11 luglio 2008
Così va il mondo
Gino Di Vico

 

 

 

Da quando frequento di più le strade, le piazze e i bar della nostra cittadina ho iniziato a conoscere una varia umanità di cui prima ero del tutto all’oscuro.

Persone che conducono la loro vita in maniera normale, che vivono la loro quotidianità onestamente, padri e madri di famiglie dignitose, ragazzi e ragazze piene di speranze e desideri.

Si esprimono in modo semplice, cercano di dire la loro su di un mondo sempre più incomprensibile e sempre più distante dal loro modo di essere, non del tutto rassegnati alla sconfitta finale provano a reagire, confusamente, sommessamente o alzando la voce, ma sempre con l’onestà di chi può parlare liberamente con la libertà che si sono  acquistati non avendo ceduto a nessun ricatto, neanche a quello disarmante del tempo che ti mette a dura prova, che mina le tue certezze, che incrina il tuo rapporto con le cose e le persone e che ti vorrebbe cambiare o cambiato.

Persone che cercano di educare i figli alla libertà e alla liberalità, esponendosi a pesanti logoramenti esistenziali quando entrano in conflitto con essi, proponendogli altri modelli che non siano quelli della viltà e della rassegnazione o dell’accondiscendenza al conformismo imperante o peggio ancora del servilismo.

Calarsi tra questa gente confusa, caciarona, manichea fa bene, smussa molti angoli del proprio carattere, ti insegna il rispetto e ti fa rispettare, ma soprattutto ti aiuta a capire che c’è ancora qualcosa di vivo che pulsa sotto le macerie della modernità.

Negli anni anch’io ho dovuto rivedere molte mie convinzioni ed adattare il mio vocabolario ai tempi, ma una certezza ancora mi rimane del mio passato militante che chiunque a vario modo e in varia forma pensi o voglia impedire alla gente di esprimersi sia un Fascista.   

 

     

 Valle Telesina


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