10 novembre 2007
Scuola nel sud, stati generali a Castelvolturno
fonti varie

 

 

Più tempo pieno al sud. Ma i Comuni sono in grado di fare la loro parte?

TuttoscuolaFOCUS

domenica 9 novembre 2008

 

A giudizio del presidente della giunta regionale campana, Bassolino, se davvero si vuole ''restituire credibilità e dignità alla scuola bisogna fare un salto di qualità, che vada oltre la necessaria messa in sicurezza degli edifici e gli interventi di manutenzione". Lo ha dichiarato agli stati generali per la scuola del Mezzogiorno organizzati a Castel Volturno.

"Potenziamento della scuola dell'infanzia e deciso incremento del tempo pieno nella scuola primaria e secondaria, inserimento di figure specialistiche da affiancare ai docenti, rilancio dell'educazione degli adulti e nuovi strumenti per il contrasto alla dispersione scolastica." Passa attraverso questi quattro punti, a giudizio del presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, il rilancio della scuola in Italia, e in particolar modo nel mezzogiorno.

"Queste scelte non sono un lusso - ha detto Bassolino - sono un passaggio vitale". In gioco, ha ammonito Bassolino, "c'è il futuro della scuola, cioè il nostro futuro, quello che saremo. Sono convinto che in presenza di un vero progetto di rilancio le Regioni e gli enti locali meridionali sarebbero pronti e determinati a fare la loro parte".

Il tempo pieno potrebbe essere l'occasione per dare risposta alle dichiarazioni di Bassolino. Il ministro Gelmini, sostenuta dal presidente del Consiglio, ha confermato, come è noto, l'impegno di incrementare in modo consistente i posti di tempo pieno: 15-16 mila classi in cinque anni, soprattutto nei territori che oggi ne sono privi (cioè, in particolare, il sud).

Ma quei posti di docente per il tempo pieno resteranno mere affermazioni, se non vi sarà il contestuale impegno dei Comuni per adattare i locali delle scuole e ad attivare servizi. Il cambiamento, prima di tutto, viene dal territorio e il tempo pieno al sud può essere l'occasione per dimostrare la reale voglia di metterlo in atto.


 

Casertasette  8 novembre

STATI GENERALI SCUOLA A CASTELVOLTURNO (CASERTA): PARLA BASSOLINO

 

 

CASTELVOLTURNO (Caserta) - Una scuola aperta per una società più aperta: a chiederlo è il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. "In queste ore a Castelvolturno tanti docenti, dirigenti scolastici, esperti, studenti e operatori del settore si stanno confrontando sul futuro della scuola meridionale.

I protagonisti degli Stati Generali delle scuole del Mezzogiorno sono loro - scrive Bassolino sul suo blog - L'obiettivo dell'iniziativa è quello di creare uno spazio aperto di confronto dedicato in primo luogo a chi la scuola la vive ogni giorno, un luogo per discutere di come cambiare la scuola nel Sud del Paese, delle priorità su cui intervenire, degli investimenti da operare e degli sprechi da eliminare". Una scelta, sottolinea il governatore, "dovuta anche alla sensazione che nelle settimane scorse, decisioni importanti per il futuro della nostra scuola e della nostra società siano state prese senza discutere né ascoltare, senza approfondire e verificare in modo condiviso l'impatto delle diverse ipotesi sul tavolo".

"Lavoriamo ora per lasciarci quella fase alle spalle, grazie all'impegno e alla mobilitazione di tanti, e perché nelle prossime settimane un confronto costruttivo ci porti a realizzare e assieme un vero rilancio della scuola, soprattutto nel Mezzogiorno - aggiunge - Mentre a Castelvolturno si apriva la discussione sulla scuola, la giunta approvava la finanziaria regionale, che ci consentirà, entro i prossimi sei mesi, di varare misure legislative e amministrative per potenziare il tempo scuola e per contribuire a riqualificare l'offerta formativa. Lo stanziamento è di 5 mln di euro, a cui vanno aggiunti i 300 milioni di fondi Ue già stanziati alla fine di agosto per l'edilizia scolastica".

"Le misure che adotteremo grazie alle risorse europee e alle disposizioni della nuova finanziaria faranno tesoro delle proposte che arriveranno dagli Stati Generali - aggiunge - E' questo il metodo giusto per riformare la scuola. Partire non dai tagli, ma dalle persone, dagli operatori, dagli studenti. Portando avanti atti di governo concreti per realizzare le scelte effettuate. E' l'unica strada possibile perché l'impegno sia comune, per cambiare assieme assumendosi responsabilità condivise nel realizzare le scelte da fare. E' questo ciò che é mancato e tutt'ora manca a livello nazionale. Un progetto sulla scuola come strumento fondamentale di sviluppo". "Domani sera il concerto di Miriam Makeba e di Maria Nazionale concluderà l'iniziativa nel segno della lotta contro il razzismo e contro la camorra.

