21 giugno 2008
Telese, perfino l'acqua è depressa
Fulvio Del Deo

 

 

La prima impressione che ebbi di Telese, quando vi giunsi per la prima volta 15 anni fa, fu di un gran numero di persone col mal di testa.

Sì, perché a me capita che quando ho il mal di testa, cerco di limitare al massimo ogni sforzo dei muscoli facciali. E molta gente qui, appunto, notavo che faceva economia sui muscoli facciali.

A Castelvenere, un mio vicino di casa diede conferma alla mia ipotesi, spiegando che a Telese c'è "l'aria bassa per colpa dello zolfo" e che effettivamente il mal di testa viene più spesso che altrove.

In seguito, a Telese mi ci trasferii anch'io, scendendo a valle dalle dolci colline venneresi. Ma il mal di testa non mi venne né più né meno di prima; né mi si paralizzarono i muscoli facciali, quelli che si usano per sorridere, per intenderci.

Be' perché allora qua certa gente li usa così poco?

Sarà per la mancanza di fluoro che fa venire i denti guasti? Chiedo a un'amica dentista: no i denti guasti non c'entrano niente, qui si cariano né più né meno che altrove.

Ma allora cos'è?

Mi metto alla ricerca consultando libri, rovistando da cima a fondo internet, facendomi una panza di wikipedia...

Può essere colpa del lago, che induce alla malinconia? Mha... da sette anni abito a due passi dal lago, eppure non mi sembra stia avendo alcun effetto su di me.

Sarà che un tempo il Beneventano era un'enclave pontificia e che il sorriso era considerato immorale, come una posa lasciva? Ma no, che esagerazione!

Che sarà mai? Bho, si tratterà di semplice depressione... e magari da altre parti i neurologi dispensano antidepressivi a piene mani, mentre qui no. Valle a sapere tu 'ste cose!


Vabbè, beviamoci sopra... prendiamoci un bel bicchiere d'acqua fresca dal rubinetto, che su internet ho letto che l'acqua venduta nelle bottiglie di plastica fa addirittura più schifo della buona vecchia acqua de la hannella.

Oh, cavolo! Anche l'acqua è moscia adesso!! Esce un filo fino fino...

Prendo la bolletta della GESESA e chiamo ai numeri di emergenza; prima a quello gratuito 800 250 981, da cui non ricevo risposta, poi a quello del Pronto Intervento che è un cellulare 348 601 61 51.

Mi risponde un addetto che invia un tecnico, subito subito, il giorno dopo.

Il tecnico non sorride per niente, ma ha l'aria di uno che sa il fatto suo, espertissimo. Chiude le chiavi d'arresto, smonta il mio contatore dell'acqua e applica sulla tubatura un misuratore. Poi, con tono grave sentenzia: la pressione è un quinto di quanto dovrebbe essere.

Cavolo, sicché anche l'acqua è depressa!!

«E come si deve fare?», chiedo io fiducioso.
«Domani-dopodomani, verrà un mio collega per approfondire la questione.

Aspetto speranzoso per due giorni. Verso ora di pranzo di due giorni dopo viene l'esperto.

Quest'ultimo sorride ancor meno del collega precedente, se è possibile. Svita un pannello sul muro perimetrale del condominio e scopre un contatorone grosso grosso, con due chiavone d'arresto grosse grosse. Le chiude e svita i tubi. Vi applica il solito misuratore di pressione che conferma la precedente diagnosi: la pressione è un quinto del normale.

Ma il tecnico serissimo ed espertissimo non si ferma qui:
«Ci dev'essere una perdita a monte nell'impianto cittadino. Verificheremo.»
«Quanto tempo ci vorrà per riavere la pressione regolare?», chiedo io con umiltà.
«Eh...», fa lui con aria triste.

Capisco che il malato è grave.
Non sono il tipo che prega, io... ma qualcuno più devoto di me sarebbe andato di corsa a fare voti ai santi e ad accendere candele.

Comunque non mi perdo d'animo e aspetto speranzoso.

Passano i giorni ma l'acqua non guarisce. Passano le settimane e l'acqua non dà segni di miglioramento.

Chiamo di nuovo prima al numero gratuito 800 250 981, da cui non ricevo risposta, poi ancora a quello del Pronto Intervento che è un cellulare 348 601 61 51.

«Sì, sì, è tutto sotto controllo: c'è un guasto, una perdita e la stiamo riparando...»
«Va be', ma quanti giorni ci vogliono per riparare 'sta benedetta perdita?»
«Eh, no... noi abbiamo dovuto penare per trovarla... Ma adesso che l'abbiamo individuata, il grosso del problema è risolto. Si tratta di pazientare solo per un pochino ancora!»

Occhei occhei, io di pazienza ne ho moltissima, da ricevere gli elogi del Dalai Lama in persona...

Passano i mesi, ma l'acqua è sempre depressa, tanto che ormai è diventata una moda per chi abita dal terzo piano in su fare la doccia di notte, quando tutti gli altri dormono e c'è un po' d'acqua in più.

Che faccio, mando un neurologo alla GESESA? E sì, perché qua le cose si mettono male, comincio a sospettare che una capacità di mentire spudoratamente così diffusa sia sintomo di un male molto grave, di una sorta di mitomania di massa.

Insomma, diciamocelo chiaramente: Telese, il paese dell'acqua non è più in grado di garantire nemmeno l'acqua nelle case!

Si è costruito come pazzi, senza dotare le case dei servizi fondamentali. Anche la rete idrica è ormai insufficiente, e questo è solo uno dei tantissimi risultati negativi.

Per quanto riguarda le fogne e il depuratore, regna già da tempo la rassegnazione... ma è facile capire che ci si rassegnerà senza fiatare anche alla mancanza d'acqua.

Con amministratori come i nostri e con sudditi che continuano ad amarli col voto nonostante tutto, c'è ben poco da sperare.

Fulvio Del Deo

 

 

Fulvio Del Deo

 

 

 

     

 Valle Telesina


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