17 marzo 2009
Ribaltoni e scandali: il funerale della (mala)politica
Pietro Di Lorenzo

 

 

NEL DISINTERESSE DEI CITTADINI

 

Tra ribaltoni e scandali si celebra
il funerale della (mala)politica

 

La crisi economica determina scenari imprevedibili. Da troppo tempo ormai le piccole imprese denunciano l’estrema condizione di precarietà in cui versano. Mancanza di infrastrutture e nessun piano serio per la loro realizzazione. Per fare un esempio: sono anni che sembra imminente l’apertura dei cantieri per il raddoppio della Benevento — Caianello; non sono mancati i titoli sui giornali, le interviste, le riprese televisive per il politico di turno.

 

Ma non c’è nulla di concreto sulla data di inizio lavori, come se non bastassero poi i precedenti di tante opere iniziate e mai finite, l’elenco delle incompiute riempirebbe più di un libro. La speranza di realizzare il raddoppio della superstrada subisce gravi colpi, anche perché ogni tanto spuntano cantieri proprio ai confini del tracciato e questo è un sintomo che forse a tutt’oggi manca una definizione del progetto esecutivo. Staremo comunque a vedere ed a vigilare.


La cosa che più infastidisce è la continua agitazione, nel completo disinteresse della comunità amministrata, di alcuni rappresentanti istituzionali, a cui sembra sfuggire la particolare gravità del momento.


La provincia di Napoli, che stanzia ben 40.000 euro per corsi anti stress ai propri dirigenti, è forse soltanto un piccolo esempio, ma è significativo di come si possano dilapidare i soldi pubblici. Gli immobili e le proprietà degli enti, tra cui la regione ed il comune di Napoli, sono lasciati in totale stato di abbandono e gestiti in maniera oltremodo discutibile se è vero, come è vero, che sono affittati a canoni mensili di pochi euro. Gli immobili che invece la Regione e gli altri enti prendono in fitto sono pagati centinaia di migliaia di euro. Valga su tutti, come esempio, il costo della sede di rappresentanza statunitense della Campania, un altro classico esempio di spreco.


I casi di corruzione sono all’ordine del giorno ed anche nella relazione annuale della Corte dei Conti è stato apertamente denunciato il malcostume, che è tipico degli enti pubblici e che rappresenta la vera palla al piede che frena lo sviluppo del Sud. Qui anche i piccoli enti pubblici sono affannosamente impegnati a promuovere la "crescita" ed ecco che organizzano concerti, viaggi, cene, conferenze, stati generali, notti bianche. Tanto paga il cittadino a cui poi viene dispensato il divertimento "a gratis".


A volte i nostri politici sembrano non capire: i cittadini odiano e non accettano i ribaltoni, ovvero i cambi di casacca degli eletti, che cambiano partito o schieramento politico, ma odiano ancor di più chi continua a sprecare denaro pubblico. I cittadini sono alla ricerca della buona politica, se trovano come interlocutore una persona credibile e che realmente si interessa dei problemi del territorio che rappresenta essi sono pronti a tributargli fiducia e stima ed anche voti, ovviamente. Altrimenti non c’è scampo: penso che soprattutto in Campania i cittadini siano pronti a celebrare il funerale della (mala)politica.

 

ing Pietro Di Lorenzo - imprenditore

 

 

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it