Vox populi o… flatus vocis?
Apprendo con divertimento che il sottoscritto
sarebbe andato (o starebbe per andare) ad una
cena politica finalizzata alla sottoscrizione di
un accordo elettorale con il sindaco Capasso e
il consigliere Selvaggio. Soltanto due settimane
fa il medesimo sottoscritto era a capo di una
delle quattro o cinque liste che si
presenterebbero ai nastri di partenza la
prossima primavera.
Cos’altro scriverà la vox populi
tra quindici giorni?
Proviamo a scriverla tutta, la locuzione latina:
vox populi vox Dei. Letteralmente:
la voce del popolo è la voce di Dio; se lo dice
il popolo allora è vero, perché attraverso il
popolo lo dice Dio.
Non basta tutta la storia del mondo per smentire
questa locuzione?
La vox populi non ha nulla a che vedere
con la verità. Essa rimane limitata alla
doxa, alla mera opinione che chiunque
può formarsi in base alla contingente
esperienza. Chi rimane impigliato nella doxa
manca della capacità di costruire le categorie
concettuali indispensabili al giudizio
critico-analitico; è bombardato da informazioni
empiriche (esperienziali) delle quali non sa
venire a capo.
Io preferisco l’epistéme, che ha a
che fare con la verità, è scienza, è capacità di
ricostruzione dei nessi concettuali che ti
permettono di capire non la singola esperienza,
ma il sistema in cui essa è inserita; e quindi,
avendolo capito, finanche di sottoporlo a
critica.
La vox populi decade inesorabilmente in
flatus vocis, suono senza
importanza.
Avrei voluto soprassedere a certe precisazioni,
ma la confusione generata da talune affermazioni
imponeva chiarezza.
Se poi gli amici e lettori di Vivitelese sono
davvero interessati a conoscere le posizioni
politiche del sottoscritto e di Rifondazione
Comunista, possono ascoltarle al congresso del
circolo, che si tiene domenica 13 luglio al
Parco Grassano, con inizio alle 9.30. Mi
spiace che la notizia non sia apparsa su questa
bacheca telematica, solitamente aperta ad
ogni iniziativa locale. È evidente che si
preferisce la vox populi…
Un caro saluto.
Gianluca Aceto
PS
Un domanda spontanea: cui prodest?
A chi giova la vox populi?
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