1 novembre 2007

Telese, riflessioni sotto alla pioggia

Fulvio Del Deo

 

 

 

 

A volte

la stupidità che s'incontra
è talmente

grande

che ci si sente disarmati.

A volte

è tale lo sconcerto
che si fa fatica
a esprimere quel che si sta provando.


A volte

mancano le parole

cadono le braccia.

Allora bisogna

stare molto attenti

per non perdere
almeno il filo della logica

che tanta ottusità
vuole a tutti i costi

rubare.

 

 

 

Così, succede di cercare conforto nei libri, nei cari vecchi buoni libri, amici saggi e fedeli.

A volte succede, come per caso, d'imbattersi proprio nella frase giusta, nella parola che si sta cercando, nel pensiero che noi stessi avremmo voluto scrivere.

A me è capitato oggi, in questa giornata di pioggia... e ho piacere a condividere con voi la lettura.

Fulvio Del Deo

 

 


L'analfabeta politico

Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico.

Egli non sente, non parla né s’importa degli avvenimenti politici.

Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, delle scarpe e delle medicine dipende dalle decisioni politiche.

L’analfabeta politico è così somaro che si vanta e gonfia il petto dicendo che odia la politica.

Non sa, l’imbecille, che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il bambino abbandonato, l’assaltante e peggiore di tutti i banditi, che è il politico imbroglione, il mafioso, il corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.


Bertolt Brecht

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it