D’Occhio: in cinque mesi Udc, Udeur, PdL
Cinque mesi soltanto. L’ombra del Campanile per Giuseppe D’Occhio dev’essere servita solo a alleviare gli effetti della
calura estiva. Poi, con l’approssimarsi dell’inverno e del suo epilogo (un segmento temporale costellato anche da punzecchiature al femminile provenienti dalla rappresentanza di vertice del partito) la
presenza laddove era approdato meravigliando non poco l’osservatorio politico locale, deve essere stata valutata con disagio. Profondo. Tant’è che Pino D’Occhio ha deciso di guadagnare la Libertà, spostandosi
da quel luogo un tempo davvero efficace come rifugio dalla calura. In altre parole, è fuori dai Popolati Udeur.
L’ex sindaco di Telese Terme, attuale assessore ai lavori pubblici è segnalato in feeling con il Partito delle Libertà. Egli stesso chiarisce quella che
solo apparentemente “può essere vista come un acrobazia”. “La mia scelta di aderire ai Popolari – Udeur è stata determinata dalla presenza di un progetto che avesse la valle Telesina come obiettivo. Ora che questo è
diventato impraticabile, vedo compromesse le ragioni di quella scelta”
La mia aspettativa politica-. commenta l’ex sindaco di Telese Terme - e che l’Udeur aderisse al Partito delle Libertà. La semplificazione che ci viene imposta da una richiesta esplicita dell’elettorato non va
disattesa. Non devo dare spiegazioni – aggiunge D’Occhio – è la politica che è andata avanti in questi mesi. E chiunque si cimenta in questo sistema, a qualsiasi livello, non può non tenerne conto. Auspico
che nel Campanile ci siano ancora i margini per considerare praticabile la scelta del Pdl, viceversa ognuno è responsabile delle proprie scelte”.
Scelte che per D’Occhio potrebbero voler dire, nell’immediato, una corsa verso Montecitorio oltre che verso la Rocca de’ Rettori e di sicuro accendono. l’interesse sulla politica locale da tempo ferma o
quasi.
Alla luce del vociferato ingresso nel Pdl anche del sindaco di Telese, Gennaro Capasso e di una sua possibile candidatura alla Provincia la situazione si
apre a diverse prospettive difficilmente inquadrabili in questo momento perché soggette ad altre evoluzioni.
Se quest’ultime, poi, dovessero vedere ancora l’Udeur in qualche modo protagonista, non meraviglierebbe.
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