Dopo tre giorni passati a interrogarci sul futuro della nostra comunità, sugli strumenti per costruire una scuola migliore, più dinamica, giusta e inclusiva, il concerto è un'occasione per esprimere con la musica e con l'incontro tra culture e tradizioni vicinanza e solidarietà a tutti coloro che affrontano difficoltà e minacce battendosi contro la camorra e contro la violenza - conclude - Come Roberto Saviano, il giudice Raffaele Cantone, la giornalista Rosaria Capacchione e tanti altri che ancora una volta ringraziamo per il loro impegno. Vogliamo costruire insieme una scuola aperta per favorire una società più aperta e più accogliente. Un centro propulsivo in cui, mattina pomeriggio e sera, bambini, ragazzi e adulti di ogni cultura studiano e crescono assieme, nella legalità e nel rispetto della dignità umana". (8 novembre 2008)

L'assessore regionale all'Istruzione della Campania, Corrado Gabriele, si dice "dispiaciuto" per quanto verificatosi oggi, agli Stati generali delle scuole del Mezzogiorno, dove il portavoce di Forza Italia in Campania, Ernesto Caccavale, è stato oggetto di proteste. E, in merito dice: "Nessuno gli ha tolto la parola". "Ho telefonato personalmente al portavoce di Forza Italia in Campania, Ernesto Caccavale, per invitarlo a partecipare ai lavori di oggi, abbiamo riservato per lui un posto in prima fila poiché credo in un sano confronto democratico tra istituzioni - spiega Gabriele - Caccavale è intervenuto per 14 minuti dal palco, stesso lasso di tempo utilizzato dal presidente Vendola, purtroppo però è stato interrotto per tre volte dalla platea". "A protestare era un gruppo di insegnanti precari che contestavano le scelte del Governo che hanno messo fuori dagli organici oltre 7 mila insegnanti solo in Campania - aggiunge - Ho tentato di far concludere l'intervento al portavoce di Fi, stigmatizzando proprio le argomentazioni di quelli che lo contestavano, ritenendo infatti profondamente sbagliata la scelta di non lasciar parlare chiunque abbia opinioni diverse".

 


Il Messaggero  8 novembre

Forza Italia denuncia aggressione verbale. Il portavoce regionale di Forza Italia in Campania, Ernesto Caccavale, ha riferito di essere stato «ricoperto di fischi, insulti, aggredito verbalmente e quasi anche fisicamente» oggi a Castel Volturno (Caserta) dove è intervenuto agli Stati generali delle scuole del Sud promossi dalla Regione Campania. Caccavale ha spiegato di aver ottenuto dall'assessore regionale, Corrado Gabriele, la possibilità di intervenire dal palco ma di essere stato impedito dall'andare avanti a causa della contestazione subito. «Sono andato via accompagnato dal servizio d'ordine della manifestazione», aggiunge Caccavale. «Questi signori dicono di essere democratici ma si tratta - spiega - della democrazia totalitaria per cui parlare solo chi è d'accordo con loro».


Caserta News

Castelvolturno – Il parlamentare Marcello Taglialatela, vice-capogruppo PDL alla Camera dei Deputati e responsabile dell'Ufficio Politiche per il Mezzogiorno di AN, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Reputo molto grave quanto accaduto a Castel Volturno dove tra tantissimi studenti che legittimamente ed apertamente discutono della scuola e dell'istruzione vi sia anche qualcuno che vuole impedire il confronto democratico e la libertà di parola. Esprimo per questo motivo piena solidarietà all'amico Ernesto Caccavale che oggi da conoscitore delle problematiche che interessano la scuola e da Portavoce di Forza Italia ha tentato di intervenire per offrire il proprio contributo al confronto che si svolge nell'ambito degli Stati generali delle scuole del Sud. Non è giusto che si impedisca a qualcuno di parlare».

 


 

Ernesto Caccavale (portavoce regionale Forza Italia)

Comunicato stampa 

Ritengo imprescindibile dare una risposta allo sconcertante  intervento  dell'assessore regionale Corrado Gabriele sui sedicenti Stati Generali della Scuola, organizzati, senza contraddittorio, dalla Regione Campania e quindi a spese di tutti i contribuenti campani.

L'assessore  (che ricordo ai suoi elettori vuole rifondare il comunismo, come dice il nome del suo partito) ha confezionato un articolo pieno di menzogne in perfetto stile bolscevico.  L'Assessore definisce la riforma Gelmini un disegno di "tragica pericolosità"che scardina che  la qualità della nostra scuola, con un'istruzione che si troverà svuotata della sua funzione di ascensore sociale perché, così scrive Gabriele, "lo spirito di eguaglianza che aveva guidato la mano dei nostri padri costituenti appare stravolto, sostituito da una rinnovata formula di reificazione del sistema capitalistico che non ammette repliche ma solo omologazione, grembiulini e maestri unici".

