18 aprile 2007

Telese, un giorno galleggerà sui liquami

Fulvio Del Deo

 

 

Cari Telesini.

Immagino che saranno due o tre, le donne e gli uomini impavidi che avranno il fegato di ammettere di leggere ciò che io vado a scrivere. Le personcine a modo continueranno a seguire ciecamente un vecchio consiglio d'amico.

Ovviamente, queste ultime leggeranno di nascosto e fingeranno di nulla. E fra di loro non mancherà qualcuno che, riadattando il mio scritto a misura delle sue personali ridotte capacità mentali, lo andrà a riportare in giro fino al burattinaio; quest'ultimo fingerà di non aver letto e si mostrerà divertito... tanto a lui, che gliene frega: 'ste cose gli fanno un baffo.

Come dargli torto!? In realtà, qualsiasi persona con le palle si comporterebbe come lui, al suo posto. Laddove c'è una cittadinanza suddita è facile diventare re. La sudditanza mette in moto un circolo vizioso del quale tutti gli appartenenti sono responsabili in prima persona. Nessuno escluso.

Una scomoda situazione di comodo, alla quale chi vi appartiene non sa più rinunciare. Una droga pesante, che fa danno morale e materiale, costringendo a una dipendenza assoluta.

Poveri cittadini drogati! Non è eroina né cocaina il male che vi succhia la linfa vitale, rendendovi supini, ma è la rete di rapporti malsani costruiti giorno per giorno pensando solo al proprio piccolissimo tornaconto, guardando solo a pochi centimetri dal proprio naso, in una sola direzione attraverso i paraocchi.

Siete sicuri di avere investito bene e di avere assicurato un futuro ai vostri figli? O piuttosto avete gettato tutto al vento?

Nei miei precedenti interventi sul "salto di qualità" compiuto da Telese (vedi: I puntataII puntataIII puntataIV puntataV puntataVI puntata) mi sono soffermato sui danni causati al nostro paese dalla presente Amministrazione Comunale. Oggi vorrei parlare di danni causati dai sudditi.

Se non ci fosse stata sudditanza, non si sarebbe devastato il paese.

Non devastare il paese non vuol dire lasciarlo così com'era "con le casupole" -come scrisse qualcuno- ma farlo sviluppare armoniosamente (vedi: Meglio le casupole o gli ecomostri?)

Qui si è costruito senza i servizi indispensabili (rete viaria, fogne, gas, ecc.)  E' una cosa inconcepibile! e non è necessario arrivare fino in Svezia o in Israele per trovare la normalità, basta affacciarsi a uno dei tanti Comuni limitrofi!

Ma chi ha permesso tutto ciò se non il circolo vizioso, la rete di rapporti malsani?

Anche le proteste si sono rivelate un fiasco assoluto, per tale ragione. Nessuno ha voluto uscire di casa e mettersi in gioco concretamente.

Ma poi, quando si sarebbe dovuto fare qualcosa in prima persona, scollando il culo dalla sedia, cosa è successo? Quelle 500 firme sono rimaste solo degli insignificanti scippetiélli su dei fogli di carta e la diffida è morta insieme agli alberi.

Lo stesso dicasi per le 120 firme raccolte casa per casa da me e Mario Chidini, per la questione spurgo.

In quanti sono venuti dal Sindaco a sturargli le orecchie affinché ascoltasse la nostra voce? In 15, forse!

E fra quei 15, quanti hanno avuto le palle di non cedere alle lusinghe? 5 o 6, non uno di più!

Gli altri hanno creduto, o meglio hanno fatto finta di credere alla favoletta del depuratore che compariva da un giorno all'altro... e la protesta si è trasformata in una sviolinata.

Fulvio Del Deo, da promotore dell'iniziativa di punto in bianco è stato trasformato in "uno che fa polemiche inutili" (parole testuali di uno dei 120 sottoscrittori della lettera da me redatta) perché non si lasciava prendere per i fondelli da tutto quel ridicolo bla-bla, ma continuava a chiedere quanto scritto nella lettera, ossia che il Comune si facesse carico -almeno in parte- delle spese derivanti da un disservizio di cui era responsabile.

Come avranno risolto il problema tutti quelli che si sono limitati a firmare? Come lo hanno risolto quelli che hanno creduto nel depuratore dei miracoli?

Mario Chidini ha pensato bene di vendersi la casa e di permettere così che la sua amicizia col Vice Sindaco fosse libera di consolidarsi.

Ma poi? Tutti quelli che un giorno firmarono dove se la metteranno adesso la cacca? Spero non la facciano assorbire dal terreno, altrimenti il nostro paese un giorno si sveglierà e si ritroverà a galleggiare sui liquami.

E' ciò che si meriterebbero i lecca-piedi!

La fine di aprile si avvicina. L'ultima favola cui hanno voluto credere le personcine a modo narrava di un depuratore interrato, perciò invisibile e non antiestetico, che sarebbe sorto ad aprile.

A essere invisibile, è invisibile davvero!

Io ho cercato più volte di spiegare quanto fosse infondata quella storia, con calcoli alla mano: nessuno investirebbe tanti soldi (ossia il costo dell'impianto di depurazione + il costo della sua messa in opera) per trarne un profitto così piccolo (ossia la quota "smaltimento reflui" delle poche abitazioni ipoteticamente già allacciabili al suddetto impianto).

Siccome ci vorrebbe troppo tempo per ammortizzare la spesa, è logico dedurre che l'impianto in questione sorgerà solo quando sarà conveniente, cioè quando ci sarà un numero congruo di abitazioni allacciabili all'impianto stesso. Non ci vuole uno scienziato per capirlo.

Adesso chiedo a quel signore coi baffi: erano davvero polemiche inutili, quelle di Fulvio Del Deo? o piuttosto era falsa ingenuità quella ostentata da alcune personcine presenti a quell'incontro?

 

 

 

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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