19 dicembre 2008
S.Salvatore, l' inceneritore non s'ha da fare
AA.VV.

 

 

«Termovalorizzatore incompatibile»
Sannio Quotidiano 19-12-2008

 

La Giunta provinciale di Benevento è contraria alla realizzazione di una centrale di produzione elettrica da biomasse nel comune di San Salvatore Telesino.
L’impianto di termovalorizzazione, proposto dalla Vocem srl, è incompatibile con il Piano Energetico Ambientale della Provincia e con il Piano territoriale di coordinamento provinciale.
Questo quanto stabilisce un provvedimento adottato dall’organo provinciale su proposta dell’assessore all’ambiente, Gianluca Aceto.
La presa di posizione della giunta interviene alla vigilia della discussione in consiglio provinciale dell’argomento iscritto all’ordine del giorno della seduta su richiesta scritta firmata da tutti i capigruppo.
Lo stesso assessore Aceto ricorda peraltro che già con la precedente Amministrazione il Consiglio, con l’atto numero 63 del 20 agosto 2007, aveva dichiarato la propria contrarietà alla realizzazione dell’impianto. La centrale a biomasse che dovrebbe sorgere in località San Mennitto, ha dichiarato l’assessore Aceto, sarebbe irrimediabilmente pregiudizievole per un’area, con i Comuni di Amorosi, Puglianello e San Salvatore Telesino, a grande vocazione agricola dove si producono vini pregiati di qualità certificata, biologici, mozzarella di bufala Dop…, e ad elevato pregio paesaggistico con aree protette e con siti turistici.

Più precisamente, l’assessore Aceto, nel documento adottato dalla Giunta provinciale, rileva come il territorio circostante non possa sostenere l’impatto di una centrale di smaltimento con recupero energetico a mezzo di valorizzazione con ciclo termico in forno a griglie mobili di materiali a matrice prevalentemente lignea, quali biomasse residuali di natura vegetale, assimilabile a fonti rinnovabili, nonché Cdr.
Infatti, sottolinea ancora l’assessore Aceto nella propria relazione, l’impianto di San Mennitto, una volta a regime, avvierebbe alla combustione 365 tonnellate al giorno di biomasse (pari a 110.000 tonnellate annue), producendo conseguenzialmente: 45 tonnellate al giorno di scorie, da smaltire in discarica; 6 tonnellate al giorno di polveri in atmosfera; l’abbassamento della falda acquifera di 10-12 metri; l’accumulo di sostanze tossiche al suolo, con la conseguente modifica della biocenosi acquatica e terrestre; l’immissione di calore in atmosfera (100.000 metri cubi di fumi all’ora, a 160 gradi centigradi), con ulteriore modifica della biocenosi; l’alterazione del quadro sanitario. Tutto questo - si legge ancora nella relazione introduttiva della delibera della Giunta provinciale - verrebbe a ricadere all’interno dell’area di protezione del corridoio ecologico posto tra il Parco del Matese e il Parco del Taburno-Camposauro, a tre chilometri dal sistema idrografico del Volturno-Calore, classificato come Sito di Interesse Comunitario e dal sito archeologico dell’Antica Telesia, dal Parco del Rio Grassano, dal Parco delle Terme di Telese.


Altra motivazione alla base della contrarietà della Giunta provinciale è da ricercarsi nel fatto che la località san Mennitto in San Salvatore Telesino è classificata come vulnerabile ai nitrati di origine agricola (vedasi il Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 12 del 17/03/2003) e, per tali aree, le norme vigenti (in particolare il Decreto legislativo numero 152/99 e il Decreto ministeriale 18 settembre 2002) prevedono la predisposizione e l’attuazione di programmi di azione tesi a migliorare la situazione: l’impianto Vocem sarebbe, dunque, si legge nel documento di Aceto, “irrimediabilmente dannoso”.
Per quanto riguarda poi la salvaguardia idrografica, il paventato abbassamento della falda acquifera costituirebbe, sempre secondo l’assessore provinciale, “un intervento in netto contrasto con le politiche ambientali della Provincia di Benevento, fortemente intenzionata a salvaguardare la matrice acqua e a riqualificare i corpi idrici superficiali, anche mediante la costituzione del parco fluviale del Calore-Volturno e la sottoscrizione di contratti di fiume”.


D’altra parte, avverte ancora l’assessore all’ambiente, “le nuove linee strategiche per il Piano rifiuti provinciale, licenziate con delibera di Giunta provinciale nume
ro 352 del 30 luglio 2008, escludono il ricorso a tecnologie di incenerimento o dissociazione molecolare dei rifiuti, come invece previsto dai precedenti strumenti programmatori.
Il nuovo Piano provinciale per il quale, precisa Aceto, è stato già avviato il confronto tecnico ed istituzionale, sarà pronto entro marzo 2009 e si baserà sul trattamento a freddo della frazione indifferenziata dei rifiuti”. Infine, la relazione dell’assessore pone in risalto che “l’impianto Vocem Srl non è compatibile con la pianificazione del Comune di San Salvatore Telesino, poiché sorgerebbe in zona agricola, priva di infrastrutturazione primaria”.

