Da realtà sannita n° 17 01-15 novembre 2008
La guardia medica va via e la gente protesta
Incomprensibili i motivi di un provvedimento che
penalizza fortemente la cittadinanza
A proposito dello spostamento
da Telese della Guardia Medica, la Direzione
sanitaria Asl Bn 1 con provvedimento n. 152334
del 17 ottobre scorso ha disposto "la
sospensione provvisoria dell'attività di
continuità assistenziale a partire dal primo
novembre presso il presidio di Telese Terme e
l'accorpamento temporaneo con il presidio di
Solopaca". Traducendo questo linguaggio
burocratico (e politichese), in realtà con
suddetto laconico comunicato la Direzione Asl Bn
1 ha informato il Comune di
Telese (perché di solo
informazione si tratta a cose già avvenute) e
quindi le migliaia di cittadini del comprensorio
che fanno capo a questa struttura sanitaria, che
a partire dal primo novembre il servizio di
Guardia medica di Telese è accorpato a quello di
Solopaca.
Strano modo di procedere
questo, ci sarebbe tanto da dire sulla
legittimazione dell'atto e sulla modalità di
comunicazione all'ente interessato, e ancor di
più tanto da eccepire sul come è stato adottato
il provvedimento.
Il sindaco di Telese, Gennaro
Capasso, contesta tra l'altro proprio la
procedura (cosa che fa anche il sindaco di
Guardia Sanframondi colpito da analogo
provvedimento) perché non approva il metodo dì
adozione di una tale decisione senza aver prima
informato il sindaco e senza aver prima discusso
con lui le eventuali ragioni di trasferimento
dovute, come dice la nota, a motivi tecnici, e
senza averlo prima invitato a provvedere alla
rimozione degli impedimenti eventuali.
Il sindaco Capasso non sa
esattamente perché il servizio viene spostato,
quali i motivi particolari; l'Asl ha detto
solamente che a seguito di un sopralluogo che
sarebbe stato effettuato presso il presidio di
Telese è "emersa la non idoneità della sede a
causa di una criticità tale da rivestire i
connotati di una struttura inadeguata per
operatori ed utenti".
Non c'è che dire, è proprio un
linguaggio sibillino "che fa pensare a male".
Tutta la procedura, insomma,
desta molti sospetti e si ha proprio il
convincimento (che per alcuni è certezza) che
con il suddetto provvedimento non si sia voluto
di certo favorire le popolazioni locali che di
questo servizio fruiscono.
Ad ogni modo, la giunta
comunale di Telese ha adottato una delibera di
sostanziale contestazione di questo
provvedimento e si è resa disponibile ad
esaminare il caso con le autorità sanitarie per
qualsiasi cosa ci sia da fare per annullarlo.
A questo punto c'è solo attesa
nella opinione pubblica per vedere come la
direzione dell'Asl Bn 1 giustificherà (però con
un linguaggio comprensibile ai più...) la fretta
e la perentorietà di tale provvedimento, e se
dimostrerà volontà di riesaminare il caso con il
solo scopo di arrecare vantaggio alla
popolazione del comprensorio telesino, e non
altro.
CARLO FRANCO
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