Un po' di tempo fa, avendo notato un notevole
peggioramento della qualità dell'acqua del
rubinetto, andai a consultare il sito della
GESESA. Con mio sommo disappunto, trovai che
nelle tabelle dove sarebbero dovuti comparire i
valori relativi alla qualità delle acque, erano
semplicemente elencati i valori limite previsti
per legge.
Mi chiesi: che cosa vuol dire tutto ciò? Che non
è mai stato effettuato alcun controllo!?
Così, il 23 gennaio 2007 decisi di scrivere alla
GESESA e a diverse associazioni dei consumatori,
ponendo la domanda:Che
acqua beviamo?
La GESESA non mi degnò di risposta.
La CODACONS si limitò a pubblicare
nel suo sito la mia mail.
L'Unione Nazionale Consumatori, mi inviò
una lettera firmata da Emanuele Piccari, in
cui questi, dopo aver visionato le suddette
tabelle della GESESA e non essersi reso
conto che erano del tutto vuote, mi spiegava che
l'acqua dei nostri rubinetti aveva una durezza
di 40 Gradi Francesi, ossia quella riportata in
tabella come valore limite.
Tre pessimi esempi di come in Italia si deroghi
alle proprie responsabilità svicolando con
sotterfugi da furbetti, o ignorandole del tutto.
In seguito, l'acqua del rubinetto oltre a
continuare ad essere schifosa
divenne anche depressa. La
cosa diventava insopportabile: ma è mai
possibile che in questo c***o di posto, che
qualche co****ne ha ancora il
coraggio di presentare come "cittadina dei
servizi",
diventa un'impresa
eroica perfino usare i servizi igienici!?
Fortunatamente, stavolta non ero solo nella
protesta, e anche i giornali ne parlavano:
Disagi in arrivo per
l’utenza idrica. La Regione Campania, senza
alcun preavviso e soprattutto senza fornire
alcuna motivazione, ha improvvisamente diminuito
di 3 litri al secondo la fornitura idrica al
serbatoio Montepugliano - acquedotto di Telese
Terme. (http://www.ilsannioquotidiano.it/article.php?sid=39539)
In seguito, i disagi divennero quotidiani,
soprattutto nelle abitazioni ai piani alti, dove
le interruzioni del servizio non si contavano.
Oggi leggo che qualcuno crede di aver trovato la
soluzione al problema:
L’immissione di un idoneo quantitativo di acqua
che sarà prelevato attraverso un sistema di
pompe intelligenti che nelle ore di punta
immetteranno direttamente acqua nella rete e non
nel serbatoio e attraverso un sistema
elettronico sarà standardizzata la pressione
nelle condotte. Il prelievo dell’acqua avverrà
in uno dei pozzi esistenti in contrada
San Biase.
All’incirca
80.000 euro il costo del progetto
che in parte sarà finanziato da Gesesa e in
parte dal Comune.
Questa a grandi linee, la soluzione elaborata
per migliorare, in tempi brevi, in maniera
decisiva la situazione. Resta da farsi un
intervento più generale sull’intera rete idrica,
ma questo è un progetto di cui si parla ma che
appartiene al futuro della cittadina. (http://www.ilsannioquotidiano.it/article.php?sid=41259)
L'acquedotto comunale riceve acqua
dall'acquedotto campano per una certa quantità,
per il resto attinge acqua dai pozzi che si
trovano in località
San Biase,
praticamente a fianco del torrente
Grassano
che per la sua portata è uno dei più grossi
d'Italia...
E stato così escogitato il
sistema di installazioni di "pompe intelligenti"
che al momento opportuno immetteranno
direttamente in rete (e non nel serbatoio) acqua
sufficiente a soddisfare ogni esigenza. Così
facendo non ci dovrebbero essere più problemi
per la fornitura idrica anche ai piani alti e
nelle ore di punta, in quelle ore cioè in cui
maggiore è il consumo.
(Telese,
problemi per la vecchia rete idrica)
Due cose mi lasciano perplesso,
anzi mi
spaventano:
-
sbaglio o le acque del Grassano che sono
cristalline finché scorrono nel Comune di
San Salvatore Telesino, non appena entrano
nel territorio comunale di Telese
Terme diventano man mano più torbide e
assumono una colorazione marrone?
-
sbaglio o nella zona di San Biase c'è il
vecchio depuratore fognario?
Di che cosa ho paura?
Lo dico con chiarezza e parlo senza mezzi
termini, come dovrebbe parlare ogni persona
civile:
ho paura che
nell'acqua dei nostri rubinetti ci siano tracce
di merda.
Perché?
La pagina del sito della
GESESA in cui dovrebbero comparire i valori
relativi alla qualità delle acque distribuite è
programmata per contenere dati dal 1980 fino al
2050, ma
per Telese Terme
continua a non esserci alcun valore, se non i
limiti di legge.
Fulvio Del Deo
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