14 giugno 2008
Guardia, commento al Bilancio dell'ass. Garofano
Raffaele Garofano

 

 

www.icoraggiosi.altervista.org
13/06/08
COMUNICATO STAMPA

 

Commento al Bilancio

 

Premessa

 

Il bilancio, nella realtà, è sempre meno strumento di programmazione.

Sembra quasi di officiare un rito che è tenuto in piedi solo per non incorrere nelle sanzioni minacciate nell'art. 141 del dlgs 267/2000, peraltro testè reiterate tramite la comunicazione ultima della Prefettura del 6 giugno.

 

La tempistica, ridottasi al termine ultimo ancora una volta, è conseguenza, da un lato, di un quadro politico complessivo che ancora non chiarisce il modo di reperire risorse sicure da parte dell'Ente, e dall'altro di un sistema troppo vischioso nella predisposizione degli atti di preparazione dello schema di bilancio che occorrerà sicuramente rendere più spedito.

 

In numeri crudi il nostro è un bilancio che pareggia ad € 5.159.836,93.

 

A – programmazione corrente

 

La possibilità programmatoria, (un ragionamento a parte va fatto per le entrate in conto capitale), tuttavia, si può basare solo su una parte delle risorse in entrata dei primi tre titoli. La somma complessiva, tenuto conto di € 103.792,00 destinati a spese in conto capitale, ammonta ad € 3.094.334,54.

 

Queste sono le sole entrate attraverso le quali si dovrebbero garantire anche quei fattori qualitativi quali la partecipazione, un più armonico equilibrio sociale, la prevenzione dell'inquinamento dell'ambiente, la qualità del lavoro, della casa, dell'istruzione, che insieme con il miglioramento dei rapporti familiari e interpersonali, la libertà della persona, le prestazioni erogate dai servizi sociali, complessivamente si possono riunire nel concetto di qualità della vita. Questo dovrebbe essere il più importante compito da svolgere da parte di una amministrazione, anche se non disgiunto da una idea di sviluppo economico e di dotazione di infrastrutture.

 

Dall'analisi numerica del quadro delle spese correnti raggruppate per intervento scaturisce che sulla somma complessiva di € 2.937.334,54 si ha:

 

Intervento

Previsione 2008

Percentuale

01 - personale

1.416.549,47

48,22

02 - acquisto di beni di consumo e materia prime

268.095,00

9,13

03 - prestazioni di servizio

768.791,00

26,17

04 - utilizzo di beni di terzi

28.107,69

0,96

05 - trasferimenti

176.121,38

6,00

06 - interessi passivi e oneri finanziari

148.165,00

5,04

07 - imposte e tasse

93.365,00

3,18

08 - oneri straordinari gestione corrente

20.500,00

0,70

10 - fondo svalutazione crediti

17.640,00

0,60

 

Tutte le voci elencate,con l'esclusione della 02 e della 03, sono praticamente obbligatorie e rappresentano ben il 64,7%.

 

Per la 02 e la 03, di importo complessivo di € 1.036.886,00, una buona parte risulta obbligata riguardando il funzionamento degli uffici, l'acquisto del gasolio, il pagamento dei telefoni, della pubblica illuminazione, il trasporto dei rifiuti al conferimento. Ed è su queste, tuttavia, che è possibile incidere con una accorta programmazione, e ricerca di più convenienti approvvigionamenti, che potrebbe comportare  un recupero significativo di risorse da destinare alla "programmazione sociale". Esempi, per i quali già sono in atto azioni di informazione e di raccolta dati, potrebbero essere l'utilizzazione del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica negli edifici gestiti dal Comune, la gestione centralizzata e informatizzata dell'impianto di pubblica illuminazione, più convenienti contratti di telefonia e di forniture diverse.

 

La possibilità di portare a compimento un tale programma si basa su tre presupposti, per i quali si sottolinea una sintonia di vedute con il Responsabile del servizio:

 

·       La disarticolazione totale del bilancio e sua ricostruzione per rendere chiaramente rintracciabili i percorsi delle entrate e delle uscite;

·       La messa a regime delle procedure nei meccanismi di spesa e di previsione della spesa;

·       La puntuale e tempestiva capacità di programmazione dell'organismo politico.

 

B – programmazione in conto capitale

 

E' questa la programmazione riguardante fondamentalmente la realizzazione di opere pubbliche. In realtà si tratta di una pseudo programmazione che si articola in due filoni di finanziamento: se è impegnato il bilancio del Comune si tratta di finanziamento in conto interessi, in caso contrario si hanno finanziamenti in conto capitale.

 

·       Pseudo programmazione: perché di fatto le linee di finanziamento sono assegnate, nel senso che le risorse si riferiscono a categorie di opere predefinite. Le attenzioni maggiori, però, sono appuntate proprio su questo tipo di programmazione che a volte costituisce l'unico volano economico sul territorio per alcune categorie di imprese e che non sempre rispondono alle effettive esigenze sentite dalla comunità; come non sempre rispondono agli scopi per cui sono realizzate; come spesso costituiscono oggetto di contesa aspra nell'intreccio politica - affari che caratterizza alcune parti del territorio meridionale.

