150,00 € a tonnellata, oltre IVA. E' superfluo
dire che qualche problema si è posto in merito
all'accumulo di rifiuti in taluni periodi di
chiusura delle centrali di conferimento, anche
se non ha riguardato il centro abitato. E'
questo ormai un problema nazionale e si
attendono risposte che potranno venire solo dal
Governo.
Per queste due
entrate, salvo ciò che si potrà verificare per
l'ICI, è necessaria una verifica sul campo per
eliminare sacche di evasione ed elusione che
ancora persistono e che se individuate
potrebbero consentire il ritocco al ribasso
delle aliquote con refrigerio per tutti i
cittadini. A tale scopo l'Amministrazione ha in
animo di realizzare un progetto incentivante da
discutere con sindacati e dipendenti nella
contrattazione decentrata, che insieme con il
progetto incentivante relativo al recupero dei
costi di costruzione, dovrebbe migliorare
l'entrata.
· Per
l'addizionale IRPEF, l'aliquota è stata elevata
dal 5/1000 all'8/1000. E' questa una scelta
obbligata per non aver rispettato nell'anno 2007
il limite di saldo finanziario di cassa per aver
dovuto pagare spese per investimenti finanziati
da mutui e prestiti. Sono lavori iniziati in
anni precedenti che nel corso nel 2007 sono
stati ultimati o hanno maturato stati di
avanzamento.
· Per la
mensa scolastica si è portato il costo del pasto
a € 3,00 con copertura del 73%. Tale costo era
rimasto invariato da qualche anno e si deve
rammentare che la mensa ha come punto di forza
assoluta la qualità dei prodotti utilizzati che
sono tutti da scaffale e sono gli stessi che
abitualmente i bambini consumano in casa.
Ulteriori
elementi di programmazione sono:
· la
realizzazione della aerofotogrammetria del
territorio comunale che costituirà la base per
la costruzione del GIS (sistema geografico di
informazione) per la completa e aggiornata
conoscenza del territorio.
· Lo
sdoppiamento dell'Ufficio Tecnico Manutentivo
con la formazione del Servizio manutenzione,
Urbanistica, edilizia privata e del Servizio
lavori pubblici e la conseguente assunzione, se
non si modificano i relativi parametri della
finanziaria, di un tecnico con titolo di studio
superiore.
D – ruolo
dell'Amministrazione
Si vivono tempi
abbastanza complessi, in cui pochi sono gli
elementi di riferimento. Nella nostra comunità,
l'unica entità sicuramente riconoscibile
dovrebbe essere il Comune.
Ciò non è da
parecchi anni e forse non lo è mai stato per
tutti i cittadini, ma il grado di accentuazione
del distacco della comunità da questo unico
punto di riferimento certo, non è mai stato così
alto. E' tale il grado di sfiducia e di
disincanto nei confronti di chi in primis
determina le sorti della comunità, che a fronte
di disfunzioni, ritardi, inadempienze non si
eleva neppure la protesta, come non si
registrano commenti per le cose positive, sia
pur poche, che si conquistano. Senza dire del
dibattito politico che ormai è ridotto a puro
insulto personale. E non c'è da distinguere tra
maggioranza e minoranza.
In questo quadro
risulta fondamentale per l'Amministrazione far
acquistare al Comune il ruolo di elemento
unificante riconoscibile per iniziare un'opera
di ricostruzione del tessuto sociale che ormai è
troppo lacerato.
L'Amministrazione
deve svolgere un ruolo pedagogico per tentare
questa operazione, e attraverso gli strumenti
che le sono propri. Perseguire con forza la
trasparenza dell'azione amministrativa,
sollecitare con proprie iniziative la
partecipazione dei cittadini, conquistare la
condivisione delle scelte.
Questo
assessorato ha ricevuto in tempi recenti qualche
sollecitazione in tal senso.
Discuterò, con
chi l'ha lanciato, e successivamente con tutti i
cittadini, di bilancio partecipativo, lasciando
alla discussione stessa la definizione del
contorno della proposta. E assumo l'impegno,
altresì, di approvare il bilancio per il 2009
entro il 31 gennaio prossimo, al di là di
ritardi che da qualunque parte si dovessero
accumulare.
Un altro segnale
mi è pervenuto a proposito della gestione del
verde pubblico di cui pure ho la responsabilità.
Non sotto forma di proposta, in verità, ma
piuttosto come gesto polemico, forse a voler
sottolineare una mia eventuale inerzia, per la
quale, eventualmente, faccio ammenda. E' da
precisare che nel bilancio non sono appostate
risorse specifiche. Il Comune si è avvalso
tradizionalmente, e per gentile concessione,
dell'intervento della Comunità Montana per
alcune operazioni di pulizia e di potatura. Non
la ringrazieremo mai abbastanza. La soluzione
del problema, tuttavia, è di natura sistemica.
Per questo, anticipo che consegnerò fra qualche
giorno al Presidente del Consiglio Comunale, un
progetto per la gestione del verde, da
sottoporre al vaglio dell'apposita commissione
consiliare, quando sarà costituita, e,
successivamente, a tutta la cittadinanza.
E –
considerazioni finali
Le riflessioni
che precedono non sono rosee, ma neppure
catastrofiche. Ci sarebbe da lavorare di buona
lena per gli interessi di questa comunità. C'è,
però, un elemento che grava come un macigno su
tutte le buone intenzioni. Una spada di Damocle
appesa ad un filo sottilissimo. Si tratta del
contenzioso.
Opprimono il
nostro bilancio due tipi di contenzioso.
Uno recente,
diffuso, di importi ridotti, che si rifà ad una
sorta di sport nazionale secondo cui un
cittadino che inciampa di suo su una strada e
pianta un contenzioso, riuscirà comunque ad
avere un risarcimento dal Comune. L'Ente è,
infatti, molto debole rispetto a tali eventi e
se solo si volesse costituire, le spese
supererebbero di gran lunga il risarcimento
richiesto. E il gioco è fatto.
C'è, poi, un
contenzioso più antico, di robusta consistenza e
che deriva da una serie di pratiche
espropriative attuate tra la fine degli anni 70
e durante gli anni 80 e 90 del secolo scorso,
per la realizzazione di lavori pubblici. Tutti
supportati da sentenze che hanno dichiarato gli
espropri illegittimi, hanno gravato, gravano e
graveranno sui bilanci del Comune per centinaia
di migliaia di euro. Così è successo per gli
espropri relativi all'Asilo Nido, alla Caserma
del Carabinieri, alla via Parallela, alla Villa
Comunale, alla via Sant'Antuono, alle Case
Popolari di via Sant'Antuono, alla Piazza
Mercato, alla copertura del Torrente Ratello,
per citarne alcuni.
Si può anche dire
che non è il caso di drammatizzare, che l'Italia
alla fine non è un paese del terzo mondo, che
appartiene pur sempre al club dei primi sei o
sette paesi più industrializzati del pianeta,
che lo stato non può crollare e perciò non può
crollare il Comune. Poco consolante, ma vero. In
ogni caso, c'è poco da sgranar rosari o invocare
divine provvidenze. La situazione è severa.
(Flaiano avrebbe detto: tragica, ma non seria).
Occorrerà davvero un forte impegno.
Ci vorrà un
forte ricompattamento politico rinsaldato su
obiettivi condivisi e su una ridefinizione degli
spazi di lavoro di ciascuno, a partire dal
Consiglio Comunale.
Per questo
auspicabile traguardo è forte la mia
disponibilità.
Raffaele Garofano
assessore
Inviato da
Giovanni Lombardi
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