12 febbraio 2008
Telese: legalità, sicurezza e della qualità della vita
Gianluca Aceto

 

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

SINISTRA EUROPEA

Circolo "Vera Lombardi"

Via Roma 254, Telese Terme (BN)

 

   

COMUNICATO STAMPA n. 4/2008

 

Gli ultimi episodi di cronaca consegnano a Telese una nuova preoccupazione. I ripetuti scippi e le rapine alle banche, infatti, tanto nel territorio comunale come nel circondario, sembrano descrivere una situazione inedita, consona a realtà storicamente più difficili come quella dell’hinterland napoletano.

 

La situazione sembra davvero aver mutato segno, vista la frequenza dei casi. Non ci sono risposte semplici, ma perlomeno un tentativo di analisi andrebbe esperito. Non ci appassionano semplificazioni di maniera, tendenti a ridurre i temi della sicurezza e della legalità alla mera repressione. Sappiamo d’altronde che le pubbliche amministrazioni non hanno la bacchetta magica. Occorre allora uno sforzo ulteriore.  

 

Già la scorsa estate avevamo pubblicamente denunciato la totale disattenzione verso un problema serissimo: le infiltrazioni malavitose nell’economia locale, con il corollario ritrovamento di cadaveri sulle strade nostrane. Nessun amministratore ha ritenuto di correggere le nostre valutazioni e dimostrare che c’eravamo sbagliati. Abbiamo sentito solo il silenzio.

 

Legalità e sicurezza sono concetti che parlano della qualità della vita quotidiana, di cui è garante innanzitutto il pubblico: amministrazioni, enti, società civile, singoli individui esercitano un ruolo fondamentale. A meno che non decidano di sottrarsi al loro compito. E forse il problema sta qui: come potrebbe farsi alfiere di legalità e sicurezza sociale chi è in prima fila nel tollerare piccoli e grandi abusi, piccole e grandi scorrettezze, piccoli e grandi arbitrii che col tempo si sommano e fanno di un centro telesino una specie di Caivano?

 

Basta farsi un giro a piedi, per le strade di Telese, per rendersi conto dello scempio che i telesini ereditano dall’amministrazione. Al di là degli sforzi di qualche singolo, rimane vero il vecchio adagio: il pesce puzza dalla testa.

 

È necessario promuovere un dibattito pubblico, aperto, di grande respiro, in grado cioè di smarcarsi dalle derive securitarie tanto care agli sceriffi di ogni latitudine. L’importante è che l’amministrazione la smetta di girare la testa dall’altra parte, sperando che questo si traduca in benefici elettorali. Poi si trova lo spazio anche per proposte concrete. Ad esempio, forse è il caso di dare un po’ di risorse al corpo di polizia urbana, che andrebbe potenziato in addetti, risorse e mezzi, al fine di garantire il servizio fino a sera tarda nel finesettimana, quando le strade e i marciapiedi di Telese sembrano davvero terra di nessuno.

 

Lo avevamo chiesto già due anni addietro, senza mai ricevere risposte. Come fosse un problema di altri e non dell’amministrazione. Torniamo ad avanzare la proposta e chiediamo un confronto serio su di essa.

 

Telese Terme, 11 febbraio 2008

Il direttivo del circolo

 

 

     

 Valle Telesina


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