 

 

 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 389 del 19 dicembre 2008

 

«L’impianto a biomasse di San Salvatore Telesino non s’ha da fare. Né si dovrà fare alcun impianto del genere in altre aree del Sannio. Non lascerò nulla di intentato pur di bloccare quella centrale: del resto non v’è traccia di quel termovalorizzatore nel Piano del Sottosegretario Bertolaso, che pure ne prevede cinque in Campania - e sono pure  troppi». Con queste parole il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha liquidato la proposta della Società VOCEM di costruire un termovalorizzatore di biomasse in ctr. San Mennitto di San Salvatore Telesino, posta all’ordine del giorno dell’Assemblea da tutti i Capigruppo e che ha registrato l’unanimità dei consensi. Alla base dell’opposizione, come aveva dichiarato in sede di illustrazione dell’argomento l’assessore all’ambiente Gianluca Aceto, il contrasto insanabile tra quel tipo di impianto di produzione di energia e le previsioni normative del Piano Energetico Ambientale della stessa Provincia, nonché il danno gravissimo che le emissioni in atmosfera e nella falda acquifera dell’impianto stesso arrecherebbero all’ecosistema di un’area di grande pregio paesaggistico ed ambientale. Il Consiglio provinciale ha votato un documento con il quale presenta ricorso in sede amministrativa contro il deliberato della Commissione di valutazione di impatto ambientale; revoca il parere favorevole espresso in sede di Conferenza dei servizi regionale; conferma il deliberato del 20 agosto 2007 con il quale già veniva rigettata l’ipotesi realizzativa. Il Consigliere Capasso, nel corso del dibattito, ha richiamato i documenti della programmazione provinciale che non consentono tale tipo di opera; il consigliere Rubano si è polemicamente chiesto chi sia la persona che pervicacemente, contro tutti i pareri, insiste con l’iter realizzativo che non si riesce a fermare; il consigliere Bettini ha richiamato la necessità di operare una netta distinzione di programmazione sul territorio tra i provvedimenti in materia di trattamento rifiuti e produzione di energia: il Piano energetico provinciale – ha detto - deve tenere conto degli obiettivi europei e nazionali; l’assessore all’energia Bello ha ricordato che entro il 28 febbraio si dovrà presentare il Piano energetico aggiornato nel quale già si è stabilito che impianti come quello di San Salvatore non sono previsti. Il Consigliere Ricciardi ha dichiarato che il territorio del Sannio nella passata amministrazione è stato svenduto con pesanti responsabilità politiche. Il Consigliere Cocca ha dichiarato a nome del gruppo del PD la contrarietà alla tecnologia della termovalorizzazione delle biomasse nel Sannio: l’alternativa è il campostaggio di qualità. Ha chiesto la immediata approvazione del piano provinciale dei rifiuti. Il consigliere Capocefalo ha dichiarato che occorre impegnare il nostro ufficio Legale per presentare impugnativa contro tutte le volontà che vanno contro le programmazioni della Provincia. Il consigliere Izzo ha invitato a cautelarsi dal punto di vista legale contro ogni iniziativa della VOCEM, che potrebbe avere successo visto che si inserisce nella risoluzione del problema rifiuti in Campania per evitare, oltre al danno, anche la beffa. Il Consigliere Nino Lombardi, nel ricordare la possibilità di vizi nella procedura, ha rimarcato la necessità di tenere ferma la programmazione provinciale: il sito di biomasse non è stato mai individuato dalla Provincia, né a San Salvatore, né a Reino. Egli ha dunque chiesto formalmente che il Consiglio revochi il parere della Conferenza di servizi è in contrasto con il Piano energetico provinciale e quindi di ricorrere al TAR per interrompere tutta la procedura autorizzativi. Ha concluso il dibattito il presidente Cimitile che, oltre ad esprimere la sua piena concordanza di idee con la volontà generale dell’Assemblea, ha affermato che tre sono le priorità nell’ambito delle energie rinnovabili: idroelettrico, con la diga di Campolattaro; fotovoltaico, con una logica di filiera produttiva completa; ed eolico, nel senso di razionalizzare quanto è stato fatto sul territorio senza alcuna approvazione da parte della provincia che è stata espropriata di fatto dei propri poteri di pianificazione. Quindi il voto dell’assemblea che ha accolto la proposizione del consigliere Lombardi come prima illustrata.

L’Assemblea, per quanto riguarda gli altri argomenti iscritti all’ordine del giorno dei lavori, ha inoltre approvato all’unanimità le intese con le Comunità Montane per la valorizzazione del potenziale del patrimonio forestale locale; a maggioranza la 5a variazione di Bilancio; all’unanimità un protocollo d’intesa per la valorizzazione del lago di Telese Terme; all’unanimità, dopo alcune modifiche richieste dall’opposizione, una delibera per realizzare un ricovero per animali in Limatola.

Infine è stata discussa una interrogazione del Consigliere Rubano circa la realizzazione di nuove barriere paramassi cui ha risposto il vice presidente della Provincia e assessore alle infrastrutture Pompilio Forgione il quale ha fatto presente che, a seguito di una ispezione dei Carabinieri circa i pericoli registrati dagli stessi per la sicurezza stradale, è stato disposto uno stanziamento straordinario per realizzare misure preventive straordinarie. Il consigliere Rubano si è dichiarato perplesso.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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