17-02-2008
«Apprezzo le critiche, non l’anonimato»
«Ho rassegnato le dimissioni
perché la maggioranza ha voluto dare un certo indirizzo politico»
Dal “no comment” allo “yes comment”. C’è voluto un volantino affinchè i commenti sulla “questione Puglianello” – le dimissioni del gruppo di maggioranza che hanno determinato
la fine dell’amministrazione Pacelli a soli 253 giorni dall’insediamento - prendessero vigore. O, meglio, s’avviassero, visto il totale silenzio degli ex amministratori (di maggioranza e opposizione) osservato sinora,
nonostante le nostre insistenze. Una nota del sindaco Antonello Pacelli, di
risposta ai contenuti del volantino, è la novità del momento. “Ieri nella mia posta – scrive Pacelli – ho trovato questo volantino, il cui contenuto è discutibile. Sicuramente le dimissioni di un gruppo di maggioranza,
con il consequenziale scioglimento del consiglio comunale non è un atto politico semplice, nella dialettica politica è l’atto più forte che ci possa essere. Io ho rassegnato le dimissioni – continua il sindaco
dimissionario - in quanto il gruppo di maggioranza che ho avuto l’onore di rappresentare ha voluto dare un certo indirizzo politico che sarà rappresentato certamente per chi si candiderà alla prossima tornata elettorale.
Io non so quello che farò, per me è un periodo di riflessione. Voglio però
rispondere a chi ha scritto il volantino, che potrebbe essere apprezzabile nella dialettica politica, perché in politica tutte le idee sono da apprezzare, e soprattutto le critiche, che devono dare uno spunto di
riflessione a chi le riceve. Quello che non condivido e che ritengo deplorevole è l’anonimato, quando ci si firma un gruppo di cittadini, che cosa si vuole dire. Ognuno di noi ha nome e cognome, ed ognuno di assume le
responsabilità di quello che dice e che fa. Avrebbe fatto onore che quel gruppo di cittadini – aggiunge l’ex sindaco - si fosse firmato, ma sono sicuramente talmente insicuri, talmente indeterminati, talmente privi di
carattere di uscire allo scoperto, di accettare la dialettica politica, ed essere propositori di un programma, di un progetto costruttivo, e non solo di critiche sterili”. |