9 gennaio 2008
Porta a Porta, lo spettacolo della "monnezza"
Angelo Romano

 

 

“MONNEZZA A MONNEZZA”

 

 

Porta a Porta è la trasmissione andata in onda lunedì sera a tarda ora sulla prima rete televisiva nazionale.

Ospiti e protagonisti della trasmissione, i maggiori interlocutori della “Monnezza” campana: Bassolino, Pecoraro Scanio, Rosa Russo Iervolino (intervistata ma non presente), il sottosegretario al Consiglio dei Ministri Enrico Letta,  oltre a sindaci dove ci sono impianti di CDR (Caivano) e in collegamento i cittadini dei comitati di Pianura che protestavano contro la riapertura della discarica.

 

Lo spettacolo che hanno dato è stato all’ altezza dell’ argomento.

Rappresentanti della politica regionale e nazionale del Centro Sinistra che si arrampicavano sugli specchi alla ricerca di giustificazioni per l’ attuale emergenza rifiuti.

Bassolino che ammetteva qualche sua responsabilità ma comunque  la colpa non è stata solo sua. Ha ereditato un percorso che era già stato delineato dall’ amministrazione precedente (Rastrelli).

Si è dimenticato forse che sono passati 14 anni, un’ eternità, dal punto di vista politico parecchie legislature, in cui forse Don Antonio B. è stato sempre in prima fila.

 

E’ poi venuto il turno di Pecoraro Scanio a cui  è stato attribuito il  doppio ruolo  di colui che si schiera contro il l’ inceneritore di Acerra nelle manifestazioni e poi firma la Valutazione di Impatto Ambientale per la sua Costruzione.

 

Per non parlare della Sindaca di Napoli che dopo aver dichiarato “Io glielo avevo detto a Prodi

l’anno scorso che sarebbe finita così”, non ha saputo fare altro che proporre la via tracciata da Bertolaso, ahimè anche lui fallito miseramente come tutti gli atri predecessori e forse anche successori.

 

Tutti a dire : “E’ una situazione intollerabile bisogna agire presto, entro una settimana bisogna sgomberare le strade  e riportare tutto alla normalità. Dobbiamo terminare l’ inceneritore di Acerra e costruirne altri”

 

Se non li conoscessimo bene i nostri politici avremmo detto: “Bah che decisionismo, così si fa. Occorre prendere la situazione di petto e risolvere i problemi !”.

 

Peccato che sono 14 anni che siamo in emergenza rifiuti !!!.

 

A sentire le discussioni fatte dai protagonisti campani della “Monnezza” i problemi sono dovuti all’ opposizione delle popolazioni che non hanno voluto gli inceneritori e alla camorra  che l’ha gestita.

 

Delle  proprie responsabilità non si è mai fatto cenno, tranne qualche  timido abbozzo da parte di Bassolino. La colpa è sempre di qualcun altro.

 

Dei quattordici anni di non decisionismo, della non  realizzazione di una filiera per lo smaltimento dei rifiuti , dei ritardi ingiustificati, degli appalti di inceneritori che  obsoleti prima  ancora della loro costruzione, anzi già in sede di presentazione dei progetti, di quanto è costato al cittadino in termini di tasse e quanto ancora dovrà costare, non se ne è parlato !!!

 

Ora si vuol far passare come una panacea la costruzione degli inceneritori come l’unica ri-soluzione del problema “monnezza”

 

Si vuole togliere alla camorra il business del trasporto dei rifiuti e darlo alle lobbies delle grosse multinazionali che hanno puntato sul business dell’ immondizia come “ primi” e come  “primi” agiranno nei loro interessi senza preoccuparsi della salute dei cittadini.

Si capisce bene che l’ immondizia è un affare che non terminerà mai, per cui farsi aprire la strada dalla politica di governo è un’ occasione troppo ghiotta.

 

Rimangono, inascoltate, le voci e le opinioni dei tanti, comuni cittadini, scienziati e competenti del settore che ritengono gli inceneritori pericolosi e fonti di inquinamento e non capaci di risolvere il problema dei rifiuti.

 

Vorrei tanto capire perché in questi 14 anni non sono stati realizzati i seguenti obiettivi:

 

  • prevenzione

  • raccolta differenziata

  • compostaggio

  • riutilizzo

  • riciclo

 

e perché dal 01.01.2008 non si è cominciata la raccolta differenziata!!!

 

Di tempo ce n’ era, di soldi se se sono buttati tanti (circa 780 milioni di Euro ogni anno (fonte Green Peace)) per realizzare lo scempio che sta sotto gli occhi di tutti.

Perché Napoli e i paesi campani  non fanno la raccolta differenziata ?

Nel 2007 non hanno raggiunto nemmeno il 10 %.

Come si pensa di risolvere una situazione così grave se non si pensa a ridurre alla fonte la formazione dei rifiuti con gli obiettivi precedentemente menzionati?

 

L’ incenerimento dei rifiuti è equivalente a nascondere la sporcizia sotto il tappeto della propria abitazione . Non è una soluzione !!!!

Tutta la nostra Campania con gli inceneritori che si vorrebbero costruire , e non sono i 3 di cui si è parlato nella trasmissione, ma molti di più (ne sono previsti piu’ di 37 già finanziati, con vari tipi di combustibile (oli, biomasse, cdr etc)) diventerebbe l’ equivalente della discarica di Pianura.

 

Alla fine della trasmissione sono andato a dormire disgustato per lo spettacolo offerto dai nostri rappresentanti, e  non  solo per l’ argomento trattatoe ancora una volta mi sono chiesto come abbiamo fatto a votare simili personaggi come nostri rappresentanti .

 

Senza una programmazione seria a lungo termine e la voglia e la capacità di realizzarla la Nostra classe Politica non va da nessuna parte e noi di conseguenza andremo, inesorabilmente, verso disastri sempre piu’ frequenti.

 

La nostra unica arma è il voto, terremo negli occhi le immagini di questi giorni e prenderemo le nostre decisioni per tutelare i nostri figli e quello che resta della nostra vita.

 

Angelo Romano

 

San Salvatore Telesino, 09.01.2008

 

 

 

     

 Valle Telesina


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