 

·       Pseudo programmazione: e prova ne sia la variazione che si è dovuta apportare al programma delle Opere Pubbliche per renderlo compatibile con il patto di stabilità interno che scaturisce dal diabolico metodo della "competenza mista" previsto nella finanziaria e che rende autentico libro dei sogni quello adottato a suo tempo con deliberazione della Giunta, a significare che da ora in poi nei programmi si infila quello che ragionevolmente è possibile fare.

 

·       Pseudo programmazione: e caso emblematico ne sia il convento di San Francesco il cui recupero sarebbe di grandissimo valore culturale per questa comunità e che tuttavia non trova finanziamento ad onta di un progetto pure presentato con il "Programma di quartiere II" e giacente da qualche anno presso il Ministero delle Infrastrutture. Senza dire delle volte in cui è stato chiesto il finanziamento, senza ottenerlo, per la catalogazione e la sistemazione definitiva del prezioso materiale dell'archivio comunale.

 

Ci si augura che con il flusso di finanziamenti della programmazione 2007 – 2013 ci sia maggiore flessibilità nella scelta delle priorità. Come ci si augura che giunga presto a soluzione il conflitto che vede contrapposte la Regione Campania e la Cassa Depositi e Prestiti e che blocca di fatto i finanziamenti della legge regionale 51/78, autentica boccata di ossigeno per comunità piccole come la nostra e tali da garantire la realizzazione di opere minimali quali, esemplificando, il collettore terminale di via Napoli, le aree di parcheggio nella zona del Santuario e nella zona del Tribunale.

 

C – elementi significativi

 

In questo quadro di luci e ombre, alcuni contenuti del bilancio vanno osservati più da vicino.

 

·       Per l'ICI è previsto l'introito di € 494.971,24 in diminuzione della quota di maggior detrazione sulla casa di abitazione quantificata in € 48.490,35 che sarà successivamente rimborsata dallo Stato. Per questa entrata si attendono le decisioni del Governo che sta per emanare apposito decreto. Certamente, in qualunque caso, questa entrata dovrà essere garantita.

·       Per la tassa rifiuti solidi urbani è prevista l'entrata di € 360.486,00 con copertura al 100%, a fronte di € 280.280,00 del 2007, con un incremento di € 80.206,00 dovuto al lievitare dei costi per la raccolta e soprattutto per il conferimento dell'umido che da € 80,00 a tonnellata è passato a 150,00 € a tonnellata, oltre IVA. E' superfluo dire che qualche problema si è posto in merito all'accumulo di rifiuti in taluni periodi di chiusura delle centrali di conferimento, anche se non ha riguardato il centro abitato. E' questo ormai un problema nazionale e si attendono risposte che potranno venire solo dal Governo.

Per queste due entrate, salvo ciò che si potrà verificare per l'ICI, è necessaria una verifica sul campo per eliminare sacche di evasione ed elusione che ancora persistono e che se individuate potrebbero consentire il ritocco al ribasso delle aliquote con refrigerio per tutti i cittadini. A tale scopo l'Amministrazione ha in animo di realizzare un progetto incentivante da discutere con sindacati e dipendenti nella contrattazione decentrata, che insieme con il progetto incentivante relativo al recupero dei costi di costruzione, dovrebbe migliorare l'entrata.

 

·       Per l'addizionale IRPEF, l'aliquota è stata elevata dal 5/1000 all'8/1000. E' questa una scelta obbligata per non aver rispettato nell'anno 2007 il limite di saldo finanziario di cassa per aver dovuto pagare spese per investimenti finanziati da mutui e prestiti. Sono lavori iniziati in anni precedenti che nel corso nel 2007 sono stati ultimati o hanno maturato stati di avanzamento.

 

·       Per la mensa scolastica si è portato il costo del pasto a € 3,00 con copertura del 73%. Tale costo era rimasto invariato da qualche anno e si deve rammentare che la mensa ha come punto di forza assoluta la qualità dei prodotti utilizzati che sono tutti da scaffale e sono gli stessi che abitualmente i bambini consumano in casa.

 

Ulteriori elementi di programmazione sono:

 

·       la realizzazione della aerofotogrammetria del territorio comunale che costituirà la base per la costruzione del GIS (sistema geografico di informazione) per la completa e aggiornata conoscenza del territorio.

·       Lo sdoppiamento dell'Ufficio Tecnico Manutentivo con la formazione del Servizio manutenzione, Urbanistica, edilizia privata e del Servizio lavori pubblici e la conseguente assunzione, se non si modificano i relativi parametri della finanziaria, di un tecnico con titolo di studio superiore.

     

D – ruolo dell'Amministrazione

 

Si vivono tempi abbastanza complessi, in cui pochi sono gli elementi di riferimento. Nella nostra comunità, l'unica entità sicuramente riconoscibile dovrebbe essere il Comune.