Desidero con forza sgomberare il campo da queste accuse senza nessun fondamento che, purtroppo (visto i tanti che ci credono), danno del decreto una visione distorta e falsa.

La riforma Gelmini è invece un provvedimento all'insegna del buonsenso che contiene diversi correttivi ad una situazione deficitaria. La riforma ha rimesso al centro lo studente come persona  e  garantito a chi lavora nella scuola di poterlo fare con motivazioni, supporti e premi adeguati per i più meritevoli. Ci si è preoccupati di preparare i ragazzi ad essere consapevoli dei loro doveri e il ripristino del voto in condotta va proprio in questa direzione. La reintroduzione dell'educazione civica, ovviamente adeguata ai tempi,  ne è un altro  segnale.  

Dal 2009 poi il ritorno del maestro prevalente (non unico come dice la sinistra, visto che sarà affiancato dal maestro di inglese e da quello di informatica) dalla prima elementare darà un solo punto di riferimento ai bambini e valorizzerà il ruolo dell'insegnante. Il tutto senza licenziare nessuno, nonostante in Italia ci sia una sproporzione nel numero degli insegnati rispetto alla media UE,  ma cercando semplicemente di contenere i costi. Il tempo pieno(altra balla colossale della sinistra) non sarà minimamente toccato, potrà già da subito essere esteso su richiesta e nel giro di cinque anni ci saranno 5000 classi in più che potranno applicarlo.

Per quanto riguarda l'Università ci si ostina nel difendere l'indifendibile, ovvero un sistema baronale dove si fa carriera in   base all'affiliazione e con concorsi truccati, che costa tanto  e non produce risultati (nessuna Università italiana tra le prime 150 al mondo) e che ha visto a spese del contribuente l'incremento inutile di cattedre e materie insegnate. Per la sinistra ed i baroni suoi amici l'Università è uno stipendificio, per noi del PdL è invece un settore strategico che deve formare le generazioni future in modo da rendere competitiva la nostra nazione.

Le Università italiane hanno un buco di bilancio spaventoso, la sinistra di questo non parla : noi vogliamo trasparenza ed efficienza e renderemo pubblici i bilanci di ogni ateneo.

La legge finanziaria dispone un taglio ai fondi dell'università  minimo: in media il 3% l'anno (1,4 miliardi in 5 anni su una spesa complessiva di circa 10 miliardi l'anno). Si parte da tagli quasi nulli nel 2009 e raggiungeranno la media del 3% nell' arco di un quinquennio. Cifre quindi modestissime, anche considerando che la stessa Conferenza dei  Rettori ammette che in Italia la spesa per studente è più alta che in Francia e in Gran Bretagna. Si cerca solamente di contenere lo sperpero insensato di denaro pubblico perpetrato dalle Università. Potrei citare cifre a non finire  :  triplo delle lezioni per gli studenti italiani rispetto alla media UE per fare più cattedre,  37 corsi di laurea con un solo studente, 327 facoltà che non superano i 15 iscritti, 26000 ricercatori assunti come professori associati negli ultimi sette anni a fronte di una necessità di 13000  e tanto altro.  

In ogni caso, per chi saprà mettersi al passo con i tempi, altri fondi potranno essere raccolti attraverso il mondo delle aziende private e in modo da rendere finalmente le Università italiane vicine al mercato del lavoro, quello vero non quello fasullo dei corsi di Formazione dell'Assessore Gabriele.

E vorrei chiudere, se lei me lo consente, con un commento alla convention del Partito anti-Gelmini che la sinistra pomposamente spaccia come "Stati Generali della Scuola", ma che è, in realtà, solo una stucchevole parata  dei coove è stato ntestatori della riforma, da dove è stato esplicitamente bandito chiunque fosse in disaccordo con la contestazione.

Questa è la democrazia (con la D maiuscola) che vuole l'assessore Gabriele, quelli che vogliono rifondare il comunismo e purtroppo larga parte dell'opposizione di Sinistra?

Chi la pensa diversamente da loro non solo non può avere la patente di democratico, che solo loro possono dare, ma non ha neppure diritto a parlare. Basta guardare l'elenco degli oratori, tutti accuratamente selezionati. Finanche il ministro Gelmini, che voleva intervenire per spiegare la riforma, è stato respinto.

Incredibile ma vero. Ebbene preannuncio io sarò presente,  a nome di Forza Italia a quella che loro definiscono la seduta plenaria, l'assemblea generale, e chiederò di intervenire.

Verificheremo se può parlare solo chi è daccordo con loro, e quindi solo chi mistifica la realtà delle cose. Nella scuola come altrove.

 Ernesto Caccavale

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it