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C’è la soluzione per ripulire le strade dall’immondizia. La lunga emergenza in cui versa l’intera regione Campania, negli ultimi
tempi ha avvolto anche la cittadina termale presentando lo “spettacolo” meglio rappresentato nelle aree del napoletano. Ma l’emergenza telesina, a differenza di quella partenopea, dovrebbe chiudersi prima e non certo per la
più ridotta (nel raffronto con Napoli) quantità di immondizia presente ai margini delle strade.
Il sindaco, Gennaro Capasso, ha firmato ieri una ordinanza in cui obbliga la ditta Lavorgna, subentrata al consorzio Bn 2 nella gestione del servizio solo qualche settimana fa, a raccogliere
tutti i rifiuti giacenti sul territorio comunale, stoccandoli provvisoriamente in cassoni scarrabili da collocare nell’area già destinata e utilizzata per questo scopo in Vallo Rotondo.
Il sindaco Capasso ha anche ordinato al dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di procedere all’adeguamento del sito di stoccaggio provvisorio presso l’esistente discarica comunale al fine di realizzare, nei limiti dello spazio
disponibile, il deposito dei rifiuti sull’area in attesa di future collocazioni compreso lo smaltimento definitivo.
Al dirigente dell’ufficio tecnico è stato assegnato anche il compito di individuare nelle aree adiacenti un nuovo sito di stoccaggio provvisorio che contenga o requisiti previsti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003.
l’obiettivo è di avere a disposizione un “deposito” da tremila metri cubi all’incirca, in grado di contenere un’emergenza che si aggirerebbe attorno ai dieci mesi in considerazione del volume giornaliero di immondizia prodotti nella
cittadina termale.
Nell’ordinanza firmata ieri, si fa riferimento anche alla limitatezza della durata dello stoccaggio: 180 giorni a partire dalla data dell'atto e al reperimento fondi per la realizzazione di
quanto previsto: si provvederà con una determina del responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Telese Terme. In concomitanza con la scelta di destinare i rifiuti cittadini in questa area, dovrebbe ripartire la raccolta differenziata
per la quale ci si era già spesi per promuoverla con risultati incoraggianti prima del passaggio alla gestione del consorzio Bn 2. quando il servizio ha fatto registrare una stasi, poi aggravata dall’acuirsi della crisi generale
caratterizzata dall’impossibilità del regolare sversamento dei rifiuti solidi urbani negli impianti Cdr. |