 

Ciò non è da parecchi anni e forse non lo è mai stato per tutti i cittadini, ma il grado di accentuazione del distacco della comunità da questo unico punto di riferimento certo, non è mai stato così alto. E' tale il grado di sfiducia e di disincanto nei confronti di chi in primis determina le sorti della comunità, che a fronte di disfunzioni, ritardi, inadempienze non si eleva neppure la protesta, come non si registrano commenti per le cose positive, sia pur poche, che si conquistano. Senza dire del dibattito politico che ormai è ridotto a puro insulto personale. E non c'è da distinguere tra maggioranza e minoranza.

 

In questo quadro risulta fondamentale per l'Amministrazione far acquistare al Comune il ruolo di elemento unificante riconoscibile per iniziare un'opera di ricostruzione del tessuto sociale che ormai è troppo lacerato.

 

L'Amministrazione deve svolgere un ruolo pedagogico per tentare questa operazione, e attraverso gli strumenti che le sono propri. Perseguire con forza la trasparenza dell'azione amministrativa, sollecitare con proprie iniziative la partecipazione dei cittadini, conquistare la condivisione delle scelte.

 

Questo assessorato ha ricevuto in tempi recenti qualche sollecitazione in tal senso.

 

Discuterò, con chi l'ha lanciato, e successivamente con tutti i cittadini, di bilancio partecipativo, lasciando alla discussione stessa la definizione del contorno della proposta. E assumo l'impegno, altresì, di approvare il bilancio per il 2009 entro il 31 gennaio prossimo, al di là di ritardi che da qualunque parte si dovessero accumulare.

 

Un altro segnale mi è pervenuto a proposito della gestione del verde pubblico di cui pure ho la responsabilità. Non sotto forma di proposta, in verità, ma piuttosto come gesto polemico, forse a voler sottolineare una mia eventuale inerzia, per la quale, eventualmente, faccio ammenda. E' da precisare che nel bilancio non sono appostate risorse specifiche. Il Comune si è avvalso tradizionalmente, e per gentile concessione, dell'intervento della Comunità Montana per alcune operazioni di pulizia e di potatura. Non la ringrazieremo mai abbastanza. La soluzione del problema, tuttavia, è di natura sistemica. Per questo, anticipo che consegnerò fra qualche giorno al Presidente del Consiglio Comunale, un progetto per la gestione del verde, da sottoporre al vaglio dell'apposita commissione consiliare, quando sarà costituita, e, successivamente, a tutta la cittadinanza.

 

E – considerazioni finali

 

Le riflessioni che precedono non sono rosee, ma neppure catastrofiche. Ci sarebbe da lavorare di buona lena per gli interessi di questa comunità. C'è, però, un elemento che grava come un macigno su tutte le buone intenzioni. Una spada di Damocle appesa ad un filo sottilissimo. Si tratta del contenzioso.

 

Opprimono il nostro bilancio due tipi di contenzioso.

 

Uno recente, diffuso, di importi ridotti, che si rifà ad una sorta di sport nazionale secondo cui un cittadino che inciampa di suo su una strada e pianta un contenzioso, riuscirà comunque ad avere un risarcimento dal Comune. L'Ente è, infatti, molto debole rispetto a tali eventi e se solo si volesse costituire, le spese supererebbero di gran lunga il risarcimento richiesto. E il gioco è fatto.

 

C'è, poi, un contenzioso più antico, di robusta consistenza e che deriva da una serie di pratiche espropriative attuate tra la fine degli anni 70 e durante gli anni 80 e 90 del secolo scorso, per la realizzazione di lavori pubblici. Tutti supportati da sentenze che hanno dichiarato gli espropri illegittimi, hanno gravato, gravano e graveranno sui bilanci del Comune per centinaia di migliaia di euro. Così è successo per gli espropri relativi all'Asilo Nido, alla Caserma del Carabinieri, alla via Parallela, alla Villa Comunale, alla via Sant'Antuono, alle Case Popolari di via Sant'Antuono, alla Piazza Mercato, alla copertura del Torrente Ratello, per citarne alcuni.

 

Si può anche dire che non è il caso di drammatizzare, che l'Italia alla fine non è un paese del terzo mondo, che appartiene pur sempre al club dei primi sei o sette paesi più industrializzati del pianeta, che lo stato non può crollare e perciò non può crollare il Comune. Poco consolante, ma vero. In ogni caso, c'è poco da sgranar rosari o invocare divine provvidenze. La situazione è severa. (Flaiano avrebbe detto: tragica, ma non seria).

 
Occorrerà davvero un forte impegno.

 Ci vorrà un forte ricompattamento politico rinsaldato su obiettivi condivisi e su una ridefinizione degli spazi di lavoro di ciascuno, a partire dal Consiglio Comunale.

 Per questo auspicabile traguardo è forte la mia disponibilità.

 

Raffaele Garofano assessore 

 





Inviato da
Giovanni Lombardi
 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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