7 giugno 2008
Telese, storie Manzoniane e farse attuali
Luciano Frittelli

 

 

Tempo fa avevo chiesto chiarezza, e invece non solo non c’è stata risposta, ma sembra che sia stata consumata l’ennesima farsa.

Il Consiglio Comunale di Telese ha approvato il bilancio con 10 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto, e la cosa più interessante è sapere chi si è astenuto: nientemeno che il Presidente del Consiglio Comunale, il quale peraltro ha rimesso il mandato nelle mani del consiglio stesso (non ho capito se sono dimissioni vere e proprie, ma sembra di no).

Sarebbe utile capire cosa intendesse dimostrare Michele Martucci astenendosi dal voto, perché a quanto mi risulta fa ancora parte della maggioranza, e quindi astenersi significa non concordare con l’operato della giunta, e in altre parole lo si può leggere come voto contrario.

Allora Martucci è uscito dall’attuale maggioranza per passare all’opposizione?

Sembrerebbe di no, e allora cosa è successo? Ah, saperlo!

Forse l’assunzione di una posizione più chiara e netta (e non solo da parte di Martucci) avrebbe potuto comportare effetti più drastici, sull’esempio di quanto è successo a San Salvatore, e questo avrebbe richiesto certamente una buona dose di coraggio ma, come diceva Don Abbondio: “il coraggio, se uno non ce l’ha, non se lo può mica dare”.

Onestamente non posso valutare, sulla base delle mie conoscenze, quanto sarebbe stata opportuna una soluzione più drastica, e quindi potrei anche accettare situazioni di compromesso purché dichiarate e motivate chiaramente, e invece si continua con la politica del cerchiobottismo.

L’aspetto più importante, però, dal mio punto di vista è un altro e riguarda quanto affermato subito dopo le elezioni da alcuni dirigenti (?) del Partito Democratico, e cioè che la seduta per l’approvazione del bilancio sarebbe stato il momento topico della politica telesina, e invece non solo resta tutto come prima o quasi, ma prosegue la latitanza del PD a livello locale, se si esclude qualche riunione di tipo carbonaro che si è tenuta nel frattempo.

E allora vorrei ricordare che il tempo è quasi scaduto, e chi pensa che le scelte da fare siano un fatto privato è padronissimo di farlo, ma consideri anche che c’è ancora (per fortuna) chi vota valutando l’affidabilità politica del candidato e non il mero interesse personale, e questo concetto fa parte, credo, del progetto politico del Partito Democratico.

Altrimenti si sta facendo qualcos’altro, e allora va bene così, perché in tal caso non mi interessa più.

 

 

     

 Valle Telesina


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